Cate Blanchett è una delle dive più attese a Venezia 2022 e anche in questa occasione ha conquistato pubblico e stampa accreditata con il suo fascino e con un nuovo ruolo in Tàr di Todd Field, nel quale interpreta una direttrice d’orchestra. Durante la conferenza stampa, l’attrice australiana ha anche parlato dello spazio conquistato dalle attrici, oggi, rispetto a qualche anno fa.

Todd Field, autore di In the Bedroom, ha presentato in Concorso a Venezia 79 il suo ultimo film TÁR, con protagonista una splendida Cate Blanchett. L’attrice, che è arrivata al Lido accompagnata dal regista e dal resto del cast, ha parlato durante la conferenza di presentazione del film di quanto sia orgogliosa di aver partecipato alla realizzazione di TÁR e quando la vicenda narrata l’abbia profondamente colpita.

Il film racconta la storia di una direttrice d’orchestra, Lydia Tàr, interpretata appunto dalla Blanchett: la donna è arrivata all’apice della sua carriera e sta per realizzare la sua quinta registrazione di un’opera di Mahler con la Berlin Orchestra. Si troverà però a vivere un periodo di grande difficoltà, che stravolgerà la sia la sua vita privata e lavorativo.

TÁR è un film estremamente femminile, tutti i personaggi principali sono donne forti, musiciste di enorme talento. Non poteva mancare, quindi, in conferenza, la domanda sul valore del film nel più ampio discorso femminista. Cate Blanchett per spiegato che durante la realizzazione della pellicola non si è mai soffermata a pensare all’impatto che l’opera avrebbe potuto avere:  “Anche quando ho fatto Carol non ho pensato al valore del film, che poi è stato importantissimo, è stato qualcosa che non era mai stato realizzato prima. Il mondo della musica, soprattutto ai livelli di cui parliamo del film, è sempre stato precluso o limitato alle donne. Anche l’industria cinematografica in un certo senso è così, anche se è cambiato da quando ho iniziato. Pensate che quando ho cominciato a recitare mio marito mi ha detto: ‘Goditela, avrai al massimo cinque anni’. Le attrici di oggi, le donne di oggi, stanno cambiando le cose, e insieme a loro ci sono anche tanti uomini fantastici. Devo dire però che per tanti attori uomini è difficile pensare di recitare in ruoli di supporto, cosa che noi siamo contente di fare sempre.”

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Nata a Bologna nel 1987, è la coordinatrice editoriale e responsabile social di ScreenWorld.it, che fa parte del network Digital Dreams Srl che Carlotta ha co-fondato. Dopo essersi laureata nel 2013 in Archeologia e Culture del Mondo Antico presso l'Università degli Studi di Bologna e lavorato in quell'ambito all'estero per qualche anno, torna in Italia per perseguire la sue seconda passione, quella per il cinema e le serie TV, che ha coltivato sin da piccola anche grazie ai genitori amanti del genere horror. Nel 2019 ha frequentato un Master di Comunicazione all'Università degli Studi Roma Tre, finalizzato ad approfondire le sue coscienze sul mondo dei social media e della comunicazione digitale. Negli ultimi cinque anni ha collaborato attivamente con Movieplayer.it come editor e redattrice, per poi co-fondare dei progetti editoriali tutti suoi sotto il network di Digital Dreams Srl.