Harry Potter e il prigioniero di Azkaban finisce con Harry che riesce a salvare Sirius Black dai Dissennatori attraverso la Giratempo di Hermione. Quando vola via con Fierobecco, Sirius ringrazia il giovane mago, donandogli una scopa Firebolt insieme ad una piuma dell’Ippogrifo. Nell’ultima scena, Harry festeggia la fine dell’anno con l’utilizzo del nuovo regalo.
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, adattamento dell’omonimo libro di J.K. Rowling, è considerato dai fan uno dei capitoli più interessanti del franchise, in quanto rappresenta uno snodo fondamentale della narrazione. Infatti, si abbandona il clima bambinesco dei primi due film di Chris Columbus in favore di un tono più cupo e maturo che accompagna la crescita dei protagonisti. Harry, Ron e Hermione, pronti per il nuovo anno, salgono sull’Hogwarts Express e trovano posto in uno scompartimento già occupato dal professor Lupin, che si rivelerà essere il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure. Durante il tragitto, il treno si ferma e una figura oscura entra nello scompartimento di Harry. Si tratta di un Dissennatore, una delle guardie della prigione dei maghi di Azkaban impiegate poi dal ministero della magia nella sorveglianza di Hogwarts. Esse sono alla ricerca di Sirius Black, un pericoloso assassino e seguace di Voldemort evaso dalla prigione per uccidere Harry. Quest’ultimo scoprirà durante l’anno scolastico che Sirius è in realtà il suo padrino e che dodici anni prima aveva tradito i suoi genitori per consegnarli a Voldemort.
Nella prima lezione di Cura delle creature magiche tenuta da Hagrid, gli studenti hanno la possibilità di volare sull’ippogrifo Fierobecco, il quale però ferisce Draco Malfoy e viene condannato a morte. Harry, Ron e Hermione vanno in seguito a confortare Hagrid, che precedentemente aveva ritrovato Crosta, il topo di Ron che si era smarrito. Poco dopo l’animale morde la mano del suo padrone che, nel tentativo di riprenderlo, si imbatte in un cane nero. Questo a sua volta azzanna il giovane Wisley e scappa con lui attraverso un passaggio segreto sotto il platano picchiatore, che è in realtà un varco verso la Stamberga Stillante ad Hogsmade. Harry e Hermione lo seguono, e scoprono che il cane è l’animagus (un mago che può trasformarsi in animale) Sirius Black.
Ad Hogsmade vengono raggiunti da Piton e il professor Lupin, che rivela ad Harry che Sirius non ha mai tradito i suoi genitori e che è stato arrestato ingiustamente per il crimine commesso da un altro animagus, Peter Minus, trasformatosi in Crosta. Quella stessa notte spunta la luna piena, e il professor Lupin diventa quello che è veramente: un lupo mannaro. Non riconoscendo più nessuno, aggredisce l’amico che cade giù da un dirupo. Raggiunto da Harry, vengono entrambi attaccati dai Dissennatori che, mentre gli stanno risucchiando l’anima, vengono allontanati da un Patronus potentissimo, evocato da un individuo misterioso che Harry crede essere suo padre. Peter Minus scappa e Sirius Black, non potendosi discolpare, viene imprigionato in attesa del bacio dei Dissennatori.
Il film finisce con Harry che si riprende in infermeria, dove Hermione gli comunica che Sirius sta per essere giustiziato. Silente suggerisce proprio a Hermione di usare la Giratempo, un oggetto che permette di viaggiare nel tempo e con cui la giovane maga era riuscita a frequentare contemporaneamente tutte le lezioni nel corso dell’anno. I due protagonisti rivivono le ultime ore, riuscendo a liberare Fierobecco e, grazie al patronus di Harry, a salvare Sirius dai Dissennatori per poi scarcerarlo dalla sua cella. Sirius ringrazia Harry ed Hermione per avergli salvato la vita e vola via con Fierobecco dopo aver regalato ad Harry una nuova scopa Firebolt insieme ad una piuma dell’Ippogrifo.
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è un film del 2003 diretto da Alfonso Cuarón, regista premio oscar per Gravity e Roma. Fu proprio quella del regista messicano l’idea di far indossare agli studenti abiti comuni invece delle divise, fuori dall’orario delle lezioni, per dare loro maggiore personalità. Inoltre, diede agli attori la possibilità di indossare le divise come preferissero, e proprio per questo motivo vediamo alcuni personaggi con la cravatta sciolta o con la camicia sbottonata.