I Fantastici 4 – Gli inizi ha capito la lezione più importante di tutte: non c’è tempo da perdere. Dove ormai siamo saturi di film di origini, meglio omettere il viaggio spaziale e la mutazione cosmica, tagliando un primo ramo per continuare il discorso sulla famiglia, sulla responsabilità e sul mondo da salvare.
Questa volta però siamo su Terra 828, dimensione diversa da quella dove abbiamo gustato tutte le produzioni Marvel, quindi ecco un futuro retrò dal gusto quasi bucolico per condensare sogni tecnologici fortemente analogici e un gruppo di eroi che deve vedersela con una minaccia intergalattica. Gli ingredienti ci sono tutti, non dobbiamo fare altro che salpare per questa nuova avventura.
Genere: Azione, Fantascienza
Durata: 115 minuti
Uscita: 23 Luglio 2025 (Cinema)
Cast: Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach, Joseph Quinn
Ti presento i miei

Quelle facce lì le conosciamo molto bene: Mister Fantastic, la Donna Invisibile, La Cosa e la Torcia Umana. Tutti presenti all’appello. Dopo una carrellata veloce per introdurci al contesto di questo nuovo mondo, ecco l’arrivo di Silver Surfer ad annunciare la prossima fine del pianeta Terra per mano di Galactus. La famiglia si stringe, la Donna Invisibile addirittura aspetta un bambino. Quel pianeta da salvare non è solo un sasso spaziale, è la casa futura del figlio di Reed e Susan.
Volendo leggere tra le righe della sceneggiatura, emerge un tema universale delizioso: più che un film di supereroi, I Fantastici 4 – Gli inizi è un film sulla genitorialità, condizione a tratti ricercata (altre volte meno), ma che richiede la giusta preparazione. Mentre si organizza la casa per il nuovo nascituro, niente è più fastidioso di un nemico che minaccia di mangiare il pianeta. Salvare il bimbo o salvare la Terra? Dove virano i calcoli di Mister Fantastic? La logica e la ferrea matematica possono contrapporsi all’istinto materno?
Come una pallina da ping pong, gran parte del film è ambientata nella dimora dei Fantastici 4, facendola sembrare quasi un’installazione teatrale – al netto di due grosse scene di combattimento tra spazio e distruzione cittadina. Proprio sul campo di battaglia emergono i tratti più intimi dei personaggi, tra piacevoli sorprese e inaspettate delusioni.
Un film poco fantastico?

Via il dente, via il dolore: il Mister Fantastic di Pedro Pascal è un personaggio estremamente in ombra, forse fin troppo, depotenziato della sua dinamica di azione per relegarlo a studioso pronto a fare mille calcoli – quasi fosse un genio a cui sfugge sempre la variabile più importante per portare a termine l’equazione: i superpoteri.
Dall’altro lato, spiccano meglio un ottimo Johnny Storm, perfetto per calibrare sfacciataggine, maturità e grande intelligenza – il personaggio di cui vi innamorerete facilmente – e La Cosa, uomo non più tale che nei vicoli della città cerca di recuperare quel che gli rimane di un’umanità che gli è stata tolta. Forse nel suo titolo originale, First Steps, il film trova la sua dimensione migliore: questo non è un film sui Fantastici 4, bensì su Franklin Richards.
Ecco che questo specchietto estetico di grande pregio, inserito in un altro universo dove si poteva sperimentare senza sosta, diventa un prodotto che si prepara a qualcos’altro: all’arrivo di Franklin – o meglio, all’arrivo di Avengers: Doomsday. La sensazione che permea tutta l’opera è di non aver sfruttato a dovere i personaggi, confezionando un film tecnicamente solido e ben scritto, ma da cui forse era lecito aspettarsi qualcosa di più visto il materiale di partenza così importante nell’ecosistema Marvel. In attesa del grande evento che arriverà a fine del 2026, incassiamo e archiviamo. Le attenzioni di tutti ormai sono concentrate su un altro personaggio che ha come nome Victor Von Doom.
Come di consueto, ricordate di rimanere in sala fino alla fine dei titoli di coda per gustare le ormai iconiche scene post-credit.
La recensione in breve
I Fantastici 4 - Gli inizi è il classico film Marvel, ben confezionato e scritto, con un'interessante parentesi sul tema della genitorialità e responsabilità verso il prossimo. Alcuni personaggi (Johnny Storm) spiccano più di altri (Mister Fantastic), ma sembra ormai palese che questo è l'ennesimo tassello che deve portare alla creazione di quello che sarà Avengers: Doomsday. Si poteva fare sicuramente di più con il materiale di partenza, ma va bene lo stesso.
Pro
- La chimica tra La Cosa e Johnny Storm
- L'estetica da retro futuro
Contro
- Mister Fantastic
- Tante parole, poca azione
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Voto ScreenWorld