Volare liberi, spericolati, lontani dalle leggi dell’uomo, dalle sue ingiustizie. Sentirsi finalmente padroni di un’esistenza a lungo incatenata, soffocata da consuetudini e imposizioni sociali, che rimangono ancorate granitiche al terreno. Questa è la massima aspirazione di un barnstormer, un asso del volo che vive per sentire il rombo del motore del proprio aereo mentre compie acrobazie folli, per la gioia sfrenata del pubblico. O più realmente, per sentirsi pienamente e irrimediabilmente vivo.

Quando il volo era ancora una follia cui l’uomo non era abituato, negli anni ’20 dello scorso secolo i circhi itineranti di spericolati piloti erano un’attrazione irresistibile per la società americana. Un mondo che cercava di uscire dal primo contatto con la guerra moderna, faticosamente in cerca di un nuovo equilibrio, dando vita a un’ambientazione che non poteva lasciare insensibile Scott Snyder, che, con la splendida arte di Tula Lotay, la ha resa il teatro del suo Barnstormers: a Ballad of Love and Murder .

Non solo supereroi per Snyder, oramai questo è assodato. Dopo aver indagato nella società americana contemporanea assieme a Charles Soule in Undiscovered Country, Snyder si è concesso un viaggio nel tempo sino agli Venti dello scorso secolo. All’intero di Best Jacket Press, etichetta proprietaria, Snyder si è lanciato in una produzione libera e capace di toccare diversi temi, come dimostrato dal suo Night of the Ghoul. Dopo gli incubi dell’horror comic, si passa quindi ad una storia che intreccia romanticismo e violenza, in un’America dimenticata che ha consegnato nelle mani di Snyder un Premio Eisner.

Fuga tra i cieli

Barnstormers
Barnstormers – © Star Comics

Reduce dalla Prima Guerra Mondiale, Falco J. Barron decide di cercare fortuna come pilota acrobatico, vagando per gli States raccimolando denaro grazie alla sue spericolate prodezze alla cloche del suo biplano. Una scelta tutt’altro che felice, ma quando i dollari scarseggiano, Falco ricorre a un trucco: sedurre una giovane centralinista affinché diffonda la notizia dello spericolato barnstormer! Prossima destinazione: Barnville.

Ma il destino ha altro in serbo per il pilota. Giunto sui cieli di Barnville, Falco è costretto a un atterraggio di fortuna in mezzo alla folla accorsa per vederlo, salvo scoprire che i presenti sono in realtà gli invitati da un matrimonio. Cerimonia rovinata, ovviamente, con lo sposo, erede spocchioso e violento di una ricca famiglia, che imprigiona Falco, per consegnarlo alla giustizia.

Prima che il pilota diventi un galeotto, in suo soccorso arriva Tillie, la mancata sposa. La giovane vede nell’arrivo di Falco la sua via di fuga da una vita già scritta e infelice, e assieme i due volano verso una nuova vita. Ma non si sfugge a una vita che sembra aver programmi. Ferito nell’orgoglio, il marito di Tillie ingaggia l’Agenzia Pinkerton per ritrovare la fidanzata, la cui ricerca viene affidata a Zeke, veterano dell’agenzia in cerca di un ultimo successo con cui concludere la sua carriera.

Un intreccio di vite, speranze e ossessioni che attira queste quattro anime in una spirale impazzita lungo la East Coat, il cui epilogo è tutto tranne che già scritto.

Back in the ’20s

Barnstormers
Barnstormers – © Star Comics

Barnstormers: A Ballad of Love and Murder potrebbe offrire ai lettori una versione inedita della narrativa di Snyder, ma questa vena di amorevole ricerca della valorizzazione culturale dell’identità americana non è una novità per l’autore. Ricordato per il suo lavoro su eroi come Batman o per suggestioni più particolari, Snyder mostra una struggente vena poetica nel raccontare la vicenda di Tillie e Bixie.

Se da un lato si potrebbe riscontrare una certa affinità con la coppia on the road per eccellenza, Bonnie e Clyde, è evidente come Snyder abbia puntato a una dimensione meno criminale e più vicina alla valorizzazione di un fenomeno di costume americano. Il barnstorming degli anni 20 ha la stessa identità di altri simboli dell’american way successivo, venendo utilizzato da Snyder non solo come elemento culturale quanto come affermazione identitaria di un gruppo di ribelli, quasi un anticipo di bande motociclistiche e cultura beat.

