Siamo soli nell’universo? C’è vita in altri pianeti? Tutti noi almeno una volta nella vita ci siamo posti delle domande circa l’esistenza di creature provenienti da mondi e civiltà distanti dal nostro. La settima arte ha spesso cercato di rispondere a tali interrogativi. Dagli stereotipati ominidi verdi visti perlopiù come una minaccia per la Terra a individui buoni dotati di una consistente profondità psicologica, sono tanti i modi con cui registi e sceneggiatori hanno provato a dipingere questi esseri immaginari, talvolta realizzando soggetti iconici entrati nella storia della cultura pop.
Le vicende fantasiose e soprannaturali legate al tema degli extraterrestri hanno sempre attirato l’attenzione del pubblico, affascinato continuamente dal desiderio di ricevere una risposta all’eterno quesito su una possibile presenza di vite “estranee” nell’universo. Anche noi abbiamo deciso di affrontare l’argomento, intraprendendo un viaggio attraverso quei titoli che hanno fortemente impattato la memoria cinefila e collettiva. Per cui, ecco a voi i migliori film sugli alieni, vecchi e recenti, classici e contemporanei, tra commedie e thriller da recuperare assolutamente.
1. Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977)
Durante una notte d’estate un bambino viene svegliato da un improvviso fenomeno. A qualche chilometro di distanza un elettricista viene accecato da un lampo nei pressi di un passaggio a livello. Un ricercatore francese decide di indagare su una misteriosa sequenza di suoni che sembrerebbe essere collegata con questi eventi. Incontri ravvicinati del terzo tipo è il film sugli alieni per eccellenza, in cui Steven Spielberg ribalta totalmente lo sguardo sul modo di concepire un’opera del genere fino ad allora. Gli extraterrestri non sono più una preoccupazione da fronteggiare. Non esiste più una guerra tra mondi da condurre. Dallo scontro si passa all’incontro (come suggerisce il titolo), dall’isolamento al bisogno di apprendere e di comunicare, in un’opera dove questi esseri misteriosi vengono raffigurati per la prima volta come creature superiori e benevole. Nel cast Richard Dreyfuss e Francois Truffaut.
2. E.T. – l’extraterrestre (1982)
Impossibile non parlare di quello che probabilmente è l’alieno più famoso della storia del cinema, partorito sempre dalla mente geniale di Steven Spielberg. E.T. – l’extraterrestre è magia allo stato puro, in cui il tocco fiabesco tipico del regista si intreccia ad un vero e proprio racconto di formazione che esalta la provincia americana come baluardo di inclusione, evocando l’attenzione per il concetto di famiglia, ricorrente nella filmografia spielbergiana. Elliot è un ragazzino americano di nove anni. Un giorno stringe amicizia con un alieno che non riesce a tornare a casa. Decide allora di proteggerlo nella sua abitazione, grazie all’aiuto del fratello e della sorella.
3. Alien (1979)
Ridley Scott ha prodotto alcune delle opere che sono rimaste fortemente impresse nell’immaginario collettivo. Una di queste è Alien, film del 1979 in cui un gruppo di astronauti guidati da Ellen Ripley (Sigourney Weaver) è costretto a fronteggiare un’orripilante creatura aliena. Per regia, costruzione delle atmosfere e tensione crescente e l’incredibile lavoro di un artista come Giger, Alien rimane ancora oggi una delle pietre miliari del genere. L’unione mirabolante tra fantascienza ed horror ha dato il via a diversi sequel diretti da altri registi, oltre a un intero immaginario che ha influenzato tutto il genere da lì in avanti.
