Brendan Fraser ha svelato di essere quasi morto soffocato durante le riprese del primo capitolo del franchise cinematografico de La mummia. Ospite del Kelly Clarkson Show, l’attore, di nuovo sulla cresta dell’onda dopo anni di anonimato, grazie alla partecipazione in The Whale di Darren Aronofsky, ha ricordato l’incidente occorso sul set durante le riprese di una scena di impiccagione: “Ero in piedi sulle punte, con la corda avvolta attorno al collo, e non avevo molto spazio per muovermi; a un certo punto, Stephen Sommers, il regista, si avvicina e mi fa: “Non sembra che tu stia soffocando davvero, la rifacciamo? Cerca di renderlo più credibile.”
Fraser continua il racconto: “Allora ne abbiamo fatta un’altra; ero sempre più sulle punte, con la corda ancora più stretta al collo; a quel punto, avrei potuto solo scendere, ma l’operatore che teneva la corda continuava a sollevarmi, e io continuavo a fare forza per scendere… insomma, a un certo punto, senza che neanche me ne accorgessi, mi era finito il gomito in un orecchio, avevo del terriccio in bocca, e il mondo era tutto storto. Ricordo che mi si è avvicinato lo stunt coordinator per dirmi che la stessa cosa era successa a Mel Gibson durante Braveheart, e che da quel momento ero membro di un club ristretto: l’ho ringraziato, e gli ho detto che volevo tornarmene a casa.”
Fraser aveva già raccontato l’episodio, con toni decisamente più drammatici, in un’intervista del 2019, in occasione del ventesimo anniversario del film: “Non sono una ballerina classica, non sono capace di stare sulle punte… ho la corda stretta attorno al collo, e vedo la cinepresa che mi gira attorno, poi più niente. Era come se avessero abbassato il volume dello stereo a 0, come se si fosse chiuso il cerchiolino, quello che c’è alla fine dei film muti; ti dirò, era come se la Morte Nera avesse spento i motori; quando ho ripreso conoscenza, ho sentito un paramedico che mi chiamava per nome.”
All’apice della sua carriera, Fraser era solito girare personalmente le scene pericolose, senza l’ausilio di una controfigura, e questa scelta lo portò a subire infortuni anche importanti che lo costrinsero a sottoporsi a diversi interventi chirurgici alla schiena, al ginocchio, e persino alle corde vocali. A questo proposito, l’attore ha ricordato in un’intervista le difficoltà riscontrate sul set de La mummia 3: “Tutte le mattine mi preparavo come un gladiatore, con fasce muscolari e borse del ghiaccio, e mi mettevo addosso questo esoscheletro alla Terminator solo per sopravvivere a tutte quelle botte e portare a casa la scena.”