Tre manifesti a Ebbing, Missouri sembra sia ispirato ad una storia vera, o quantomeno, ad un fatto di cronaca e ad un aneddoto di vita vissuta del regista e sceneggiatore Martin McDonagh che pare abbia dato il via alla scrittura del film che nel 2017 ha partecipato alla 74° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia vincendo il premio alla sceneggiatura. Nel cast del film, c’erano Frances McDormand, Sam Rockwell e Woody Harrelson.

Tre manifesti a Ebbing Missouri non è tratto in tutte le sue parti da una storia vera, quantomeno nella costruzione dei suoi personaggi, nelle vicende narrate e negli intrecci che vediamo nel film; eppure, sembra che l’idea vincente del film di Martin McDonagh del 2017 sia quella che abbia avuto origine proprio da un evento realmente accaduto. Ebbene sì perché come ha raccontato lo stesso cineasta ad LA Times, l’idea dei cartelloni stradali usati per denunciare l’inerzia della polizia pare sia nata durante un viaggio in autobus in Texas: “Ricordo benissimo che su questi cartelloni stradali era presente un messaggio carico di dolore e tanta rabbia nei confronti dei poliziotti locali che non avevano risolto un crimine. Quelle immagini mi sono rimaste dentro per anni ed anni. Mi sono chiesto ad un certo punto: “Che tipo di dolore porterebbe qualcuno a pubblicare questi messaggi su un cartellone?”. Ci vuole molto coraggio e una rabbia molto profonda”, ha svelato McDonagh. Chi aveva “pasticciato” qui cartelloni con qui messaggi dolorosi?

Inoltre, nonostante nel film la protagonista sia una madre (interpretata da una Frances McDormand straordinaria e premiata con l’Oscar), sembra però che il film si sia indirettamente ispirato alla figura vera di un padre che aveva perso la figlia di 35 anni, prima violentata e poi uccisa. La storia risale al 1991 quando James Fulton scrive su tre cartelloni pubblicitari della cittadina di Vidor in Texas tre messaggi provocatori carichi di rabbia nei confronti delle autorità locali che ancora non avevano catturato l’aggressore della figlia Kathy: “La polizia di Vidor ha fatto un casino”, “Sto ancora aspettando una confessione”, “Questo potrebbe succedere anche a voi”.

Ad oggi, l’assassinio di Kathy Fulton non è ancora stato risolto ma il suo ex marito, Steve Page, è stato dichiarato responsabile in occasione di un processo civile che si è tenuto nel lontano 2000.

 

 

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Nato il 27 ottobre 1987, Simone Fabriziani è critico cinematografico ed attualmente collaboratore esterno di ScreenWorld.it, CinemaSerieTv.it e IlMeglioDiTutto.it. Nel 2015 ottiene la laurea triennale in Lingue nella Società dell'Informazione, nel 2018 quella in Scienze dell'Informazione, Giornalismo ed Editoria. L'anno successivo consegue un Master di I Livello in Marketing del Cinema, dal 2019 al 2022 è invece Web Content Editor presso l'agenzia web Psycode. Dal 2011 ad oggi è founder e head writer del blog a carattere cinematografico AwardsToday.it. Conduttore ed ospite in varie rubriche live streaming, è voce frequente del programma radiofonico La Settima Ossessione.