Julianne Moore e la giuria di Venezia 2022 si sono riuniti in conferenza stampa per commentare l’assegnazione dei premi della 79ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica che ha visto trionfare il documentario di Laura Poitras All the Beauty and the Bloodshed (Leone d’oro), Bones and All di Luca Guadagnino e The Banshees of Inisherin di Martin McDonaugh, tra gli altri.
Data l’inaspettata vittoria del documentario su Nan Goldin, che esplora la sua lotta artistica e personale tramite filmati rari e interviste intime, la stampa internazionale ha voluto sapere, come prima cosa, se c’è stata unanimità nella scelta dei vincitori. “Il nostro lavoro è stato straordinario, abbiamo avuto un accordo subito sui film a cui dare i premi anche se abbiamo avuto sensazioni diverse sui diversi film. Non c’è stata unanimità assoluta in nessuna categoria, ognuno ha detto la sua e alla fine siamo soddisfatti dei risultati“, ha risposto Julianne Moore.
Anche quest’anno vince un film diretto da una donna, dopo La scelta di Anne – L’Événement di Audrey Diwan – quest’anno presente in giuria – che trionfò l’anno scorso alla Biennale. Julianne Moore ha dichiarato che, dal punto di vista delle maestranze femminili, c’è una forte tendenza in movimento. “Basta guardare all’evidenza, ci sono così tante storie dirette da donne e storie di donne raccontate, qualcosa sta cambiando. Possiamo guardare avanti senza fissarci sul genere e raccontare le nostre storie“.
I giurati hanno poi evidenziato i criteri di valutazione e le qualità che hanno riscontrato nei film premiati. “Come ho detto prima, durante la prima conferenza qualcuno mi ha chiesto cosa cercate e io ho risposto “dei film che ci facessero battere il cuore, sentire vivi”. Per questo film (il documentario) c’è stato un sentimento molto forte, una storia raccontata benissimo. Estremamente toccante e umano. E abbiamo sentito le stesse cose per tutti i film a cui abbiamo dato premi. Siamo convinti delle nostre scelte e i premi parlano da soli“.
Immancabile la domanda sulla Coppa Volpi data a Colin Farrell, poiché il pensiero comune era che, in questa edizione della Mostra potesse spuntarla Brendan Fraser, che ha regalato una performance straordinaria in The Whale di Darren Aronofsky. “É sempre la stessa questione: come scegliere. Una delle cose che non mi piace è la concorrenza spietata, una cosa non è meglio dell’altra, ogni cosa è soggettiva. Abbiamo discusso tutto in modo molto forte, poi abbiamo votato e siamo arrivati alla decisione. La prima riunione della giuria è durata quattro ore. Il fatto che qualcuno non abbia vinto.il premio non significa che non sia di valore. Il premio non è l’unica risposta, l’importante è far sì che tutti possano vedere questi film”, ha risposto la presidente di giuria. Ttte queste decisioni sono state prese con Roberto e Alberto, dopo lunghe discussioni siamo arrivati a questo, non è una dichiarazione in un senso o nell’altro“, ha poi concluso.
La Mostra del Cinema di Venezia 2022 ha visto trionfare, oltre al documentario All the Beauty and the Bloodshed, Bones and All di Luca Guadagnino nelle categorie della miglior regia e miglior promessa giovanile (premio Marcello Mastroianni alla protagonista Taylor Russell); Colin Farrell si è aggiudicato la Coppa Volpi alla miglior interpretazione maschile per The Banshees of Inisherin, che ha vinto anche la miglior sceneggiatura. La Coppa Volpi femminile è andata invece a Cate Blanchett per la sua stratificata performance in Tàr di Todd Field. Premio speciale della giuria all’iraniano Jafar Panahi No Bears – Gli orsi non esistono.