Parthenope di Paolo Sorrentino è stato finalmente presentato a Cannes e il suo film è stato accolto da ben 9 minuti di applausi in standing ovation. A posteriori, durante la conferenza stampa con i giornalisti, uno degli interpreti ha potuto parlare delle tematiche del film e della sua giovinezza.
Si tratta di Gary Oldman, che nel film interpreta un vecchio scrittore americano in visita in Italia. A proposito del suo ruolo e della sua storia come attore, Oldman ha rivelato: “Se ci sono delle somiglianze tra me e il signor Cheever? Ho un figliastro (in Italia) che ha 16 anni e sono sicuro che vorrebbe averne 18 o 21 anni. Quando sei giovane, desideri sempre che il tempo passi più velocemente per essere più grande. C’è un detto, che abbiamo un piede nel passato, un piede nel futuro e stiamo pisciando sul presente. Non viviamo il momento“.
L’attore ha così continuato, elogiando il lavoro svolto dal regista Sorrentino: “Entrando in questo ruolo, ci sono cose che ho capito istintivamente. Quando Paolo mi ha detto: ‘Voglio che interpreti il poeta triste, malinconico e ubriaco’, ho risposto: ‘In un certo senso so cos’è. Mi sento più a mio agio ora di quanto non lo fossi quando ero più giovane…C’era caos, dolore e un sacco di drammi nella mia vita. Non è un segreto che bevevo e ho appena festeggiato 20 anni di sobrietà”.
Anche l’attrice Celeste Dalla Porta ha voluto dire qualcosa a riguardo: “Durante il percorso che ho fatto nella realizzazione e questo film, è stato come se abbia dovuto liberami di una parte più giovane di me, quella spensierata, ed entrare nel mondo degli adulti e concentrarmi su ciò che voglio fare nella vita“.