Nella storia del cinema ci sono saghe che non smetteranno di essere amate dai fan e Indiana Jones è una di queste. I tre capitoli diretti da Steven Spielberg sono ormai dei cult intramontabili. Lo stesso non si può dire delle ultime due opere della saga, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008) e il più recente Indiana Jones e il quadrante del destino. Soprattutto quest’ultimo si è rivelato un enorme flop per casa Disney, la quale ha subito una perdita di oltre 100 milioni di dollari a fronte di una produzione costata 295 milioni. Un flop significativo, contando anche di essere di fronte al film più costoso della saga.
Un costo che non si ferma solamente alla produzione: la pellicola di James Mangold è famosa per la lunga scena iniziale ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, nella quale vediamo Harrison Ford ringiovanito grazie alla CGI. Un ottimo lavoro, con la nota negativa di una post-produzione costata 79 milioni di dollari, per un ammontare di 378 milioni. Una cifra enorme, considerando che ha incassato al botteghino solamente 383 milioni di dollari.
Indiana Jones e il quadrante del destino è il quinto film della saga dell’archeologo più famoso del mondo. Diretto da James Mangold e composto da un ricco cast nella quale spiccano, oltre a Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge, Antonio Banderas e Mads Mikkelsen, il lungometraggio è stato presentato al 76a edizione del Festival di Cannes. In questa nuova avventura Indiana Jones dovrà mettersi alla ricerca del quadrante del destino assieme alla sua figlioccia Helena, cercando di battere sul tempo un manipolo di nazisti prima che sia troppo tardi. Per saperne di più, ne abbiamo parlato nella nostra recensione.