William H. Macy, attore candidato all’Oscar per il film Fargo, ha raccontrato in un’intervista a Vulture che Burt Reynolds aveva assolutamente odiato l’esperienza sul set di Boogie Nights, film del 1997 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson. La pellicola raccontava in forma corale le sfaccettature dell’industria del porno nella Los Angeles degli anni ’70 con un cast d’eccezione: gli stessi Macy e Reynolds, Philip Seymour Hoffman, Julianne Moore, Heather Graham, Don Cheadle e Mark Wahlberg.
In un’intervista a Vulture William H. May è stato interrogato sull’esperienza sul set di Boogie Nights, tra i lungometraggi più amati del regista e sceneggiatore Pual Thomas Anderson, che proprio nel 2022 compie 25 anni dalla sua uscita nelle sale. A proposito del film, Macy ha rivelato che Burt Reynolds aveva per la maggior parte odiato l’esperienza con Anderson: “Penso che Burt fosse un po’ all’oscuro di quello che stavamo facendo. Penso che tutti noi all’inizio del film abbiamo pensato, ‘ Merda, questo film sarà straordinario ‘, e penso che Burt non riuscissse a capire la portata del lungometraggio che stavano girando.”
Un’esperienza traumatica per Reynolds che si è solo placata quando ha ricevuto una candidatura all’Oscar per il ruolo impersonato nel film: “Dopodiché, non ha fatto altro che parlare male del film dopo che erano terminate le riprese, fino a quando ha ottenuto una nomination all’Oscar. Probabilmente ora ho l’età di Burt allora, e sto cercando di assicurarmi di non fare il suo stesso errore, di non ascoltare e di non essere al passo con quello che sta succedendo. Vorrei riuscire a rimanere umile.”
Non è una novità che l’attore scomparso nel 2018 all’età di 82 anni abbia avuto problemi sul set di Boogie Nights, sia con la sceneggiatura che con il modo di dirigere il set dell’allore molto giovane Paul Thomas Anderson. In un’intervista a Conan O’Brien, Reynolds aveva raccontato: “Boogie Nights non era proprio il mio tipo di film; molto spesso sul set mi sentivo a disagio a recitare in alcune scene. Inoltre, il regista era così giovane eppure così pieno di sé che avrei voluto colpirlo con un pugno più di una volta!”