Ebbene sì, anche Scream VI aderisce, a suo modo, alla moda della scena post-credits, la chicca supplementare alla fine dei titoli di coda. Nei film precedenti c’era, al massimo, un’ultima inquadratura di Ghostface per introdurre i credits principali (accompagnata, nel quinto episodio, da una dedica a Wes Craven, venuto a mancare nel 2015). Questa volta, invece, c’è una vera e propria scena bonus, perfettamente in sintonia con lo spirito dissacrante del franchise. Attenzione, seguono spoiler!
Dopo i titoli di coda, c’è una scena che dura pochissimi secondi, poiché consiste di una sola battuta: “Non tutti i film hanno bisogno di un post-credits”, frase detta da Mindy Meeks-Martin (Jasmin Savoy Brown) in quello che presumibilmente è un momento estrapolato dalla sequenza in cui lei, in quanto esperta di horror, spiega agli altri le regole dei franchise. Una gag che premia i fan molto pazienti, rimasti in sala fino alla fine non per forza per avere qualcosa di più, ma per smaltire l’esperienza del sesto capitolo della saga. Quella frase fa sì che il film sia al contempo parte del nuovo filone del post-credits e qualcosa che si oppone in modo irriverente alle aspettative del pubblico relative a tale usanza.
Così finisce Scream VI, secondo episodio affidato ai registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett e agli sceneggiatori James Vanderbilt e Guy Busick, mentre Kevin Williamson, creatore della saga e sceneggiatore del primo, secondo e quarto film, rimane tra i produttori esecutivi. È il primo capitolo in cui non appare Neve Campbell, che ha dato forfait per divergenze salariali con la Paramount, ma nulla esclude che possa tornare in eventuali sequel futuri, dato che Sidney Prescott viene ripetutamente menzionata in termini positivi che chiariscono che è ancora viva (anche perché, come nel film precedente, non è lei il bersaglio principale del Ghostface di turno).