4. La cosa (1982)
Proseguendo sulla scia della fantascienza mescolata con gli ingredienti degli horror, non si può assolutamente non menzionare La Cosa di John Carpenter, autore poliedrico considerato uno dei più grandi esponenti del cinema di genere americano con un gusto pronunciato per uno stile classico. Il capolavoro di Carpenter è infatti il remake del film La cosa di un altro mondo (1951) di Chrisian Nyby e Howard Hawks (non accreditato), ispirato all’omonimo racconto del 1938 di John W. Campbell. La trama si avvolge attorno ad un gruppo di ricercatori di una base scientifica in Antartide costretto a fare i conti con una creatura aliena capace di assumere le sembianze di esseri umani con cui entra in contatto. Accolto con scarso entusiasmo alla sua uscita, La Cosa è stato rivalutato con il tempo come uno dei fantahorror più importanti della storia del cinema.
5. Ultimatum alla Terra (1951)
Klaatu è un alieno atterrato negli Stati Uniti con un disco volante e accompagnato da un robot dotato di poteri devastanti. Egli vuole vedere i principali scienziati e Capi di Stato del pianeta per convincere le potenze mondiali ad eliminare le armi nucleari. Ultimatum alla Terra di Robert Wise (Tutti insieme appassionatamente) è uno dei grandi classici della fantascienza cinematografica, in cui la modernità degli effetti speciali e della messa in scena si fonde ad un messaggio incredibilmente profetico e pacifista, inserito in un contesto di paura per la minaccia di un ineluttabile conflitto atomico all’inizio della Guerra Fredda.
6. L’invasione degli ultracorpi (1956)
Santa Mira è una cittadina californiana apparentemente tranquilla. Un giorno un medico scopre che è stata invasa dagli extraterrestri, capendo che i suoi abitanti sono stati sostituiti, durante il sonno, da cloni incapaci di provare emozioni. Girato con un budget irrisorio in un’epoca in cui Hollywood sfornava principalmente grandi kolossal, L’invasione degli ultracorpi è annoverato come uno dei capolavori della fantascienza degli anni ’50, non solo per le sue atmosfere sbalorditive e il climax di tensione che riesce a creare, ma anche per la sua capacità di evocare un profondo stato di angoscia cagionato dall’incapacità dei protagonisti di discernere ciò che è familiare da ciò che è estraneo. Il film è stato oggetto di svariate distorsioni ed interpretazioni in ottica anticomunista (visto il contesto di maccartismo in cui è stato prodotto), ma non vi era alcun intento da parte del regista Don Siegel di alludere a riferimenti politici.
7. District 9 (2009)
Facciamo un balzo in avanti di qualche decennio per parlare di District 9, primo lungometraggio di Neil Bloomkap prodotto da Peter Jackson con un budget di 30 milioni di dollari. Realizzato con un approccio quasi documentaristico, il film è ambientato a Johannesburg, dove degli extraterrestri (denominati “Gamberoni”) di un’astronave in avaria sono stati segregati dal governo in ghetti gestiti dalla criminalità. Ispirato ai fatti storici avvenuti in Sudafrica durante l’apartheid, Discrict 9 affronta attraverso il genere argomenti come la xenofobia e il razzismo, ribaltando completamente la visione di alieni/carnefici ed esseri umani/vittime.
8. Arrival (2016)
Basato sul racconto Storia della tua vita di Ted Chiang, Arrival è cinema di altissimo livello. Denis Villeneuve segue la lezione di Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg, dimostrandosi abilissimo nel conciliare le logiche della fantascienza sofisticata con quelle del grande spettacolo di matrice hollywodiana. La Terra è colpita da un’invasione aliena. La linguista Louise (Amy Adams), insieme allo scienziato Ian (Jeremy Renner) è incaricata di andare all’interno di alcune astronavi stanziate nel cielo per capire se gli extraterrestri hanno intenzioni pacifiche o rappresentano una minaccia per l’umanità.
