Tom Sizemore, attore noto al grande pubblico per il ruolo di Mike Horvath in Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, è stato colpito da aneurisma cerebrale mentre si trovava nella propria abitazione di Los Angeles; trasportato in un vicino ospedale, si trova ora nel reparto di terapia intensiva, e le sue condizioni sono state definite critiche: a confermare la notizia, Charles Lago, agente dell’attore, che ha aggiunto: “La sua famiglia è al corrente della situazione, e spera che le cose possano andare per il meglio; è troppo presto per parlare di tempistiche e modalità di recupero, visto che Tom si trova al momento in condizioni critiche, ed è sotto costante osservazione medica, non resta che attendere i prossimi sviluppi, al momento non ho altri aggiornamenti da dare.”
Sizemore, 61 anni, oltre al ruolo in Salvate il soldato Ryan, ha collezionato partecipazioni in pellicole di successo come Nato il 4 luglio, Heat, Natural Born Killers, Strange Days, Black Hawk Down. Attore prolifico, ha all’attivo più di 200 interpretazioni al cinema e in TV, con una trentina di progetti che al momento in cui scriviamo, si trovano già in fase di produzione o post-produzione.
L’attore è impegnato da anni in una lunga battaglia contro le dipendenze, dall’alcool prima, e da vari tipi di droghe pesanti, poi. In un’intervista del 2021, Sizemore descriveva così la sua lotta quotidiana per cercare di sfuggire ai suoi demoni: “Cerco di smettere dal 1991… per un po’ dei miei problemi non se n’è accorto nessuno, ma quando la cosa è saltata fuori, io stavo già cercando di smettere… ce la facevo, per lunghi periodi, e poi avevo delle grandi ricadute. A un certo punto, però, ho capito che avrei dovuto smettere davvero. Se volevo arrivare a vivere una vecchiaia tranquilla, dovevo smettere, non potevo più permettermi questa arroganza. Se volevo vedere i miei figli crescere, dovevo smettere, mi serviva arrivare a un punto in cui sapevo che il periodo brutto era finito. E per adesso, non è ancora ricominciato, ma continuo ad andare agli incontri di supporto. Devo fare il mio lavoro quotidiano e andare là.”