Il 7 luglio 1983 nasceva Robert Eggers: fin dal suo esordio con The Witch, il regista statunitense ha raggiunto in breve tempo lo statuto di autore grazie a uno stile rigoroso e riconoscibile e la creazione di storie e atmosfere che attingono alla storia e al folclore. Ripercorriamo insieme la filmografia del regista, individuandone le caratteristiche che lo hanno reso in così poco tempo uno dei nomi di punta del cinema d’autore mondiale.
Da The Witch a The Lighthouse: ripensare l’horror
The Witch (2015) è un esordio raffinato: protagonista Anya- Taylor Joy nei panni della giovane Thomasin, il primo film di Eggers ricostruisce con minuzia di particolare il microcosmo claustrofobico del New England puritano di metà Seicento. Un piccolo mondo fatto di leggende, superstizioni e fanatismo, retto dai pilastri del terrore per il diverso e dalla repressione di ogni pulsione incontrollabile, animalesca: ruolo centrale infatti è quello di Black Philipp, la capra nera attraverso la quale il Diavolo tenta Thomasin con la promessa di «vivere deliziosamente».
Una piccola gemma che ridefinisce i connotati del genere horror e che trova la sua forza in una ricostruzione storica minuziosa che caratterizza tutto il lavoro di Eggers, fatto di ricerca e filologia dei documenti e delle varie fonti del passato, e in un’eleganza formale che trasforma ogni inquadratura in un quadro in movimento, un dipinto fatto di pennellate cupe e inquietudine. In The Lighthouse (2019) Eggers prosegue il suo lavoro di ricerca dei miti e delle leggende che animano il tessuto umano della Storia: come la famiglia puritana di The Witch che vive nel mezzo del bosco lontana dalla civiltà, siamo in un altro contesto di isolamento, in un faro su un’isola remota oltre le coste del New England alla fine dell’Ottocento. A differenza del film precedente abbiamo due protagonisti maschili, Ephraim Winslow (Robert Pattinson) e Thomas Wake (Willem Dafoe), i due custodi del faro: tra i due si instaura una dinamica padre-figlio ma anche servo-padrone, con il più anziano e tirannico Thomas che domina sul giovane Ephraim.
Thomas è anche il custode del segreto del faro, un segreto dal quale Ephraim è inevitabilmente attratto e prontamente tenuto a distanza. The Lighthouse è infarcito di riferimenti a riti, leggende, creature mitologiche e superstizioni da marinai, elementi che prendono vita e assumono una valenza narratologica oltrepassando i confini del racconto orale diventando soggetti agenti in carne ed ossa (o almeno così pare dato il confine sfumato tra immaginazione e realtà). Ma anche in questo caso il filo tra passato e presente è molto forte: se in The Witch i temi della repressione e demonizzazione della donna e del fanatismo sono trasversali e quanto mai attuali, anche in The Lighthouse troviamo tematiche eternamente attuali come il tema della mascolinità e dei suoi rituali, del rapporto tra uomini e in generale delle stratificazioni e delle complessità dei rapporti di potere.
The Northman e i primi passi nel cinema mainstream
Con The Northman (2022) Eggers muove i primi passi nel mondo del blockbuster: se i primi due lavori sono in modo evidente dei progetti indipendenti con un budget relativamente basso, con The Northman il regista tenta un’operazione di mediazione che anticipa di qualche anno molte produzioni recenti, tentando di conciliare la disponibilità di maggiori risorse e la possibilità di raggiungere un pubblico ampio con la necessità di preservare la propria libertà creativa. Ambientato nel X secolo nel regno di Hrafnsey, situato nelle Isole Orcadi, The Northman scava alle origini di alcuni dei miti fondativi della società occidentale rappresentando sullo schermo il mito nordico di Amleth narrato dalle Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, fonte del più celebre Amleto shakespeariano.
La trama è la classica storia di vendetta, con il figlio Amleth (Alexander Skarsgård) che vuole vendicare la morte del padre Aurvandil (Ethan Hawke): qui abbiamo un Eggers al massimo della spettacolarità, con scene di battaglia cruente e sanguinose e rituali suggestivi di maghi e veggenti portatori di un sapere arcaico, fatto di sangue e di sudore di guerrieri sconfitti. The Northman purtroppo non ha avuto grande successo al botteghino, incassando 69 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget da tra i 70 e i 90 milioni.
Il futuro con Nosferatu
Poco tempo fa è uscito il trailer italiano di Nosferatu, ultima fatica di Eggers con Bill Skarsgård, Lily-Rose Depp e Nicholas Hoult, remake del primo Dracula cinematografico di Murnau del 1922: gli elementi del classico Eggers sembrano esserci tutti, dai riferimenti alla mitologia e alle creature sovrannaturali, al sangue fino al rimescolamento dei parametri del genere horror. Nosferatu è un film molto atteso, di cui si sa ben poco: cosa aspettarci dall’ultima fatica di Eggers? Lo scopriremo il 1 gennaio 2025, data di uscita prevista per il film in Italia.
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