Tra gli ospiti d’onore dell’edizione 2022 del Zurich Film Festival c’è Charlotte Gainsbourg, che per l’occasione ha interagito con il pubblico durante una Masterclass di un’ora. Tra gli argomenti toccati c’è quello di Lars von Trier, con cui l’attrice ha girato tre film (contando Nymphomaniac come opera unica). Ha riassunto così il loro rapporto: “Farò qualsiasi cosa per Lars.”
Ha poi chiarito che la loro collaborazione è dovuta a semplice fortuna: “Non dovevo recitare in Antichrist, ma la prima scelta di Lars [Eva Green, n.d.r.] non poté partecipare al film, e così lui incontrò altre attrici. Nel mio caso pensavo che non fosse andata così bene, ma poi mi chiamò e mi offrì la parte. E quello è stato il piû facile da girare dei tre film che abbiamo fatto insieme.”
Gainsbourg ha sottolineato anche come il metodo del regista cambi da film a film: “Sul set di Melancholia pensavo di aver capito come relazionarmi con lui, ma in realtà mi ignorò, e mi lamentai con la produttrice perché pensavo che volesse licenziarmi. A riprese finite lei mi confessò che Lars lo aveva fatto apposta, voleva che io fossi ansiosa per entrare meglio nel personaggio.” In questa occasione si è parlato anche della famigerata conferenza stampa del film a Cannes. L’attrice riassume perfettamente il tutto: “Fu un disastro.”
Charlotte Gainsbourg ha elogiato anche la grande libertà che il cineasta danese dà agli attori sul set: “È capitato che lui proponesse di deviare dal copione e ripartire da zero perché non gli piaceva ciò che lui stesso aveva scritto, e collabora con noi per migliorare la scena. Poi su altri set ti aspetti che ci sia un’atmosfera simile, e invece no: altri registi insistono che si segua la sceneggiatura alla lettera.”