9. Essi vivono (1988)
Grandissimo film di forte contenuto politico. George Nada è un disoccupato di Los Angeles. Un giorno entra in possesso di strani occhiali neri, grazie a cui scopre che in realtà alcuni esseri umani sono degli extraterrestri che fanno parte di un’oligarchia capace di controllare il potere politico, sociale ed economico sotto una maschera democratica. Essi vivono di John Carpenter si presenta come una potente allegoria dell’America di fine anni ’80, in cui il lascito dell’iper-liberismo reaganiano si è propagato in una società iniqua dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
10. Viaggio nella luna (1902)
Ispirato al romanzo di Jules Verne De la terre a la lune, Le voyage dans la lune è l’apoteosi del gusto per l’esagerazione scenografica e il barocchismo dell’arte di di George Melies. Impossibile non ricordare alcuni frame entrati nella storia del cinema, come la costruzione del gigantesco cannone spaziale, la partenza degli astronauti o la famosa immagine del razzo che va a conficcare l’occhio della luna. Tuttavia, lo spirito del racconto si sviluppa attorno all’incontro con i seleniti (immaginari abitanti della luna), dove si distendono le principali basi della poetica di Melies, dalle illusioni ottiche alla visualizzazione dell’impossibile, passando per lo stupore e il mistero.
11. Avatar (2009)
Il kolossal fantascientifico di James Cameron vede come protagonisti delle sue vicende i Na’vi, delle creature indigene con sembianze umanoidi che popolano il pianeta di Pandora, minacciato da una colonizzazione umana. Glorificazione della spettacolarità hollywodiana, Avatar è una delle opere che ha rivoluzionato il modo di concepire la fruizione cinematografica, con un utilizzo della CGI e del 3D come non si era mai visto. Il sublime e lo splendore delle immagini in computer grafica sono incredibili, una meraviglia per i sensi da Sindrome di Stendhal. Tredici anni dopo il primo lungometraggio è uscito il sequel, Avatar – la via dell’acqua, diretto sempre da Cameron. Rispettivamente per il 2025, il 2029 e il 2031 è prevista l’uscita degli altri tre capitoli della saga. Avatar del 2009 rimane ancora oggi il film con più incassi della storia del cinema.
12. Aliens – Scontro finale (1986)
Dopo essersi svegliata da un sonno lungo 57 anni, Ellen Ripley (Sigourney Weaver) viene mandata su Acheon insieme ad alcuni marines per eliminare delle creature aliene responsabili della distruzione della navicella spaziale Nostromo. Sequel dello storico primo capitolo del 1979 di Ridley Scott, Aliens – Scontro finale è portatore di un contenuto femminista e fortemente antimilitarista, considerando il contesto del post Vietnam in cui è stato prodotto. Infatti, l’opera diretta da James Cameron si può vedere come un autentico war movie, dove al posto dei vietcong troviamo delle creature orrorifiche che si muovono nel loro territorio impervio producendo una resistenza in grado di ostacolare l’esercito americano.
13. La guerra dei mondi (1953)
Diretto da Byron Haskin, La guerra dei mondi è uno dei grandi classici del cinema di fantascienza dotato di notevole tecnica ed innovativi effetti speciali per l’epoca. In un tranquillo paesino di provincia un giorno si schianta un meteorite. Si scopre però che non si tratta di un corpo celeste, bensì di un’astronave aliena. Il film è basato sull’omonimo racconto di H.G. Welles, precedentemente fonte per la famosa trasmissione radiofonica condotta nel 1938 da un altro Welles, Orson, su un inventato sbarco di ostili extraterrestri negli Stati Uniti.
14. La guerra dei mondi (2005)
La guerra dei mondi di Steven Spielberg non è solamente un semplice remake dell’opera del 1953, ma è soprattutto uno spaccato di un’America fragile e vulnerabile, minacciata da una sconcertante invasione aliena che allude agli attentanti terroristici dell’11 settembre. Per la prima volta nella filmografia del cineasta statunitense, gli extraterrestri sono visti come delle creature maligne, ostili e senza scrupoli. Non è nuova invece la focalizzazione di Spielberg sul tema della famiglia, dalla sua disgregazione al richiamo della stabilità e dell’importanza genitoriale. Nel cast Tom Cruise, Dakota Fanning, Justin Chatwin e Tim Robbins.
