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    Home » Libri Fumetti e Anime » Anime » My Hero Academia, un villain richiama Fullmetal Alchemist ?

    My Hero Academia, un villain richiama Fullmetal Alchemist ?

    Un noto villain di My Hero Academia richiama concettualmente alcuni personaggi iconici di Fullmetal Alchemist.
    Andrea VenutiDi Andrea Venuti9 Gennaio 20233 min lettura
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    My Hero Academia
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    Gli anime shonen moderni sono tutti caratterizzati da eccellenti cattivi che mostrano tutto ciò che i protagonisti non possono rappresentare. In My Hero Academia, ad esempio, il cattivo Tomura Shigaraki vuole distruggere la società degli eroi e sostituirla con una sua dispotica idea di nuovo mondo laddove sfruttamento ed inganno sono elementi standard per i cattivi come lui. La Lega dei Cattivi utilizza persino la scienza oscura per creare nuove forme di vita per scopi malvagi, in particolare i Nomu. E sono proprio i Nomu a richiamare idealmente ed iconograficamente alcuni personaggi del celeberrimo Fullmetal Alchemist: Brotherhood.

    Infatti gli scienziati malvagi si trovano anche in Fullmetal Alchemist: Brotherhood, con i ricercatori statali che creano un esercito di “bambole” soldato con un occhio solo per imporre la volontà del Padre e inaugurare la creazione di un nuovo ordine mondiale. Questi soldati bambola e i Nomu sono un chiaro esempio di ciò che accade quando una scienza audace e coraggiosa cade nelle mani sbagliate per creare una contorta imitazione della vita, il tutto per cancellare le vite degli altri.

    I Nomu di My Hero Academia e i soldati bambola di FMA: Brotherhood sono simbolicamente simili su diversi livelli, compreso il loro ruolo sulla scienza stessa. In definitiva, la scienza è una cosa completamente neutra e oggettiva sia nella finzione che nella realtà, essendo lo studio e l’applicazione di dati con esperimenti per raggiungere conclusioni e creare nuove cose nel processo. Alcune abilità o incantesimi di fantasia sono chiaramente buoni o cattivi, come gli incantesimi di guarigione che sono buoni e la negromanzia che è quasi sempre cattiva. La scienza, invece, riguarda esclusivamente la realtà fisica e il suo studio sistemico: un modo tangibile e completamente neutrale di sperimentare la realtà e sviluppare possibilità future.

    Con l’aggiunta di alcuni elementi fantasy, come una miriade di Quirk e l’alchimia, i Nomu di MHA e i soldati bambola di FMA rappresentano il lato oscuro non della scienza, ma di coloro che la utilizzano. La scienza non può essere intrinsecamente buona o cattiva, ma chi la usa può esserlo, e questo ha portato alla creazione dei Nomu e dei soldati bambola. La chimica, le formule, le attrezzature di laboratorio e simili possono essere usate in qualsiasi modo, essendo semplici strumenti per la volontà di chiunque, e i cattivi dell’anime come il dottor Garaki e i ricercatori statali di Amestris hanno inserito il male nella scienza che hanno usato. In teoria, i loro metodi scientifici avrebbero potuto essere usati a fin di bene, ad esempio innestando Quirk in persone che ne hanno bisogno per autodifesa o trovando nuovi modi per salvare vite umane con interventi chirurgici e innesti corporei.

    Infine vi ricordiamo che My Hero Academia nasce come manga shōnen scritto e disegnato da Kōhei Horikoshi, serializzato sul Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 7 luglio 2014. Ambientato in un mondo dove i supereroi sono la norma, l’opera narra le vicende di Izuku Midoriya, un ragazzino che sogna di poter diventare a sua volta un eroe, pur essendo nato senza superpoteri.

    Infine una serie televisiva anime, basata sul manga originale e prodotta dallo studio Bones, è stata trasmessa in Giappone a partire dal 3 aprile 2016 in sei stagioni. Oltre a tale adattamento, sono stati pubblicati anche quattro videogiochi, due manga spin-off, sei episodi OAV e tre lungometraggi anime.

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