Il Robot Selvaggio, film d’animazione di casa DreamWorks Animation, è il classico prodotto rivolto a tutta la famiglia. Infatti, la dolce fiaba firmata Chris Sanders, nonostante tocchi tematiche delicate legate alla morte, alla genitorialità e alla discriminazione, riesce ad accogliere un pubblico vasto ed eterogeneo che comprende ovviamente sia gli spettatori più piccoli (i fruitori principali del film) che quelli adulti. Per questa ragione Universal Pictures, il distributore italiano di Il Robot Selvaggio, non ha determinato un rating per la sua visione, etichettando il prodotto DreamWorks Animation come film per tutti.
Seguendo la rotta tracciata dai prodotti animati più apprezzati, su tutti i celebri film strappalacrime di casa Pixar che da questo punto di vista hanno fatto scuola, Il Robot Selvaggio racconta una storia intensa e commovente edificata intorno a temi forti, attuali e pregnanti. Infatti, la pellicola diretta da Chris Sanders, tratta dall’omonimo romanzo illustrato di Peter Brown, è una fiaba umanista dalle sfumature universali.
Pur focalizzandosi essenzialmente sul tema della genitorialità, il film di Chris Sanders, uno dei miglior lungometraggi animati del 2024, riesce a mostrare in controluce numerosi sottolivelli di lettura stimolanti, legati alla solitudine, alla discriminazione, all’accettazione del diverso, alla ricerca dell’identità, alla famiglia, alla morte, alla vita. Un discorso tematico arricchito anche dall’attuale, e quantomai necessaria, metafora ambientalista che fa da sfondo all’intera vicenda.
La potenza narrativa di Il Robot Selvaggio non si rintraccia solo ed esclusivamente nella relazione cardine della storia, il tenero legame madre-figlio instaurato tra l’unità robotica Roz e l’ochetta Beccolustro. Infatti, sotto questo profilo la sceneggiatura scritta dallo stesso Chris Sanders risulta efficace nel riuscire a porre il giusto accento caratteriale su tutti i personaggi, anche quelli minori. In questo senso le atmosfere intime impresse al racconto nonché l’armoniosa gentilezza che caratterizza sia l’estetica pittorica dei disegni che i rapporti tra i protagonisti si confermano la reale forza di una pellicola capace di amalgamare tempi comici perfettamente congeniati ad uso dei più piccini, a momenti introspettivi ove ad immedesimarsi è principalmente il pubblico adulto.