15. Mars Attacks! (1996)
Fortemente politica nel contenuto, Mars Attacks! è l’opera più folle, anarchica e sgangherata del genio visionario di Tim Burton. Parzialmente lontana dall’inconfondibile gusto del regista per il gotico, Mars Attacks si presenta come una brillantissima commedia nera, realizzata in una computer grafica che omaggia la grezzezza e allo stesso tempo la magia degli effetti speciali della fantascienza degli anni ’50, da Ultimatum alla Terra a La guerra dei mondi. I marziani stanno per sbarcare sulla Terra e il governo degli Stati Uniti è pronto ad accoglierli. Quest’ultimo, però, non sa che le intenzioni degli alieni sono tutto fuorché pacifiche. Nel cast nomi altisonanti come Jack Nicholson, Glen Close, Natalie Portman, Pierce Brosnan, Michael J. Fox e Danny DeVito.
16. Monsters (2010)
Andrew Kaulder (Scoot McNairy) ha ricevuto l’incarico di riportare negli Stati Uniti la figlia del suo capo, Samantha (Whitney Able), che si trova in Messico. I due dovranno attraversare una zona di confine abitata da mostruose creature giganti. Esordio alla regia di Gareth Edwards (Rogue One, Godzilla, The Creator), che qui non firma solamente la sceneggiatura ma cura anche la fotografia e gli effetti speciali, Monsters è un lungometraggio girato a basso costo (solamente 15.000 dollari di budget) capace di mantenere alta la tensione per tutta la sua durata, in bilico tra l’horror e la fantascienza, passando per il road movie.
17. Il villaggio dei dannati (1960)
Basato sul romanzo I figli dell’invasione del 1957 e diretto da Wolf Rilla, Il villaggio dei dannati è un grande classico da non perdere assolutamente, con delle atmosfere glaciali ed evocative che lo hanno reso uno dei capisaldi della fantascienza dalle tinte horror. Le donne di un villaggio britannico rimangono inspiegabilmente incinte a causa di un misterioso fenomeno di ipnosi collettiva. I bambini nati dimostrano di avere dei poteri alieni, manifestazione di una forza soprannaturale che minaccia non solo il villaggio, ma tutto il pianeta. John Carpenter ha realizzato un remake nel 1995.
18. Men in Black (1997)
Men in Black è una delle commedie di maggiore successo della storia del cinema, capace di proporre in chiave grottesca l’ipotesi dell’esistenza dei cosiddetti “uomini in nero”, ossia dei presunti agenti di qualche servizio segreto chiamati a tenere all’oscuro tutti, in questo caso pure il governo degli Stati Uniti, sulla presenza di creature aliene sul pianeta Terra. Tratto dall’omonimo fumetto di Lowell Cunningham, Men in Black, insieme ai suoi due sequel, è diventata l’opera fantascientifica-umoristica con più incassi negli Stati Uniti, impattando enormemente la cultura pop a cavallo tra gli anni novanta e l’inizio degli anni duemila, con un Will Smith forse nel suo ruolo più iconico.
19. L’immensità della notte (2019)
Girato da Andrew Patterson con solamente 700.000 dollari di budget, L’immensità della notte è un film che non ha la pretesa di mostrare gli alieni né come esseri maligni né come creature superiori e buone, ma al contrario utilizza il genere e il mistero per stimolare l’immaginazione del pubblico sulla loro possibile natura. La trama si avvolge attorno alla città di Caugya nel New Mexico, in cui mentre i suoi abitanti sono coinvolti nella partita di basket nella palestra comunare, Fay e il suo amico radiofonista Everett intercettano un ambiguo segnale.
