Quella di Napoleone Bonaparte è senza dubbio una storia lunga, densa e sfaccettata. Intersecata con fatti ed eventi di una portata storica prorompente. La sua è stata una vita costellata di profonde vicende orientate verso molte direzioni. C’è il genio militare come fulcro trainante dell’espansione del dominio francese, tra la campagna in Egitto e il successo ad Austerlitz contro la coalizione russo-austriaca. C’è l’abilità politica che ha guidato la Francia dalle macerie della Rivoluzione fino alla pace e alla stabilità. Infine, ci sono gli episodi della vita privata e matrimoniale, concentrati soprattutto nel complesso e tormentato rapporto con la moglie Giuseppina.
Il 24 novembre è uscito in sala Napoleon, di cui potete leggere la nostra recensione, l’ultima fatica di Ridley Scott con Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby. Il regista, oltre a ricostruire in chiave epica i più dirompenti conflitti del grande condottiero militare, si focalizza sul racconto dell’intima e tumultuosa relazione tra Giuseppina e l’imperatore francese come guida delle ambizioni di potere di quest’ultimo. Ma quanta verità storica si nasconde dietro questo burrascoso rapporto amoroso?
Giuseppina, dal primo matrimonio all’incontro con Napoleone
Giuseppina, il cui vero nome era Marie-Josèphe-Rose Tascher de La Pagerie, veniva da una famiglia di proprietari terrieri nella Martinica. Nel 1779 sposò un giovane e ricco ufficiale dell’esercito, Alessandro di Beauharnais. Sebbene gli avesse dato due figli, Alessandro si vergognò dei suoi modi provinciali e della sua scarsa raffinatezza, rifiutandosi di presentarla alla corte di Maria Antonietta a Versailles. Nel 1785 lei ottenne la sua separazione, ma nove anni dopo la sua vita venne messa in pericolo proprio a causa di suo marito, che fu ghigliottinato dai giacobini. Venne quindi imprigionata, ma, dopo la caduta di Robespierre e il Colpo di Stato che pose fine al Regno del Terrore, fu liberata e al momento dell’instaurazione del nuovo Direttorio era a tutti gli effetti una leader capace di tessere importanti legami con l’aristocrazia francese.
Vedova e madre, nel 1795 conobbe Napoleone, un promettente ufficiale dell’esercito di sei anni più giovane (elemento che nel film non viene toccato sebbene l’importante differenza di età tra Phoenix e la Kirby), e riuscì immediatamente ad affascinarlo. Nonostante non fosse interessata al matrimonio, accettò di sposarlo dopo che fu nominato comandante della spedizione in Italia. Lei vide nella crescente posizione militare di Napoleone sicurezza e stabilità economica dopo gli orrori della prigionia. Si sposarono con rito civile il 9 marzo del 1796. Lui cambiò il nome di lei, chiamandola Giuseppina.
Ossessioni e tradimenti
Giuseppina fu una moglie fredda e distaccata che si rifiutava di rispondere alle ardenti lettere d’amore del futuro imperatore. Mentre quest’ultimo era impegnato nella campagna in Egitto nel 1798-99, lei flirtò con un altro ufficiale dell’esercito e compromise il rapporto con il marito che minacciò il divorzio. Napoleone decise, poi, di perdonare Giuseppina, senza un particolare interesse personale. Al generale interessava, piuttosto, avere una famiglia per rafforzare la sua posizione politica e le capacità diplomatiche della moglie erano utili per arginare le sue goffaggini nell’instaurare relazioni di potere e per far avanzare le proprie fortune.
Tuttavia, l’equilibrio della loro relazione cambiò, indipendentemente dagli esiti delle spedizioni militari di Napoleone. Lui soggiogò la moglie ad un controllo asfissiante, limitando in modo consistente la sua libertà sociale. Nonostante nell’opera di Scott Napoleone appaia come un uomo sempre debole e fragile, questo rapporto tossico e manipolatorio con Giuseppina non condizionò affatto la sua politica estera. Lui si preoccupava solamente di governare bene.
Dall’incoronazione alla separazione
Dopo che Napoleone divenne imperatore dei francesi nel 1804, lei lo convinse a sposarla con riti religiosi. La cerimonia ebbe luogo il 1 dicembre 1804 e il giorno dopo ci fu l’incoronazione a Notre-Dame. La stabilità personale di Giuseppina sembrava ormai sicura, e i matrimoni dei suoi figli non facevano altro che consolidare la sua posizione. Però, la sua incapacità di dare un erede a Napoleone minacciò fortemente la loro unione. La non possibilità della donna di garantire al marito un successore al trono, messa in luce dalla nascita di un bambino dato da un rapporto con una sua amante, spinse l’imperatore ad annullare il loro matrimonio nel dicembre del 1809.
L’anno successivo Napoleone sposò convenientemente Maria Luisa d’Austria, figlia dell’imperatore Francesco I d’Austria. Nel 1811 i due concepirono un figlio, Napoleone II, a cui fu riconosciuto il titolo di cortesia di Re di Roma. Giuseppina si ritirò nella sua residenza privata a Malmaison, fuori Parigi, e venne mantenuta dallo stesso Napoleone che pagava i conti. Dopo il trattato di Fontainbleu nell’aprile del 1814 e la conseguente abdicazione dell’ex marito, Giuseppina ottenne la protezione dello zar russo Alessandro I, ma morì poco dopo a causa di una polmonite.
Disfunzionalità e rispetto reciproco
La storia di Napoleone e Giuseppina è quella di due individui estremamente controversi. La loro è stata una relazione ornata di continui adulteri e tradimenti reciproci. Un rapporto tumultuoso che traspare dalle lettere che Napoleone le scriveva durante le sue spedizioni militari. Ma nonostante entrambi avessero dei legami con diversi amanti, Giuseppina ha sempre continuato a comandare il cuore di Napoleone, che non perse mai l’ammirazione per lo stile e per l’intelligenza della moglie. Anche lei sviluppò un profondo sentimento di rispetto verso suo marito, specialmente quando avvertì la sensazione di aver finalmente trovato qualcuno capace di darle la sicurezza che desiderava dopo gli anni della Rivoluzione. Nel momento in cui venne a sapere della scomparsa della moglie, Napoleone sprofondò in un dolore immenso nel suo esilio all’Isola d’Elba.
Le ultime parole di Giuseppina in punto di morte furono “Bonaparte, Elba, Re di Roma”. Molto connesse a quelle che Napoleone, poco prima di spirare, pronunciò il 5 maggio 1821: “La Francia, esercito, capo dell’esercito, Giuseppina”.
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