Ebbene sì, anche Almodòvar si è gettato tra le braccia della lingua inglese attraverso il suo nuovo film: The Room Next Door, il quale è stato selezionato al fine di gareggiare per il leone d’oro di quest’anno. Un film che è la riprova che ne gli ultimi anni ci sia la >tendenza da parte dei cineasti di voler sempre di più ampliare i propri orizzonti, spesso cambiando direzioni e aprendo la pista a nuove strade.
Gli esempi sono molteplici, già solo in Italia, registi come Luca Guadagnino hanno dimostrato di trovarsi a proprio agio con culture straniere e dirigere film dal grande respiro internazionale. Tra l’altro, anch’egli in concorso con il suo nuovo film. Doveroso citare anche un regista che da decenni ormai opera anche al di fuori dell’Italia, ovvero, Gabriele Muccino, il quale, ad un certo punto, si è trasferito negli Stati Uniti per dare vita e forma a diversi progetti. Ultimamente è ritornato nel proprio Paese d’origine per occuparsi di lavori nostrani.
Se si considerano, invece, registi oltreoceano, come non citare Woody Allen, il quale già solo l’anno scorso era presente al Lido con il suo primo film girato interamente in lingua francese: lingua che da sempre ha amato e rappresentato anche mediante con il suo splendido Midnight in Paris. Ed ora, anche Pedro Almodòvar, il quale, amatissimo alla Mostra Internazionale, ci aveva già deliziato negli ultimi anni con il suo lungometraggio Madres Paralelas, presente in concorso tre anni fa, e nel 2020 il cortometraggio sempre con Tilda Swinton in The Human Voice. Ma questa sarà una Venezia da prima volta per lui, dal sapore completamente diverso: quello della lingua inglese.
Il film trae il soggetto dal romanzo What Are You Going Through dell’americana Sigrid Nunez, il quale vede come protagoniste due donne: la prima, Martha è una reporter di guerra, contraddistinta da una carattere deciso e fermo sebbene irrequieto a causa do un rapporto conflittuale con la figlia, che non ritenendola un buon esempio di figura genitoriale, comincia a covare dei forti sentimenti di rabbia e risentimento nei suoi confronti. L’altra donna protagonista è Ingrid, scrittrice di romanzi biografici e amica fedele di Martha che si cura ed interessa del dolore dell’amica. L’unione tra le due avviene, non solo attraverso la condivisione delle sofferenze del passato, ma anche della convivenza nella stessa casa. L’abitazione vedrà le due donne fare i conti con le propri guerre personali. Mediante la scrittura, le protagoniste cercano di metabolizzare ed esorcizzare paure ataviche, ferite aperte, desideri a lungo celati. Almodòvar, così torna ai temi a lui più cari, dall’amicizia alla lotta contro il proprio passato che schiaccia, dal piacere del sesso alla morte e dalla bruttezza della malattia alla bellezza del perdono.
Le due protagoniste del lungometraggio saranno interpretate da Tilda Swinton e Julianne Moore, ma il cast ricchissimo di star internazionali è vastissimo, e tra i nomi più celebri ci sono: John Turturro, Alessandro Nivola e Juan Diego Botto, Raúl Arévalo, Melina Matthews, Alex Hogh Andersen, Esther McGrego, Alvise Rigo e Victoria Luengo.
I diritti di distribuzione per il nuovo film di Pedro Almodovar sono già stati acquistati da numerosi Paesi, tra questi: Spagna, Regno Unito, Germania, nei paesi nordici, nell’Europa centrale e orientale, l’America Latina e alcuni mercati APAC, tra i quali anche il Giappone, il film prodotto da El Deseo, i quali proprietari sono i fratelli Almodóvar, è stato girato tra Madrid e New York, con il supporto e verrà distribuito da Warner Bros. Italia nei cinema italiani dal dicembre 2024.