20. Asteroid City (2023)
Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes e distribuito nelle sale italiane il 28 settembre, Asteroid City segna il ritorno di Wes Anderson dietro la macchina da presa a due anni di distanza da The French Dispatch. Dalla redazione di una rivista statunitense in una città francese all’inizio del XX secolo veniamo catapultati ad Asteroid City, una cittadina del deserto del Nevada animata dalla festa del giorno dell’asteroide, in cui i giovani astronomi protagonisti del film sono impegnati in un concorso a premi sulle loro invenzioni tecniche e scientifiche. Questo evento verrà inaspettatamente sconvolto dall’incontro del terzo tipo con un alieno, che ruberà la scena a tutte le grandi star presenti nel film, da Scarlett Johansson a Jason Schwartzman, passando per Matt Dillon, Bryan Cranston, Tom Hanks e Edward Norton. Chi è questo bizzarro extraterrestre? Cosa rappresenta? Cosa vuole? Starà allo spettatore capirlo durante la visione di Asteroid City.
21. Terrore nello spazio (1965)
Mario Bava è un maestro assoluto quasi mai annoverato tra i giganti della settima arte. Pioniere di tanti generi cinematografici, dal horror gotico al giallo all’italiana, passando per il pulp e lo slasher. Con Terrore nello spazio stabilisce nuovi canoni della fantascienza-horror, ispirando opere come Alien di Ridley Scott precedentemente citato. Il regista genovese si dimostra ancora una volta un abilissimo artigiano, capace di elaborare scenografie suggestive con scarsi mezzi e budget irrisori. Il film ci proietta in un universo dove due navi interspaziali vengono attirate da un segnale di soccorso da un pianeta ostile di nome Aura. Una volta atterrati, i membri dell’equipaggio saranno avvolti da presagi di una tragedia imminente, per via della presenza di una forza aliena oscura e minacciosa.
22. Predator (1987)
Diretto da John McTiernan (Trappola di cristallo, Caccia a Ottobre rosso) e interpretato da Arnold Schwarzenegger, Predator è una pellicola di altissima tensione, che viaggia tra l’action e la fantascienza, l’horror e il survival movie. Un gruppo di militari americani, guidato dal maggiore Dutch Schaefer, viene ingaggiato per salvare un politico sequestrato da dei guerriglieri in America Centrale. Gli uomini si ritroveranno nel mirino di una creatura aliena.
23. Signs (2002)
Raffinatissimo thriller fantascientifico diretto da M. Night Shyamalan, Signs è un’opera in grado di utilizzare gli extraterrestri come mero espediente per concentrarsi sulle relazioni interpersonali tra i personaggi, sulle loro paure e sulle loro paranoie che si elevano a metafora del crollo delle certezze in un’America segnata dall’11 settembre. La sinossi ci presenta Grahm Hess (Mel Gibson), un reverendo protestante che ha abbandonato la sua professione in seguito alla morte della moglie. Vive con i suoi due figli e con suo fratello (Joaquin Phoenix) in una tenuta di campagna in Pennsylvania. La sua fede verrà messa nuovamente a dura prova quando nel campo di mais vicino alla casa in cui abita compaiono strani simboli che preannunciano un’invasione aliena.
24. Contact (1997)
Adattamento dell’omonimo romanzo di Carl Sagan (anche sceneggiatore del film), Contact di Robert Zemeckis è diventato con il tempo una vero e proprio cult del genere, capace di elaborare un profondo studio cinematografico su un ipotetico primo incontro tra umani e alieni, e le relative implicazioni scientifiche e religiose che ne derivano. Ellie Arroway è una grande appassionata di radiofonia che si è specializzata nella ricerca di vite extraterrestri. Grazie ai finanziamenti di un ricco magnate, la protagonista fa delle scoperte alquanto straordinarie ricevendo dei messaggi misteriosi attraverso il radiotelescopio.
25. Terrore dallo spazio profondo (1978)
Terrore dallo spazio profondo è il primo dei tre remake (insieme a Ultracorpi – l’Invasione continua di Abel Ferrara e Invasion di Oliver Hirschbiege) dell’Invasione degli ultracorpi di Don Siegel (presente qui con un cameo) del 1956 a sua volta ispirato all’omonimo romanzo di Jack Finney. Pur con una natura meno sfaccettata per quel che riguarda l’aspetto di critica sociale e di profondità simbolica rispetto al capolavoro di Siegel, che è e resterà insuperabile, l’opera di Philip Kaufman si pone come un rifacimento assolutamente riuscito, capace di trascinare lo spettatore in un vortice di turbamento e tensione grazie ad una resa scenica efficace e un coinvolgente ritmo narrativo.
