La produzione di The Graveyard Book, un lungometraggio basato su una storia di Neil Gaiman, che era in fase di sviluppo presso la Disney, è stata posticipata a tempo indeterminato. La notizia segue le gravi accuse di cattiva condotta mosse all’autore.
In precedenza, era stato riferito che Gaiman fosse stato accusato di violenza sessuale. IndieWire, ora, segnala che la Disney ha accantonato The Graveyard Book, ma è stato anche notato che l’imputazione fosse solo uno dei fattori che avevano portato alla decisione di mettere in pausa il progetto. In particolare, il film non è stato cancellato del tutto e potrebbe potenzialmente tornare in lista d’attesa in un momento futuro. Sebbene possano esserci stati altri motivi dietro la battuta d’arresto, sembra probabile che Disney non andrà avanti con il progetto fino a quando non vedrà come si evolverà la situazione di Gaiman.
La pellicola sarebbe dovuta essere diretta da Marc Foster, su una sceneggiatura di David Magee. Non è chiaro esattamente a che punto fosse lo sviluppo del lungometraggio, ma nessun membro del cast aveva ancora firmato per prendervi parte. Renée Wolfe, Gil Netter e Ben Browning erano stati ingaggiati come produttori. Per quanto riguarda Gaiman, l’autore non ha avuto un coinvolgimento diretto nel progetto. In un post su Tumblr, aveva dichiarato, nel 2022, dopo l’annuncio del film, che non ne sapesse nulla di più di ciò che era stato pubblicato dalla stampa:
Sai tutto quello che so io. E no, non ho nessun controllo o voce in capitolo. Incrociamo le dita affinché, se ce la fanno, sia un lavoro fatto bene.
Le incriminazioni verso lo scrittore erano state rese pubbliche la scorsa estate, in un podcast pubblicato da Tortoise Media. Una donna ha affermato che Gaiman l’avesse aggredita sessualmente, nel febbraio 2022, dopo averla assunta come tata. Altre due spiegano di essere state coinvolte in relazioni consensuali con Gaiman, prima che lui le costringesse ad avere rapporti sessuali “degradanti” con lui. Un’altra, infine, lo avrebbe accusato di averla violentata, nel podcast Am I Broken: Survivor Stories, a luglio.