Parasite non è tratto da una storia vera, anche se alcuni elementi della storia, tra cui la premessa, s’ispira alla vicenda personale del regista Bong Joon-ho che quando aveva vent’anni ha lavorato come tutor per il figlio di una famiglia molto benestante di Seoul per dargli ripetizioni di matematica. Questa famiglia viveva in un quartiere per ricchi molto elitario della città e Bong Joon-ho, che proveniva da un quartiere più povero, anche se con un’educazione più intellettuale, si ritrovò improvvisamente in un posto lussuoso.
Bong Joon-ho fu introdotto alla famiglia dalla sua fidanzata dell’epoca, oggi sua moglie, che già faceva da tutor per l’inglese al ragazzo universitario. È lo stesso regista a ricordare quell’esperienza, come riportato da un’intervista a Variety nel 2019: “È così che funziona per questi lavori. Non è che pubblicano annunci chiedendo un aiuto domestico. Devi farti presentare. Loro volevano un altro tutor per la matematica, così lei mi ha presentato come un amico fidato, anche se ero veramente scarso in matematica“. Infatti il lavoro come tutor durò solo qualche mese, poi il futuro regista premio Oscar venne licenziato, anche se nel frattempo l’esperienza gli rimase impressa tanto da diventare lo spunto di partenza per il film acclamato da pubblico e critica. “Raramente ricchi e poveri si incontrano tra loro. Sono sempre separati. Ma quando sei un tutor o un domestico sei nel loro spazio più privato e i due opposti si uniscono in una strana intimità. La cosa davvero affascinante era il senso di infiltrarsi da povero in una famiglia di ricchi. Credo che tutti abbiano questo colpevole piacere di spiare le vite intime degli sconosciuti, soprattutto se ricchi“.
Parasite fu un caso più unico che raro. Vincitore della Palma d’Oro nel 2019, vinse poi 4 Premi Oscar diventando il primo film non in lingua inglese a vincere l’Oscar per il Miglior Film.