Zoe Saldana, che veste i panni di Gamora nel franchise di Guardiani della Galassia, in una lunga intervista per InStyle, ha dichiarato di considerare frustrante e limitante per un’interprete, la policy di estrema segretezza implementata da Marvel per quanto riguarda la lettura degli script.
“È veramente fastidioso. Per imparare al meglio una parte, bisogna prepararla, fare ricerche, mandarla a memoria, e questo vale ancora di più per una come me, che spesse volte si prende troppo sul serio, quando lavora. Imparavo le mie battute poco prima di iniziare a girare, e non è il massimo, come cosa. “
Continua l’attrice: “L’ho ripetuto più volte a chi di dovere… avrei posto estrema attenzione a non far circolare gli script… che la trama non venga svelata è interesse mio tanto quanto degli altri professionisti coinvolti in un dato film. Ora penso di poter dire che mi piace lavorare con registi che mi considerino un’adulta, senza sottovalutare la mia intelligenza.”
Già lo scorso febbraio, Saldana aveva affrontato l’argomento, in un’occasione di un post Instagram prima cancellato, e successivamente ri-pubblicato con censure, in cui si può vedere l’attrice alle prese con un grosso raccoglitore, contenente con tutta probabilità la sceneggiatura di Guardiani della Galassia: Volume 3.
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A proposito del suo futuro come Gamora, Saldana aveva dichiarato a Variety:
“Non sono capace di dire no, ma non mi strapperei le vesti se non dovessi mai più truccarmi di verde. Mi mancherebbe (fare) Gamora? Certo, ma non mi mancherebbe dover andare sul set alle 3.30 del mattino, passare cinque ore in sala trucco, e subito dopo prenotare una visita dal dermatologo. Non sto parlando con cinismo della mia esperienza in Marvel: ogni volta che vedo un bambino coi genitori, o mi rendo conto di tutti i fan che sono cresciuti con noi, capisco di aver fatto qualcosa di speciale. E’ ora di finirla di considerare il pubblico giovane come meno importante. Anche i giovani provano delle emozioni, e se c’è qualcosa che li colpisce positivamente, anche se noi la consideriamo stupida, immatura o effimera, non significa che per loro non sia speciale.”