Ruben Östlund e Woody Harrelson, rispettivamente regista e protagonista del film Triangle Of Sadness, sono stati accolti dagli applausi dei giornalisti presenti nella sala stampa di Cannes 2022. La pellicola del regista vincitore della Palma d’oro nel 2017 con The Square, è una satira contro il capitalismo e il mondo moderno che ha divertito e fatto riflettere la stampa.
Il protagonista di Triangle of Sadness è un capitano marxista (Woody Harrelson) che lavora su uno yacht di lusso che finisce per arenarsi su un’isola deserta. Sull’imbarcazione ci sono una coppia di influencer, Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean Kriek) che sono animati dalla sola voglia di scattarsi foto e un numero di passeggeri, tutti incredibilmente ricchi.
“Trovo abominevole che una superpotenza militare attacchi, senza provocazione, un paese come l’Ucraina”
Woody Harrelson, nel corso della conferenza stampa, parlando della Russia e della situazione in Ucraina ha detto “Sono una di quelle persone che pensano che sia abominevole che una superpotenza militare attacchi, senza provocazione, un paese come l’Ucraina”. L’attore, tre volte candidato al premio Oscar, ha poi ringraziato il regista Ruben Östlund perché “ha permesso che il mio personaggio, che amo molto, sia il veicolo attraverso il quale è stato lanciato il messaggio del film“. Harrelson, scherzando sulle differenze tra lui ed il suo personaggio, ha detto “lui è marxista, io non sono un marxista, sono un anarchico, quindi in questo senso siamo diversi“.
L’attore è rimasto talmente soddisfatto del suo lavoro con il regista svedese, da dichiarare: “voglio essere assolutamente nel suo prossimo film, farò qualsiasi cosa lui mi chieda di fare“. In realtà, questa battuta, è stata la scusa per dare ai giornalisti una notizia in anteprima, Harrelson, infatti, ha svelato che sarà tra i protagonisti di The Entertainment System Is Down, il nuovo film di Ruben Östlund, una satira sociale che si ispira a Il mondo nuovo, il romanzo distopico di Aldous Huxley. Woody interpreterà il capitano di un aereo, come ha svelato lo stesso regista che ha lavorato a questo progetto negli ultimi due anni.
La parola è poi passata a Ruben Östlund che, parlando della genesi del film, ha detto “Otto anni fa ho conosciuto mia moglie, è una fotografa di moda. Volevo sapere tutto sull’industria della moda. Abbiamo iniziato a parlare molto della moda come prodotto, della condizione delle modelle quando lavorano e di come viene valutata la bellezza“. “Sentivo – ha continuato l’artista – che la bellezza è attraente, ma anche spaventosa”.
Östlund ha raccontato di aver testato Triangle of Sadness a Berlino, Stoccolma e in Spagna. È stato quest’ultimo paese a dare una grossa soddisfazione al regista “C‘erano 30 persone che non avevano esperienza di cinema, durante la proiezione ridevano e urlavano a squarciagola. Noi europei non siamo un buon pubblico, ci sediamo con le braccia incrociate“, ha spiegato Östlund “ci dimentichiamo che siamo parte dello spettacolo, parte della performance“.