Brendan Fraser ha ringraziato pubblicamente l’Academy dopo aver ricevuto la nomination all’Oscar 2023 come Miglior attore protagonista per The Whale, di Darren Aronofsky; il ruolo del professore recluso e con problemi d’obesità ha rilanciato la carriera hollywoodiana di Fraser, da anni in stallo a causa di alcuni episodi di molestie subite dall’attore.
Nella dichiarazione, raccolta dal magazine People, Fraser esprime tutta la sua gioia per questo traguardo, definendosi: “incredibilmente felice e profondamente grato all’Academy per questo riconoscimento, e per aver riconosciuto il lavoro di Hong Chau e Adrien Morot.”; Fraser cita qui gli altri due nominati per The Whale, ovvero Hong Chau come Miglior attore non protagonista e Adrien Morot per Miglior trucco e acconciatura: suo infatti il concept della tuta in gomma che Fraser indossa nel film per aumentare la massa corporea.
La dichiarazione continua sulla stessa falsariga, con un sentito ringraziamento: “Non avrei mai ricevuto questa nomination se non fosse stato per Darren Aronofsky, Samuel D. Hunter (lo sceneggiatore, ndr), l’A24 (la casa di distribuzione, ndr) e tutti quanti hanno lavorato a questo film, dagli attori ai membri del reparto tecnico, che mi hanno donato Charlie; un dono che certamente non mi aspettavo, ma che mi ha profondamente cambiato la vita.”
In precedenza Fraser aveva ricevuto nomination per il ruolo di Charlie anche ai Golden Globe (vittoria di Austin Butler, presente anche nella cinquina Oscar) e agli Screen Actors’ Guild Awards, i premi consegnati dal sindacato sceneggiatori di Hollywood (la cerimonia di premiazione si svolgerà il 26 febbraio); è stato invece trionfo, lo scorso 15 gennaio, alla cerimonia di premiazione dei Critics’ Choice Awards. dove Fraser ha ottenuto il premio come Miglior attore protagonista.
E proprio in occasione di questo riconoscimento, Fraser aveva commosso la platea dei presenti con un discorso di ringraziamento particolarmente sentito: “The Whale è un film d’amore, di redenzione; parla di come trovare la luce quando si è immersi nel buio; lavorare con dei colleghi così incredibili mi fa sentire davvero fortunato; io ero immerso nell’oscurità, e forse avrei dovuto lasciarmi un sentiero di briciole alle spalle, ma Darren è riuscito a trovarmi comunque, e come ogni bravo regista che si rispetti, mi ha semplicemente mostrato la strada che avrei dovuto percorrere per arrivare proprio dove avrei dovuto essere.” Fraser aveva poi concluso, trattenendo a stento le lacrime, con un importante incoraggiamento a non cedere mai ai propri demoni: “Se tu, come Charlie, hai un problema d’obesità, o semplicemente ti senti affogare nel mare dell’oscurità, sappi che, se avrai anche solo la forza di alzarti in piedi e andare verso la luce, ti accadranno cose belle.”