Angela Bassett, prima interprete in assoluto a essere candidata agli Oscar per un film dei Marvel Studios, ha riflettuto su cosa abbia significato per lei l’esperienza all’interno del MCU, da un punto di vista attoriale; in un’intervista al New Yorker, Bassett ha descritto la sua esperienza nei panni di Ramonda come molto stimolante, e molto diversa da quella vissuta da Anthony Hopkins sul set di Thor, che nel 2021 aveva deplorato l’uso del green screen, sempre sulle pagine del New Yorker: “Mi dispiace molto per lui ma a me è andata decisamente meglio.”
Bassett prosegue, descrivendo la concretezza del set su cui si è trovata a lavorare in occasione di Wakanda Forever:”Era tutto lì, davanti a noi; la sala del trono era lì, camminavamo sul pavimento di argilla rossa, il soppalco con le Dora Milaje ai fianchi, le porte enormi da attraversare. Forse non possiamo vedere il mondo del Wakanda, ma tutto quello che ho descritto c’era. Quando io e Shuri siamo andate nella foresta, c’erano alberi, cespugli e acqua per chilometri e chilometri… Namor è uscito dall’acqua e poi è volato verso di noi… Anche la nave era vera, e il livello di dettaglio negli interni era incredibile.… ”
Nel 2021, appunto, Hopkins aveva ricordato così la sua esperienza in Thor di Kenneth Branagh, dove interpreta il re vichingo Odino:” Mi hanno fatto sedere sul trono, mi hanno messo una barba finta in faccia, e mi hanno detto di gridare qualcosa ad alta voce; se gridi delle frasi davanti a uno schermo verde, recitare è completamente inutile, fai quello che devi fare e basta; l’aveva già detto Gregory Peck, ai tempi di Moby Dick; aveva scritto sul copione un appunto: “N.A.R, No Acting Required (non serve recitare, ndr). A chi gli chiedeva perché avesse scritto una cosa del genere, rispondeva; “Non devo fare altro che guardare il mare!”. Anch’io cerco di dividere i miei ruoli a seconda del fatto che richiedano o meno di essere recitati.”
Hopkins non è l’unico grande nome di Hollywood ad aver partecipato, in un ruolo più o meno secondario, ai film del MCU: tra gli altri ricordiamo Glenn Close, Sylvester Stallone, Robert Redford, Cate Blanchett. Bassett spiega così il fascino dell’universo MCU sugli attori di richiamo”: “È una questione di modernità; noi cerchiamo di stare al passo con l’industria, e la Marvel ha trovato la formula vincente; ti senti spinto a partecipare, per non essere escluso, e lavorare con meravigliosi cineasti; l’attenzione al dettaglio, il supporto, anche di soldi, che viene dato per portare a termine il progetto, è incredibile; è tutto calcolato, e non si devono fare mai le cose in fretta. Due anni fa, hanno fatto la foto di gruppo con tutti gli attori Marvel… ovviamente io sono arrivata in ritardo e hanno dovuto inserirmi con Photoshop, ma è stato comunque meraviglioso. La verità è che vuoi far parte di questo bel club.”