Anno 2001. C’era una volta un film animato dedicato a un orco con una morale semplice: non giudicar mai dalle apparenze. Vai oltre le prime impressioni. Certo, come no. Venticinque anni dopo quella morale l’abbiamo presa e buttata nel cesso, dimenticandola subito. Sì, perché sono bastati 28 secondi di teaser di Shrek 5 per indignarci, offenderci e gridare allo scandalo. E se invece Shrek lo avesse fatto apposta? E se invece l’orco Dreamworks ci stesse trollando? Cerchiamo di capire insieme, perché questo teaser di Shrek 5 merita perlomeno il beneficio del dubbio. E un po’ di sforzo in più per provare a capirlo davvero.

La gente con i forconi

Un frame del teaser di Shrek 5
Il tanto odiato teaser di Shrek 5 – © Dreamworks

Avanti, ammettiamolo. A volte assomigliamo a quei paesani da villaggio medievale visti anche in Shrek. Basta poco per indignarci e scendere in piazza con i forconi. È quello che è successo con il primo teaser di Shrek 5, previsto per il Natale del 2026, che in meno di 30 secondi ha scatenato le ire di mezzo Web. Ripasso veloce, qualora siate stati sulla luna delle ultime ore: il problema (secondo i fan) sarebbe il nuovo aspetto dei personaggi, molto (troppo) diversi dagli altri quattro film della saga. Un aspetto da molti ritenuto orribile. Un look talmente odiato dai fan, che hanno inondato i social di commenti negativi, da spingere Dreamworks a disattivare i commenti sotto al teaser su YouTube. Su una cosa speriamo di essere tutti d’accordo, spero: il vero problema non è l’invecchiamento dei personaggi (visto che Shrek ha più righe e Ciuchino ha dei peli bianchi), ma proprio di un evidente cambio di character design.

Le forme sono più tonde, le espressioni più morbide, plastiche e cartoonesche. Tutto meno grezzo e rozzo dello Shrek che abbiamo sempre amato, insomma. Ora, qui potremmo aprire tutto un discorso a parte su come la generazione cresciuta con Shrek (per lo più millennial) si sia dimostrata rigida come boomer (spesso accusati di rigidità e tradizionalismo dai millennial stessi) davanti a questo teaser. La questione non è stata solo di gusto estetico (legittimo), ma di principio. Come a dire: “Non dovevano cambiare lo Shrek con cui siamo cresciuti” oppure “Shrek non si tocca, lasciatelo così com’è”. Un atteggiamento di pura nostalgia tossica che tradirebbe l’anima del personaggio. Perché Shrek la tradizione l’ha sempre tradita eccome. Anzi, l’ha fatta a pezzi e presa in giro da sempre. E, allora, ecco perché (forse) sarebbe un grave errore fermarsi all’indignazione.

Il più brutto del reame

Shrek 5 reaction
La reazione del Web davanti al teaser di Shrek 5 – © Dreamworks

L’aspetto di Shrek è sempre stato un elemento fondamentale del personaggio. Una dichiarazione di intenti fondamentale per definire la natura di Shrek stesso. Il suo essere grezzo a livello di design era un primo elemento di rottura che nel 2001 lo fece percepire come una mosca bianca nel panorama animato, dominato dalle forme morbide di casa Disney o dall’eleganza dello Studio Ghibli. Adesso sembra successo esattamente l’opposto. Questo teaser sembra dirci “Shrek si è disneyzzato o pixarizzato”, conformandosi con un design a cui il pubblico sembra ormai assuefatto.

E non è un caso che quando l’animazione ha mostrato tecniche e stili completamente diversi (come in Spider-Man: un nuovo universo, Arcane, Il gatto con gli stivali 2 o il recente premio Oscar Flow) la gente abbia gradito tanto la novità. Allora perché Shrek 5 si è presentato così? Alcuni hanno pensato a una specie di stress test per tastare il polso del pubblico e percepirne le reazioni. Visto che l’uscita del film è ancora molto lontana, ci sarebbe ancora tutto il tempo per cambiare strada e aggiustare il design. Un po’ come successo anni fa con quell’obbrobrio di Sonic. Secondo noi, però, potrebbe esserci un altro motivo.

Storia di un sortilegio

I personaggi di Shrek 5
Lo sconforto dei personaggi in Shrek 5 – © Dreamworks

Facciamoci caso. Questo breve teaser ha varie cose sospette ed elementi troppo metanarrativi per essere casuali. Prima di tutto ha messo i personaggi nella nostra stessa prospettiva. Shrek è nella stessa posizione del pubblico. Infatti abbiamo la famiglia di Shrek che guarda e commenta uno schermo (ovvero lo specchio delle brame trasformato in un feed di TikTok). E per pura combinazione Shrek, Fiona, Ciuchino e la loro figlia reagiscono con sorpresa, imbarazzo e indignazione. Proprio come noi. Il teaser è di fatto una reaction dei personaggi, che infatti hanno finito per generare una valanga di meme con le loro espressioni. Un caso? Forse no. Secondo indizio: il teaser parte proprio con la domanda: chi è il più bello del reame? Per cui Shrek sembra preoccupato del suo aspetto.

La nostra idea, a questo punto, è questa. E se Shrek e tutti gli altri fossero vittima di un incantesimo che li ha resi uguali al canone Disney da sempre ripudiato dalla Dreamworks? E se quella vista nel teaser fosse solo una scena con i personaggi trasformati? È solo una suggestione, sia chiaro, ma il senso del discorso è: la saga di Shrek è sempre stata intelligente, corrosivo e soprattutto autoironica, per cui non crediamo che questo cambiamento non verrà giustificato dal film stesso. Potrebbe essere una scelta raccontata da Shrek 5 o, come detto, persino un geniale tentativo di prendere in giro il pubblico conformandosi a un canone indigesto da tempo. Insomma, Shrek è un personaggio troppo raffinato nel suo essere grezzo per fermarsi alle offese e alle indignazioni.
Almeno diamogli una possibilità. Dopo 25 anni di onorata carriera, se la merita. No?

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Nato a Bari nel 1985, ha lavorato come ricercatore per l'Università Carlo Bo di Urbino e subito dopo come autore televisivo per Antenna Sud, Rete Economy e Pop Economy. Dal 2013 lavora come critico cinematografico, scrivendo prima per MyMovies.it e poi per Movieplayer.it. Nel 2021 approda a ScreenWorld, dove diventa responsabile dell'area video, gestendo i canali YouTube e Twitch. Nel 2022 ricopre lo stesso ruolo anche per il sito CinemaSerieTv.it. Nel corso della sua carriera ha pubblicato vari saggi sul cinema, scritto fumetti e lavorato come speaker e doppiatore.