26. Prometheus (2012)
Due archeologi scoprono su un’isola della Scozia delle incisioni che testimoniano come il genere umano sia stato creato da un popolo alieno nascosto in qualche pianeta dello spazio. Grazie all’aiuto di un potente magnate, viene creata una nave speciale Prometheus per viaggiare verso questo pianeta e scoprire l’origine dell’uomo. A distanza di 33 anni dal primo capitolo, Ridley Scott riprende in mano la saga di Alien, dirigendo il prequel dello storico capitolo. Lo fa realizzando un’opera di straordinaria forma estetica, unita ad un contenuto che risponde alle domande lasciate in sospeso dal primo Alien, ponendo allo stesso tempo nuove chiavi di lettura pregne di sottotesti filosofici. Nel cast Noomi Rapace, Michael Fassbender e Charlize Theron.
27. Alien: Covenant (2017)
Con Alien: Covenant, sequel diretto di Prometheus, Ridley Scott riprende in mano questa volta la vena macabra dell’orripilante creatura xenomorfa partorita dalla sua geniale mente alla fine degli anni settanta. Alien: Covenant si configura come un esempio di cinema di fantascienza di altissimo livello, dotato di una forte componente horror condita con una grande dose di azione e splatter che rievoca il teso clima del cult del 1979.
28. Independence Day (1996)
Premio oscar agli spettacolari effetti speciali che richiamano la fantascienza di H.G. Welles e quella cinematografica degli anni ’50, Independence Day rappresenta uno dei maggiori successi commerciali per un film del genere, con un incasso superiore a ottocento milioni di dollari a fronte dei settantacinque milioni impiegati per la realizzazione. La trama ci immerge in uno scenario in cui la Terra è minacciata da un’ostile invasione aliena. I destini del Presidente degli Stati Uniti, del capitano dell’aviazione Steven Hiller e dell’informatico David Levinson si intersecheranno verso lo scontro con gli extraterrestri. Nel cast Jeff Glodblum, Will Smith e Bill Pullman. Diretto da Ronald Emmerich.
29. Starman (1984)
Starman è un film che si distacca abbastanza dai restanti lavori di John Carpenter, perché presenta una spiccata componente sentimentale che il regista statunitense non ha mai avuto modo di toccare. La storia è infatti elaborata attraverso un vero e proprio road movie che segue le vicende di una sottile relazione amorosa tra un alieno, animato dal desiderio di conoscere una civiltà estranea alla sua, e una donna vedova incapace di elaborare la morte del marito. La creatura extraterrestre interpretata da Jeff Bridges (attore feticcio di Carpenter) assumerà proprio le sembianze del marito morto della giovane protagonista (Karen Allen), convincendo quest’ultima ad accompagnarlo in un luogo dove poter incontrare dei suoi simili.
30. Nope (2022)
Terminiamo questa appassionante carrellata di titoli con Nope, il film che ha consacrato definitivamente Jordan Peele come un assoluto punto di riferimento del cinema di genere contemporaneo. La storia vede come protagonista una famiglia afroamericana di allevatori di cavalli che un giorno si trova faccia a faccia con una creatura aliena misteriosissima e fuori dal normale. Nope è probabilmente il lavoro di Peele -autore di Scappa-Get out e Noi- dotato di un maggior senso di completezza e compiutezza generale, dove l’unione tra fantascienza e horror, passando per il western e il monster movie, si fa portatrice di uno stratificato messaggio politico capace di riflettere sulla società di oggi, senza perdere di vista gli insegnamenti delle opere dei grandi maestri del passato a cui si ispira, da Spielberg a Hitckoock.