Lo stile inconfondibile di Hirokazu Kore-eda arriva da oggi su RaiPlay nella collezione di film intitolata Ritratti di famiglia. Una raccolta unica dei grandi successi internazionali di uno dei maestri del cinema contemporaneo giapponese. Opere che raccontano con sguardo empatico le relazioni affettive e familiari, e che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in Europa e in Asia.
La rassegna comprende quattro titoli:
- Un affare di famiglia (2018): una scombinata famiglia allargata vive in un umile appartamento di periferia, sopravvivendo di espedienti. Un giorno alla compagnia si aggiunge anche una bambina, apparentemente abbandonata dai genitori. La piccola sembra aver trovato l’affetto che cercava in questo focolare domestico sui generis, ma un improvviso incidente porterà alla luce insospettati segreti. Palma d’Oro a Cannes 2018.
- Little Sister (2015): nella cittadina di Kamakura vivono tre sorelle, Sachi, Yoshino e Chika, il cui padre le ha lasciate da 15 anni per iniziare una nuova convivenza. In occasione del suo funerale le ragazze fanno la conoscenza della sorellastra adolescente Suzu che accetta volentieri l’invito ad andare a vivere con loro.
- Father and Son (2013):Ryota Nonomiya, un uomo di successo, scopre che Keita, quello che crede suo figlio, è, in realtà, figlio di un’altra coppia e che questa coppia sta crescendo il suo “vero” figlio in una condizione economica e sociale disagiata. L’uomo si trova, così, davanti ad una decisione terribile: restare con Keita o riprendersi il suo bambino? Premio della Giuria a Cannes.
- Le verità (2019): Kore-eda si cala in un dramma familiare francese orchestrato intorno al fascino senza tempo di Catherine Deneuve. In occasione della pubblicazione della sua autobiografia, la diva del cinema francese, Fabienne Daugeville, riceve la visita della figlia Lumir (Juliette Binoche), sceneggiatrice che vive da anni a New York, accompagnata dal marito attore Hank (Ethan Hawke) e dalla figlia Charlotte. Il ricongiungimento tra madre e figlia farà riemergere brutti ricordi, scatenerà conflitti mai sopiti e provocherà confessioni rimaste a lungo sepolte.
Classe 1962, Hirokazu Kore-eda, dopo aver lavoraro per anni come documentarista televisivo, esordisce al cinema con il lungometraggio Maborosi, che nel 1995 lo porta davanti alla grande platea internazionale grazie alla partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia (dove vince per la miglior regia). Tre anni più tardi è il film Wonderful Life (anche conosciuto come After Life), vincitore di diversi premi in tutto il mondo, a consacrarlo come uno dei più interessanti registi del cinema giapponese contemporaneo.
Nel 2013 partecipa al Festival di Cannes con Father and Son. Il film, in competizione per la Palma d’Oro (vinta poi da La vie d’Adèle), vince il premio speciale della Giuria. L’impresa della Palma d’Oro riesce cinque anni più tardi con Un affare di famiglia. Nel 2022 è ancora Cannes a ospitare l’anteprima mondiale del suo nuovo film, il primo in lingua coreana, Le buone stelle – Broker, vincitore del premio per il miglior attore a Song Kang-ho (famoso ormai in tutto il mondo grazie a Parasite).
Non solo RaiPlay: se amate il cinema di Hirokazu Kore-eda non potete perdere la sua serie tv appena sbarcata su Netflix. Makanai, 9 episodi al momento disponibili in lingua originale con sottotitoli in italiano, è la deliziosa trasposizione che il regista ha fatto del manga Maiko-san Chi no Makanai-san, di Aiko Koyama, e rappresenta uno sguardo su quel Giappone ancorato alle tradizioni e lontano dalla sfrenata modernità.