In Barbie ha fatto scalpore la scena del monologo di America Ferrera, che interpreta Gloria ed è rivolto ad una delle Barbie, interpretata da Ariana Greenblatt, per scuoterla dal torpore successivo alla “rivolta” dei Ken. Da molti considerato eccessivamente didascalico nell’esposizione di concetti “femministi”, è stato invece altrimenti apprezzato per la capacità di rappresentare in maniera semplice e immediata i problemi della condizione femminile nella società odierna, in una modalità comprensibile anche a chi non è quotidianamente chiamato ad affrontare questo genere di avversità. Vediamo insieme il testo completo del monologo, accompagnato dal video della scena in questione.
“Dobbiamo essere straordinarie, ma in qualche modo… noi sbagliamo sempre ogni cosa.
Devi essere magra ma non troppo magra.
Non puoi mai dire che vuoi essere magra, devi dire che vuoi essere sana ma devi comunque essere magra.
Devi avere soldi ma non puoi chiedere soldi perché è volgare.
Devi essere un capo ma non puoi essere cattiva.
Devi comandare ma non puoi schiacciare le idee degli altri.
Devi adorare essere una madre ma non parlare dei tuoi figli tutto il tempo.
Devi essere una donna in carriera ma anche prenderti cura delle altre persone.
Devi rispondere dei cattivi comportamenti degli uomini, il che è allucinante, ma se lo fai notare vieni accusata di lamentarti.
Devi rimanere bella per gli uomini ma non così bella da tentarli troppo o da minacciare le altre donne, perché ci si aspetta che tu sia parte della sorellanza pur facendoti notare.
E sii sempre grata ma non dimenticare che il sistema è truccato, quindi trova il modo di riconoscerlo ma rimanendo pur sempre grata.
Non devi mai invecchiare, mai essere scortese, mai darti le arie, mai essere egoista, mai cadere, mai fallire, mai mostrare paura, mai essere sopra le righe.
È troppo difficile, è troppo contraddittorio e nessuno ti da una medaglia o ti dice “grazie!”, anzi alla fine viene fuori che non solo sbagli totalmente ma che è anche tutta colpa tua.
Sono così stanca di vedere me stessa e ogni singola altra donna fare i salti mortali tutti i giorni per riuscire a piacere agli altri. E se tutto questo vale anche per una bambola che rappresenta una donna allora io non so più che dire…”
@ilariameliss_ Il famoso monologo di #barbie sulle donne🩷 #perte #foryou #fy #neiperte
America Ferrera, durante il press tour per la promozione del film, è entrata nel dettaglio, spiegando la genesi del monologo e rivelando alcune interessanti curiosità: il brano, infatti, è stato scritto da Greta Gerwig e Noah Baumbach, che hanno sceneggiato il film; tuttavia, la versione definitiva del monologo presenta importanti contributi della stessa Ferrera; “Io e Greta ci scrivevamo di continuo, ci appuntavamo frasi, versi di canzoni, scene di film, qualsiasi cosa che potesse avere un senso in quel contesto; e io alla fine ho capito che quello era finalmente il modo per liberarmi di tutte le aspettative che erano state riposte su di me; allo stesso tempo, stavo cercando di essere me stessa e comunque aderire a queste aspettative; ma le due cose erano in contrasto fra di loro. Alla fine, il discorso fra me e Greta ha portato a fare delle piccole modifiche, qua e là, a un testo che già c’era. Al di là di qualche parola cambiata, l’importante era che arrivasse il messaggio generale“.
Una volta sul set, dare vita a delle semplici parole scritte ha richiesto ulteriori sforzi. Ricorda ancora Ferrera: “L’avrò recitato almeno 30 o 50 volte, dall’inizio alla fine. A un certo punto, Ariana (Greenblatt, che interpreta la figlia di Gloria, ndr) me lo ripeteva come se niente fosse. Ormai lo sapeva a memoria! E comunque la nostra idea iniziale non era quella di stabilire un crescendo che portasse a un apice; pensavamo più a catturare le emozioni del momento. Per alcuni ciak ci siamo affidati alla rabbia, per altri alla risata. Questo monologo ha davvero trovato la sua forma durante il corso delle riprese. Si trattava semplicemente di essere nel momento presente, e vedere dove ci avrebbero condotto le parole”.
Gerwig, dal canto suo, ha condiviso con la stampa le reazioni della troupe davanti al monologo, sottolineando come sia stato in grado di commuovere tutti, anche gli uomini; “Sentivo America parlare, e singhiozzavo. Poi, alzo la testa, e vedo che tutti, sul set, stanno piangendo. Anche gli uomini. Anche loro hanno dentro un discorso che, però, sanno di non poter declamare. Anche loro vivono in balia di quest’equilibrio instabile, e la cosa crea loro dolore. Intrappolati dentro queste sovrastrutture, vorrebbero urlare: “Basta, non voglio più essere così, fatemi smettere”. Credo sia questo il sentimento che muove Ken.”
Barbie, il film dedicato all’omonima bambola Mattel con Margot Robbie e Ryan Gosling, diretto da Greta Gerwig, ha incontrato un enorme e insperato successo al botteghino, e scatenato infinite discussioni, anche molto polarizzate, fra sostenitori accorati e feroci detrattori della pellicola.