Stanlio e Ollio, in inglese Laurel & Hardy, sono stati il più grande duo comico della storia del cinema. La loro ultima foto insieme scattata un anno prima della morte di Hardy, è stata scattata a casa della figlia di Stan Laurel. I due attori hanno recitato insieme in 106 pellicole, una media di 7-8 film all’anno, tra cortometraggi e lungometraggi. Dopo i problemi di salute di Oliver Hardy (Ollio), anche Stan Laurel (Stanlio), decise di ritirarsi dal set, rifiutando decine di offerte.

Nell’ultima foto scattata insieme, si fa fatica a riconoscere l’attore statunitense, nel 1956 Oliver Hardy aveva perso circa 68 chili. Ollio nel 1954 ebbe un lieve infarto e iniziò a prendersi cura della sua salute, mettendosi a dieta e cercando di non appesantire il cuore. Alcune lettere di Stan Laurel, indicano inoltre che Hardy soffriva di cancro, altra probabile causa del suo dimagrimento. Nel settembre 1956, Oliver subì un grave ictus, che lo lasciò incapace di parlare e costretto a letto per diversi mesi. Poi, all’inizio dell’ agosto 1957, ebbe altri due ictus ed entrò in coma dal quale non si riprese più. Morì pochi giorni dopo, il 7 agosto 1957.

Per quanto fossero amici inseparabili e compagni d’avventure in tutte le loro birichinate sul grande schermo, Stan Laurel e Oliver Hardy erano molto vicini anche nella vita reale. Nel 1957, quando Oliver Hardy morì, Laurel, devastato dalla morte del suo migliore amico, non si riprese mai del tutto e così si ritirò dalla recitazione. L’attore non volle più esibirsi sul palcoscenico, rifiutandosi di recitare in altri film senza il partner.

Stan Laurel fu corteggiato da tutti i registi del settore, molti provarono a fargli cambiare idea, incluso Stanley Kramer che voleva Laurel per la sua commedia Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo. Stan Laurel disse no a tutte le proposte di lavoro che gli arrivarono. L’attore è morto 23 febbraio 1965, otto anni dopo il decesso di Oliver Hardy.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.