Gli addetti agli effetti speciali criticano aspramente i ritmi produttivi estenuanti imposti dai Marvel Studios per quanto riguarda Ant-Man and The Wasp: Quantumania; le recenti obiezioni della critica a riguardo della CGI del film, considerata da molti recensori carente e non al livello degli usuali standard MCU, non hanno fatto altro che esacerbare un problema già conosciuto e presente da molto tempo nel settore. La testata Vulture ha condotto un’approfondita inchiesta, interrogando alcuni professionisti del settore, rimasti anonimi (i nomi riportati sono di fantasia) in merito alle criticità che si trovano ad affrontare ormai da tempo, quando alle prese con un film MCU. Uno di loro, Jim, sintetizza con efficacia il sentore suo e dei colleghi: “La Marvel forse dovrà rendere conto alle banche, ma noi siamo in burnout.”
L’operatore spiega così, in riferimento alla lavorazione dell’ultimo Ant-Man, le problematiche emerse, e il loro tentativo di risoluzione: “Sono state prese delle scorciatoie, e la cosa si nota perfettamente nel film; si sono fatte delle cose per nascondere il fatto che il lavoro non fosse stato ultimato a dovere; alcuni tagli di montaggio sono stati fatti solo per evitare di dover mostrare sequenze con effetti visivi, e questo probabilmente perché non c’era il tempo per renderizzare tutto adeguatamente; alcune scene sono state tagliate o comunque modificate per risparmiare soldi e tempo, o per nascondere il fatto che le cose non stavano venendo come previsto.”
Parte delle difficoltà incontrate dai team che si sono occupati della post produzione di Quantumania, sembrerebbe essere derivata dal contemporaneo impiego di forza lavoro, in numero maggiore e con maggiori investimenti, per Black Panther: Wakanda Forever: “Quel film era in cima alla lista, tutti i soldi e tutte le risorse sono finite lì, il che, visto il contesto, è anche comprensibile; ma certamente questa scelta ha impedito di portare a termine il lavoro su Ant-Man in modo soddisfacente.”
Questa spiegazione, però, non convince del tutto Jim, che ne fa una questione prettamente economica, chiamando in causa i vertici Marvel: “Ogni tanto noi del settore un po’ ci pensiamo, al fatto che i soldi ci sono, e non vengono spesi; a noi non arriva mai niente, e non penso che per la Marvel spendere qualcosa in più per migliorare il reparto effetti visivi, faccia tutta questa differenza, economicamente; ma se alla fine il problema è che loro devono rendere conto alle banche, e noi per questo motivo finiamo in burnout, allora si tratta di una situazione negativa per tutti: per quanto mi riguarda, è solo una questione di avidità.”
Entrando più nel dettaglio, Jim evidenzia l’insormontabile problema incontrato durante la lavorazione di Quantumania: “Durante le fasi finali della lavorazione, ci sono stati chiesti dei cambiamenti impossibili da fare, una volta arrivati a quel punto. Io non so perché certe cose sono state cambiate, perché si sia voluto spaccare il capello in quattro per quanto riguarda dettagli insignificanti; sono cose di cui è responsabile Marvel; quello che so è che questa situazione è stata un grosso peso per tutti, e ha causato tensione e agitazione generale.”
Ancor più precisa e dettagliata è la testimonianza di Conor, membro della medesima azienda: “Capitava che noi dovessimo creare da zero l’azione di un attore, come ad esempio Ant-Man che si muove attraverso qualcosa. E a quel punto pensi: “Ma perché non l’hanno girata loro così?? Perché noi dobbiamo rifare e ricreare tutto? Perché dobbiamo creare un’interpretazione attoriale che non esiste, mettendo insieme vari pezzi, come fossimo Frankenstein? Per girare un’inquadratura veloce ci vogliono 2 secondi, mentre noi dobbiamo rifare la stessa cosa 20 volte per ottenere l’effetto che loro vogliono; c’è stata davvero molta inefficienza.” Il motivo, aggiunge Conor, è forse da ricercare a monte: “Il regista avrà anche avuto un’idea di quello che voleva fare, ma secondo me non gli era chiara al 100%. Ci è stata data solo una ambientazione molto grezza in cui inserire i protagonisti (il regno quantico, ndr); all’epoca, non ci era stato nemmeno detto cosa quei personaggi avrebbero dovuto fare in quell’ambientazione; abbiamo agito praticamente d’istinto.”
Jim conclude la sua riflessione sul film con una punta di amarezza: “Quantumania aveva molte potenzialità, anche dal punto di vista degli effetti speciali, ma credo che le recensioni che stanno uscendo siano il risultato della scelta di Marvel di mettere un bavaglio alla qualità; a noi che lavoriamo in questo settore non sarà mai permesso fermarci e dire: “Questa cosa qua è una vera merda, dobbiamo rifarla meglio”; non succederà mai, niente verrà mai rifatto meglio. Stanno cavando il sangue dalle rape, ma il sangue è finito.”