Lightyear – La vera storia di Buzz porta sul grande schermo le origini del celebre personaggio di Toy Story, seguendo le gesta eroiche che hanno fatto sì che diventasse un vero e proprio mito per il giovane Andy. Alla fine del film diretto da Angus MacLane, vengono mostrate ben tre scene post-credits, che andiamo di seguito a descrivere. La terza scena, in particolare, apre ad un sequel.
A partire da oggi, mercoledì 15 giugno 2022, nelle sale italiane è finalmente disponibile il nuovo film Pixar – ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Lightyear – La vera storia di Buzz. Il 26esimo lungometraggio della Pixar torna un po’ lì dove tutto ha avuto inizio, ovvero nell’universo di Toy Story, primo film d’animazione realizzato dalla celebre casa di produzione. Una sorta di spin-off, incentrato sulla figura di Buzz Lightyear, che questa volta viene mostrato come uomo e astronauta, le cui imprese nello spazio hanno portato alla realizzazione del giocattolo tanto amato dal piccolo Andy nella saga di Toy Story. Una storia che permette così al pubblico di conoscere meglio il personaggio, fatto soprattutto di determinazione e coraggio ma anche di limiti che solo col tempo e l’aiuto di improbabili compagni di avventura riuscirà finalmente a riconoscere ed accettare.
Per quanto riguarda il finale del film, Lightyear – La vera storia di Buzz saluta il pubblico in sala con ben tre scene post-credits. Innanzitutto, il lungometraggio mostra come le persone che inizialmente erano state abbandonate sul pianeta abbiano deciso effettivamente di rimanerci e portare avanti lì la propria esistenza. La prima scena post-credits suggerisce quindi che le cose sul pianeta siano rimaste le stesse, con le persone che continuano le loro vite come prima. La scena mostra, nello specifico, il comandante Burnside mentre prende un tè pomeridiano prima che un grosso insetto colpisca l’enorme scudo che protegge la zona abitata. Considerata l’espressione del suo volto, Burnside appare più che soddisfatto dello scudo in questione.
La seconda scena dopo i titoli di coda mostra invece ERIC, personaggio doppiato dal regista Angus Maclane nella versione originale, mentre cerca ancora di individuare il percorso migliore per l’astronave, senza rendersi conto che in realtà la missione ha ormai avuto luogo da diverse ore. Solo quando sembra che sia finalmente riuscito a calcolare la traiettoria più adatta, il robot si rende conto di parlare ad una platea vuota.
In definitiva, però, a solleticare la curiosità del pubblico non può che essere la terza ed ultima scena post-credits. Il film, nella sua parte finale, ci ha fatto presumere che per il villain, Zurg, fosse ormai tutto finito. La terza scena mostra invece il momento in cui il personaggio torna effettivamente in funzione. Questo suggerisce quindi la realizzazione di un sequel per Lightyear – La vera storia di Buzz.