Il significato del titolo del film Il ragazzo e l’airone rimanda al rapporto che Mahito instaura con un misterioso airone, grazie a cui scopre che nei pressi della sua nuova casa si trova una torre che nasconde un mondo fantastico. Il film è ispirato al romanzo del 1937 How do you live? (E voi come vivrete?), da cui sono stati tratti il titolo originale giapponese e le principali tematiche filosofiche.
La trama dell’ultima opera del maestro dell’animazione Hayao Miyazaki (leggi la nostra recensione) si avvolge attorno a Mahito Maki, un dodicenne che perde la madre nell’incendio di un ospedale durante la seconda guerra mondiale. Per allontanarsi dal conflitto, si trasferisce nella tenuta della zia Natsuko, divenuta la nuova moglie del padre. Qui il giovane protagonista fatica ad elaborare la morte della madre e a legarsi a sua zia, quando si imbatte in uno strano airone cenerino, il quale rivelerà delle qualità davvero particolari. Infatti, si tratta di un animale parlante grazie a cui Mahito scoprirà l’esistenza di una torre abbandonata dentro cui si cela un fantastico mondo popolato da creature bizzarre.
Il ragazzo e l’airone è liberamente ispirato al libro di Genzaburo Yoshino How do you live?, da cui è stato tratto il titolo originale. Sebbene il titolo internazionale The boy and the heron sia decisamente più commercializzabile, guardare il film con l’ottica del titolo giapponese aiuta a mettere a fuoco i contenuti filosofici presenti nell’opera di Miyazaki. Questo perché “E voi come vivrete?” è la domanda centrale posta ad ogni passo della pellicola. L’interrogativo a cui ogni personaggio cerca di rispondere in modo diverso, a partire dal giovane Mahito che non sa come liberarsi del fardello della morte della madre. L’ultima fatica del celebre animatore asiatico parla proprio di come vivere con se stessi, accettando una realtà caratterizzata da conflitti e perdite.
Il ragazzo e l’airone è un film del 2023 distribuito nelle sale italiane dal primo gennaio 2024. È stato considerato dalla critica non solo come un capolavoro dell’animazione tradizionale, ma anche come il lavoro più complesso e criptico che Hayao Miyazaki (a cui abbiamo dedicato una puntata di A qualcuno piace cult e uno dei nostri speciali podcast) abbia mai realizzato.