Classe 1993 e viso da ragazza della porta accanto, l’attrice ha già all’attivo ben ventuno ruoli in altrettanti film. Alternandosi in vari generi, dal dramma adolescenziale al thriller per poi approdare al biopic, è riuscita a ritagliarsi uno spazio iconico in opere horror interessanti e molto apprezzate. Scopriamo così Maika Monroe, la final girl perfetta tra It Follows e Watcher.
Biografia e carriera
Nata ventinove anni fa in quel di Santa Barbara, ridente città dell’assolata e modaiola California, Dillon (questo è il vero nome della Monroe) è figlia di Jack e Dixie Buckley, rispettivamente esperto del settore edile il primo e interprete dell’ASL, la lingua dei segni, la seconda. Dillon, tuttavia, decide durante l’infanzia di farsi chiamare Maika, nome apprezzato non solo da lei ma anche dalla famiglia, dagli amici nonché dai compagni di scuola. Nell’età dell’adolescenza, si dedica alla pratica sportiva del kitesurfing così come il padre, tanto da decidere di percorrere la carriera professionale che le vale il secondo posto all’International Red Bull Air Competition.
Tuttavia, lo sport non è la sua unica aspirazione e, difatti, ottiene già una parte in un film horror, Bad Blood. Ma i primi successi arrivano a partite dal 2012, dopo aver preso parte a drammi come A qualsiasi prezzo e il thriller The Guest nonché una parte nel film biografico di Sofia Coppola Bling Ring. La vera consacrazione per Maika Monroe arriva nel 2014 recitando in un horror tanto inaspettato quanto acclamato, ossia It Follows di David Robert Mitchell. Qui, l’attrice dimostra di sapersi muovere, agilmente, in un genere spesso bistrattato per via della mancanza di originalità nonché capacità di spaventare veramente.
It Follows e la consacrazione come final girl
Con It Follows la cinematografia del genere horror si è arricchita di un titolo di alta caratura, capace di riportare in auge, sul grande schermo, atmosfere di un certo cinema anni Ottanta afferente al filone dei film di paura. Il film di David Robert Mitchell è, difatti, la quintessenza delle paure ancestrali legate al (quasi) non visibile, al non definito. Merito di un plot accattivante e per nulla scontato bensì coerente con una visione coeva su generazioni giovani e dintorni, Maika Monroe incarna Jay Height, ragazza come tante che, dopo un rapporto sessuale consumato con il suo ragazzo Hugh, rimane vittima di una sorta di maledizione che si trasmette di persona in persona. Perseguitata da una non ben precisata entità che, di volta in volta, assume sembianze differenti e inquietanti, Jay cerca in tutti i modi di sopravvivere e spezzare, così, il loop malefico.
In questo capolavoro horror, la Monroe dà il meglio di sé passando da un iniziale status di scream queen a quello di final girl perché, se c’è qualcosa che il suo personaggio sa fare al meglio, è vendere cara la pelle (se vi interessa la storia delle final girl, abbiamo dedicato un approfondimento proprio a questi personaggi tipici dell’horror). Si potrebbe, difatti, dare a It Follows l’appellativo di horror in movimento poiché senza continue fughe dagli assalti da parte dell’entità, l’unico risultato possibile sarebbe la morte fino al ripetersi del circolo vizioso con tanto di nuova, inaspettata vittima. Perfetta nel ruolo di ragazza travolta dalla consecutività degli eventi, la Jay della Monroe incarna in maniera sublime sguardi e prossemiche del terrore imbevute di paranoia, angoscia e disarmante carisma che ne fanno una final girl capace di mantenere l’attenzione sempre su livelli alti fino al finale volutamente aperto. It Follows è un’opera che ha avuto il merito, quindi, di aver innalzato Maika Monroe non solo ed esclusivamente come icona horror bensì mettendone in mostra l’incredibile e preziosa valenza attoriale.
Il trait d’union tra commedia e orrore: Malvagi
Dopo l’enorme successo di critica e pubblico meritatamente guadagnato con It Follows, Maika Monroe si è cimentata con una ulteriore prova afferente al genere. Qui, però, quest’ultimo si mescola con la commedia nera attraversata da sprazzi di umorismo grottesco. Nel film di Dan Berk e Robert Olsen, l’attrice interpreta Jules, ladruncola e ragazza del socio in affari Mickey, incarnato da Bill Skarsgård, l’amato e odiato Pennywise cinematografico. Per sbarcare il lunario, la coppia è dedita a furti e un giorno, a corto di benzina, si intrufolano all’interno di una villa. Però, girovagando, nel seminterrato fanno un’amara scoperta: lì vi è una bambina, incatenata e in pessime condizioni. Intenzionati a liberarla, Mickey e Jules vengono sorpresi dai proprietari e ciò dà inizio a un susseguirsi di eventi impensabili. Nel caso di Malvagi non ci si trova di fronte a una vera e propria opera horror come e ai livelli di It Follows ma, ciò nonostante, la coppia attoriale Skarsgård-Monroe funziona e, ancora una volta, l’attrice eccelle nei panni della final girl, in questa occasione virata più sul versante comico e grottesco invece che serioso e in preda al terrore più bieco. Probabilmente, è proprio il tono tragicomico intriso di black humour più la prestanza scenica della Monroe che fanno di Malvagi un film alquanto godibile.
Ancora una volta final girl: Watcher
Dopo la performance in Malvagi – avendo anche fatto esperienza con titoli afferenti ad altri generi, in particolar modo col dramma adolescenziale dell’indie film Hot Summer Nights e nel giallo Greta diretto dal regista cult Neil Jordan – di recentissima uscita è un nuovo thriller-horror psicologico che vede nuovamente Maika Monroe alle prese con temi quali la paranoia e l’ossessione, già affrontati e sagacemente interpretati in It Follows. Stiamo parlando di Watcher della regista Chloe Okuno. Se It Follows punta tutto sull’horror più puro, Watcher è una bilanciata commistione di generi che guarda a filmografie di mostri sacri come Roman Polański e Alfred Hitchcock. Jane (Monroe), statunitense trasferitasi insieme al marito Francis a Bucarest per questioni lavorative, va a vivere con il consorte in un appartamento avente una peculiarità: nella camera da letto è presente una grande vetrata. Ed è proprio da questa che la donna nota, nel palazzo di fronte, un uomo che la osserva da una finestra. Col tempo, Jane inizia a essere esasperata da questa presenza inquietante e, a peggiorare il tutto, ci pensa la scia di sangue che un serial killer sta lasciando in città, uccidendo giovani donne in maniera brutale. Watcher ha in comune con It Follows non solo il carisma e le doti attoriali di Maika Monroe ma, parallelamente, il tema della paranoia che diventa, lentamente, gorgo dell’ossessione compulsiva per la quale, la Monroe, mette a disposizione tutta la sua verve portando in scena una final girl giustamente schiacciata dal peso del corso degli eventi. Metafora sulla triste e drammatica realtà concernente fatti di cronaca nera relativi allo stalking e alla violenza sulle donne, Watcher è uno di quei titoli che dimostra, ancora una volta, le eclettiche capacità della Monroe in un genere che le calza a pennello come una seconda pelle.