Per girare la famosa scena dei fagioli in Lo chiamavano Trinità, Terence Hill ha digiunato per un giorno e mezzo. A svelare questo particolare retroscena del film del 1970 scritto e diretto da E.B. Clucher e diventato un vero classico sia del cinema western che del cinema della commedia all’italiana, è stato lo stesso attore.
Chi ha visto il film, sa bene che una delle prime sequenze è quella in cui Trinità si reca in una trattoria e mangia una quantità smisurata di fagioli da un enorme pentola. Una scena che è diventata una delle più cult di Lo chiamavano Trinità, ma che è costata parecchio a Terence Hill. L’attore, durante un evento a Roma di qualche anno fa ha infatti svelato: “Per girare quella scena io ho digiunato per 36 ore. Sono arrivato molto affamato. Quella padella me la sono mangiata tutta“.
In un’intervista sul suo sito, Terence Hill ha spiegato il motivo per cui sono stati scelti i fagioli e non altro. “Dovevo mangiare qualcosa in quella scena e mi domandarono cosa volessi e poiché mi piacevano i fagioli, scelsi quelli. Il pubblico si divertì talmente con quella scena, che poi dovetti mangiare fagioli in molti dei miei film“, ha dichiarato l’attore di Don Matteo. Non è un caso, forse, che il film ha innovato il genere “spaghetti western“, creando un sottogenere parodistico che è stato definito da alcuni proprio “fagioli western“.
Uscito nelle sale il 22 dicembre 1970 nel nostro Paese, Lo chiamavano Trinità è stato vicecampione d’incassi nella stagione cinematografica italiana 1970-71. Grazie al successo ottenuto, l’anno successivo è uscito nelle sale il sequel, intitolato …continuavano a chiamarlo Trinità.