Watchmen, scritto da Alan Moore ed illustrato da Dave Gibbons, è considerato uno dei migliori fumetti mai realizzati nella storia. È noto per aver rivoluzionato il genere supereroistico ed aver introdotto approcci e linguaggi nuovi, oltre a temi più maturi e profondi. Proprio per questo motivo, adattare la miniserie a fumetti in un film cinematografico, non fu per niente semplice.
Dopo un numero di tentativi infruttuosi realizzati nell’arco di quasi 20 anni, nel 2009 uscì finalmente Watchmen, diretto da Zack Snyder, noto regista che è recentemente sbarcato su Netflix con Rebel Moon, di cui potete leggere la nostra recensione. Nonostante sia considerato uno degli adattamenti di fumetti più fedeli di sempre, il regista ha realizzato una serie di modifiche, alcune minori, altre piuttosto importanti. Eccoci quindi a raccontarvi le differenze più notevoli tra il Watchmen di Zack Snyder e il Watchmen di Alan Moore.
Acchiappa-Crimini o Watchmen?
Iniziamo questa lista con uno dei cambiamenti più piccoli ma al tempo stesso molto criticato dai detrattori del film: nella miniserie a fumetti non esiste nessun gruppo supereroistico chiamato Watchmen. Infatti, il primo team di supereroi al mondo si chiamava “Minutemen“, gruppo che fu in azione dal 1939 fino al 1949.
Successivamente, nel 1966 Capitan Metropolis decise di creare una squadra che succedesse ai Minutemen, chiamandola “Acchiappa-Crimini“, in cui sono presenti i protagonisti dell’opera. Snyder mantenne il nome Minutemen, ma cambiò “Acchiappa-Crimini” con “Watchmen”. Inoltre, mentre il lungometraggio sembra implicare che il gruppo sia rimasto attivo per un po’ di tempo, nei fumetti Moore rende chiaro che sia stato un fallimento.
I Minutemen
Come accennato poco fa, i Minutemen furono il primo gruppo supereroistico al mondo, creato nel 1939, e comprendeva Capitan Metropolis, il Comico, Giustizia Mascherata, Gufo Notturno I, Spettro di Seta I, Falena, Dollar Bill e Silhouette. Nonostante la trama di Watchmen si focalizzi più sui nuovi supereroi, come Ozymandias e Rorschach, i loro predecessori hanno comunque un ruolo chiave all’interno del fumetto. Sfortunatamente, nel film questo gruppo risulta quasi inesistente, in quanto vengono presentati ad inizio film ma poi mai più approfonditi.
Nessuna tecnologia avanzata
Una delle sottotrame più importanti di Watchmen riguarda i poteri divini del dottor Manhattan che sono responsabili della nascita di una tecnologia avanzata, decisamente futuristica considerando che la vicenda si svolge nel 1985. Infatti, sono presenti auto elettriche, edifici dall’architettura leggermente differente e colonnine elettriche al posto degli idranti. Nel film, non è presente alcun suggerimento che tali processi tecnologici abbiano avuto luogo.
Il Comico non indossa la maschera Gimp
Il Comico indossa due costumi nettamente diversi in Watchmen, e Zack Snyder ed il costumista Michael Wilkinson sono riusciti a replicarli entrambi con estrema fedeltà, ad eccezione della maschera Gimp. Infatti, nella miniserie a fumetti, Edward Blake (il Comico) indossa inizialmente una maschera domino e un’uniforme interamente in pelle. Successivamente, a causa di una ferita alla faccia, decide di indossare una maschera in pelle in stile Gimp. Nel film, questa seconda maschera non viene mai indossata e la ragione è facilmente intuibile: per Jeffrey Dean Morgan sarebbe stato molto difficile esprimere emozioni con la faccia completamente coperta. Per questo motivo, si è deciso di mantenere solo la maschera domino.
Molta più azione
A differenza di tutti i fumetti supereroistici di quegli anni, pieni di azione e combattimenti, Watchmen presenta i supereroi nel loro aspetto umano e quotidiano, con i loro problemi etici e personali, piuttosto che in quello straordinario e avventuroso. Sono presenti combattimenti ma sono ritratti in modo relativamente realistico: brevi e brutali risse in contrasto con le battaglie estese e senza sangue che caratterizzano il genere supereroistico.
Non si può dire lo stesso per l’adattamento di Zack Snyder. Qui, gli scontri hanno le stesse caratteristiche di tutti quelli presenti nei classici blockbuster cinematografici (alta tensione e grandi coreografie) ma è presente molto più sangue.
Il finale
La più grande differenza tra il film di Zack Snyder e la miniserie a fumetti di Alan Moore riguarda proprio il finale. L’idea dietro entrambi i finali, ovvero commettere una strage per unire l’umanità contro un nemico comune affinchè si eviti l’imminente guerra nucleare, è sempre la stessa, ma cambia l’esecuzione. Infatti, nel film, Ozymandias annienta diverse città mondiali utilizzando dei reattori che, con il pretesto di fornire energia libera per il mondo, aveva costruito con la sua squadra scientifica S.Q.U.I.D. assieme al Dr. Manhattan. Utilizzando una firma di energia simile proprio a quella del Dottore, a tutti appare come il responsabile di questa strage.
Nel fumetto, Ozymandias rivela di aver fatto costruire dai più grandi scienziati mondiali, impiegati in segreto su un’isola sconosciuta, un immenso mostro biomeccanico che, teletrasportato al centro di New York ha generato un’enorme onda d’urto che ha sterminato metà della popolazione della città e ha condotto alla pazzia molti dei sopravvissuti. Mentre molti lettori si sono lamentati di questo improvviso cambiamento al finale originale, altri lo considerano un miglioramento rispetto alla conclusione concepita da Alan Moore.