Prima le accuse, le infamie e il fango gettato sulla reputazione del pirata. E poi la grande rivincita sottolineata da una sola frase: “Ricorderete questo giorno come quello in cui avete quasi catturato capitan Jack Sparrow”. Il personaggio che parla per la persona. Il cinema che descrive la vita vera e non fa una piega. Qualche settimana fa la celebre battuta dei Pirati dei Caraibi è stata usata da chiunque sui social per festeggiare la vittoria di Johnny Depp sull’ex moglie Amber Heard alla fine di un processo per diffamazione diventato più appassionante di una telenovela. Un processo durante il quale Depp ha detto addio al suo amato Capitan Jack Sparrow, accusando la Disney di averlo gettato giù dalla nave senza salvagente. “Non tornerei a lavorare con loro nemmeno per 300 milioni di dollari e un milione alpaca” ha detto Depp in tribunale. Ma è davvero così? Perché da qualche giorno circolano voci su un suo probabile (e clamoroso) ritorno al timone della saga corsara. Posto che un film dei Pirati dei Caraibi non può esistere senza Johnny Depp, cerchiamo di capire se può esistere un Johnny Depp senza Pirati dei Caraibi.
Rancore tatuato
Un messaggio nella bottiglia naviga per il Web. Dentro ci sono centinaia di milioni di dollari, un film, una serie tv spin-off e (visto che ci siamo) anche una bella lettera di scuse. Mittente: Mamma Disney. Destinatario: Capitan Johnny Sparrow. Questa l’indiscrezione che sta girando da giorni on line. Notizia che spaccia per vicinissimo il ritorno di Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, non solo per il tanto agognato Pirati dei Caraibi 6, ma anche per una serie tv tutta incentrata sull’amato capitano. A confermare i timidi tentativi di riavvicinamento ci si mette anche Disneyland, che per la prima volta dopo anni ha riutilizzato l’immagine di Jack Sparrow in uno spettacolo di proiezioni. Insomma, come un’ex fidanzata che mette un timido like a una tua foto dopo anni di gelo.
Se il vostro sopracciglio si alza da solo e siete perplessi, è tutto normale. La notizia del ritorno in scena di Sparrow puzza di bufala da qui a Tortuga, e infatti qualche ora fa è stata negata da un portavoce ufficiale di Depp, che l’ha bollata come “pura invenzione”. Eppure la pulce nell’orecchio ormai è stata messa. Ora la domanda è: Johnny farebbe bene a tornare sulla Perla Nera?
Per trovare la risposta basta scavare nelle deposizioni di Depp durante il processo. Perché se è vero che la Warner lo ha cacciato in modo eclatante cambiando faccia a Grindelwald con un incantesimo di cattivo gusto, la Disney è stata la prima ad accompagnarlo alla porta. Un atteggiamento che ha colpito Depp nel profondo, perché nel suo cuore Grindelwald non ha certo lo stesso peso di Jack Sparrow. Durante l’interrogatorio l’attore si è dimostrato davvero ferito e deluso dalle scelte drastiche della major, che gli ha tolto un personaggio nel quale Johnny ha riversato tutto sé stesso. Senza dimenticare la cosa più grave: la Disney lo ha subito ripudiato e allontanato, definendolo “colpevole sino a prova contraria”. Una cicatrice, o meglio un tatuaggio, indelebile sulla pelle di Depp. Perché il tracollo della sua carriera nasce proprio dalla vergogna disneyana. Allora, un ritorno nei panni di Sparrow sarebbe davvero incoerente con la delusione sbandierata da Depp durante il processo. E forse, diciamolo, non farebbe bene nemmeno alla sua dignità (personale e professionale).
Per amore della ciurma
Abbandoniamo la prospettiva del Capitano e guardiamo il panorama nel suo insieme. Ammettiamolo: un sesto Pirati dei Caraibi con il grande ritorno di Johnny Depp ingolosisce eccome. Immaginiamo già la Disney che si sfrega le mani davanti al bottino e il pubblico con l’acquolina in bocca all’idea di rivedere le mani di Jack Sparrow accarezzare di nuovo il timone. Dopo questa tempesta mediatica, Pirati dei Caraibi 6 con Johnny Depp cavalcherebbe l’onda alla grande. Anche perché ci sarebbe una suggestione da non sottovalutare. A cosa ci riferiamo? All’amore di Hollywood per i cortocircuiti tra realtà e finzione, proponendoci spesso film in cui i personaggi si confondono con le persone. Bene, ora immaginate che tentazione sarebbe un sesto Pirati dei Caraibi con il personaggio di Sparrow accusato ingiustamente per qualcosa e poi tornato in libertà per prendersi la sua rivincita. Uno spunto narrativo che camminerebbe sul filo tra l’epico e il cattivo gusto, ma che siamo certi emozionerebbe molti fan del capitano.
D’altro canto dubitiamo che Depp si esporrebbe così tanto, mettendo in pubblica piazza la sua stessa vita per il bene del personaggio. Capiamo l’amore per Sparrow, ma questo forse sarebbe davvero troppo. A proposito di amore, però, potrebbe essere proprio quello la vera motivazione per il ritorno in scena del personaggio. Depp potrebbe farlo solo e soltanto per il pubblico, che lo acclama, lo riabbraccerebbe a occhi chiusi e soprattutto gli è sempre stato vicino anche quando tutta Hollywood lo ripudiava. Jack Sparrow che salpa verso un sesto film sarebbe davvero un regalo per tutta quella gente che ha dimostrato di amarlo senza riserve. Ed è l’unica tentazione davvero credibile che potrebbe bussare nel cuore corsaro di Depp.
Noi vi lasciamo con un’ultima riflessione. Forse amara ma doverosa. Jack Sparrow ha ancora qualcosa da dire? Il quinto film non ha forse dimostrato che il personaggio si sta trasformando nella parodia di sé stesso? Non sarebbe meglio far riposare uno dei personaggi più cult, iconici e amati degli ultimi 20 anni di cinema?
Forse è ora di conservare il suo bel ricordo in uno scrigno e proteggerlo dalla brama di danaro e dalla nostra nostalgia di un tempo che non può tornare. Dopotutto amiamo Jack Sparrow perché è sempre stato capace di sfuggire dalle grinfie di chi voleva catturare il suo spirito libero.
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