Nelle mani di Snyder, Bixie e Tillie diventano due creature ferite, segnate profondamente da una vita che non ha fatto sconti, a cui scelgono di ribellarsi. Tutto sembra volere imporre loro un percorso prestabilito, le norme sociali paiono ostacoli insormontabili, eppure la coppia di spericolati assi dell’aria non cedono. Tra acrobazie folli, demolizione di consuetudini sociali e ricerca spasmodica di una libertà assoluta i due vivono una passione travolgente, ingabbiata solo dalla necessità di vivere continuamente in fuga.

Vite al limite

Barnstormers
Barnstormers – © Star Comics

Una dinamica che nella prima parte della storia Snyder mitiga per concentrarsi sulla caratterizzazione dei due protagonisti, soprattutto per Bixie. Una volta svelata la sua identità, la sua anima tormentata viene messa sempre più in evidenza, legandola alla disperata ricerca di Tillie di una via di fuga da una vita scritta da altri, concepita come inevitabile salvezza per la sua famiglia.

Malinconico e romantico, Snyder racchiude nei dialoghi e nel flusso di coscienza contenuto nelle didascalie tutta la potenza emotiva di questi personaggi. Contrastata dalla visione più cinica e disillusa di Zeke West, maturo e capace di vedere la verità di un mondo che nasconde dietro maschere di ricchezza e potere la vera natura degli uomini.

A smuovere il lettore, guidandolo in questo volo adreanlinico, sono proprie le espressioni emotive dei personaggi. Snyder eccelle nel dare loro vitalità, nel farli sentire come reali, non solo dando una complessità magnetica ai due protagonisti, ma riuscendo a rendere personaggi secondari vere e proprie forze motrici della storia, senza cadere in stereotipi e deja vù.

Fotografia di un’epoca

Barnstormers
Barnstormers – © Star Comics

L’animo ribelle e romantico di Barnstomers scaturisce alla visione di Snyder, ma vive grazie alla stupefacente interpretazione di Tula Lotay. Quasi una ritratto fotografico dell’America del periodo, non solo per l’accurato ritratto degli States degli anni ’20, quanto per scelta stilistica dell’impostazione di gabbia e inquadrature, sempre finalizzata alla massima resa emotiva, per coinvolgere lo spettatore nelle folli imprese dei due protagonisti.

A dominare il lavoro della Lotay è la precisa intenzione di lasciarsi guidare dalla storia, dalla necessità di esprimere la totale vitalità di questa ruggente avventura. Da questa scelta derivano tavole che sviluppano un’orizzontalità sfrenata, perfetta per trasmettere l’adrenalinico volo dei barnstormers, o i panel in cui sguardi e pose dei corpi veicolano la tensione e l’esplosiva vitalità dei personaggi. Si percepisce la tendenza a ricreare l’atmosfera non solo nella cura maniacale degli aspetti più evidenti, come abiti e scenari, ma anche nel trasformare il gusto visivo dell’epoca, cinematografico e fotografico, con pose e dinamismi di grande effetto, dal gusto retrò incredibilmente affascinante.

Una sontuosa interpretazione grafica, sostenuta dalla patinata colorazione di Cunniffe, che non viene sminuita da qualche piccola imprecisione in alcuni passaggi particolarmente concitati.

Come leggere Barnstormers

Barnstormers
Barnstormers – © Star Comics

Proprio per questa artigianalità si rimane delusi di non poter godere di uno sguardo dietro le quinte. Il volume con cui Star Comics, all’interno della collana Astra, pubblica Barnstormers mostra un’attenta valorizzazione dell’opera, dalla grafica di copertina al supporto cartaceo, con una carta patinata che preserva tutta la magnificenza di disegno e colori. Proprio per questa attenzione ci si sarebbe potuti spingere nel comprender un comparto di extra che mostrasse la preparazione della Lotay.

Un’assenza che, forse, giustifica il prezzo contenuto che rende Barnstormers una lettura accessibile al largo pubblico. Non solo per i completisti di Snyder, ma anche per coloro che cercano una lettura avvolgente e ricca di fascino.

Conclusioni

9.0 Poetico

A smuovere il lettore, guidandolo in questo volo adreanlinico, sono le espressioni emotive dei personaggi. Snyder eccelle nel dare loro vitalità, nel farli sentire come reali, non solo dando una complessità magnetica ai due protagonisti, grazie all'incredibile visione di Tula Lotay

PRO
  1. Storia emozionante
  2. Eccellente interpretazione grafica
  3. Volume ben realizzato
CONTRO
  1. Assenza di contenuti extra nel volume
  2. Sporadiche imprecisioni nel disegno
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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva