Lo conosciamo tutti Ke Huy Quan, e pure bene. Si può perfino dire che ha contribuito a plasmare l’immaginario collettivo di ognuno di noi: come potrebbe essere altrimenti per chi, in nemmeno due anni – tra Steven Spielberg e Richard Donner – ha prestato volto e corpo a Short Round prima e a Data poi, tra il 1984 di Indiana Jones e il Tempio Maledetto e il 1985 de I Goonies. Roba da immortalità artistica istantanea. Oggi, a quarant’anni da quei cult e con in tasca un Oscar da Miglior attore non protagonista (ottenuto per quell’assoluto gioiello filmico di Everything Everywhere All at Once dei Daniels), Quan è per la prima volta l’interprete principe di un film che arriva al cinema in punta di piedi: Colpi d’amore, di Jonathan “JoJo” Eusebio.
E non deve stupire più di tanto, perché in fondo quella di Quan è una storia nota. Un silenzio artistico lungo diciannove anni che lo spinse a lasciare la recitazione, riprendendo gli studi alla USC (University of Southern California) per reinventarsi stunt coordinator tra X-Men e The One prima e assistente alla regia di Wong Kar-wai in 2046. Un’esigenza nata per un motivo ben preciso: i ruoli al cinema per gli interpreti asiatici erano fin troppo stereotipati e bidimensionali. Fu la visione di Crazy Rich Asians, nel 2018, a fargli cambiare idea e a capire che forse, in fondo, i tempi erano davvero cambiati. Ed è proprio in questo solco che si inserisce Colpi d’amore – e con esso l’opportunità di vedere un interprete asiatico protagonista in una produzione hollywoodiana che vada oltre i soliti canoni narrativi.
Genere: Azione, Commedia
Durata: 83 minuti
Uscita: 8 Maggio 2025 (Cinema)
Cast: Ke Huy Quan, Ariana DeBose
Il Passato Ritorna

Marvin Gable (Ke Huy Quan) è un agente immobiliare dal sorriso smagliante che lavora nei sobborghi di Milwaukee, dove i cartelli “Vendesi” sono ovunque. Eppure c’è molto altro, perché dietro quel sorriso e quei modi garbati si cela un misterioso passato da sicario che Marvin era convinto di essersi lasciato alle spalle una volta per tutte. A cambiare le carte in tavola ci pensa Rose (Ariana DeBose), una sua ex complice a cui il suo destino è indelebilmente legato. Il suo ritorno costringerà Marvin a tornare sui suoi sanguinosi passi e a misurarsi ancora una volta con spietati sicari, tradimenti ancestrali e bande criminali guidate da suo fratello, il sadico Knuckles (Daniel Wu). Questa la base di partenza di Colpi d’amore, un revenge movie a pieno titolo, anzi, perfino qualcosa di più: un film di amore e vendetta.
Non è un caso, infatti, se la ratio artistica della narrazione intessuta da Eusebio viene identificata, tutta, nella scelta di parole della frase della tagline promozionale: «Non importa quanto ci provi. Non puoi rompere con il passato». È esattamente questo il cuore filmico di Colpi d’amore: il passato che nonostante tutto sta lì, come un peso invisibile sul groppone, per poi tornare quando meno te l’aspetti in un presente diverso, nuovo. L’intelligenza del concept di Eusebio sta proprio nell’unire la tematica sentimentale (il racconto di un amore che riaffiora dalle tenebre della memoria) a un’anima combattiva frenetica e adrenalinica, caratterizzata da coreografie da sogno e belle intuizioni di regia. Un John Wick romantico con una spruzzata di Jackie Chan dei primi anni Duemila.
Un film di amore e vendetta

Una reference tutt’altro che casuale, perché Eusebio – qui al debutto dietro la macchina da presa proprio come lo è Quan da protagonista sul grande schermo – è stato, tra le tante cose (oltre ottanta credits tra cui citiamo Avengers, Black Panther, Birds of Prey e Deadpool 2), il coordinatore dei combattimenti dei primi tre capitoli della saga action con protagonista Keanu Reeves. E infatti la cura dei momenti action di Colpi d’amore è straordinaria. Lo è un po’ meno la resa per immagini: l’incertezza narrativa finisce con il rendere il doppio esordio di Quan ed Eusebio un film sgangherato, squilibrato e scanzonato, ma non per questo privo di punti di forza.
A partire da DeBose, che nonostante una carriera zoppicante da dopo l’Oscar 2022 come Miglior attrice non protagonista con West Side Story, convince e intrattiene in un inedito ruolo combattivo. Ma soprattutto per Quan, che dimostra che non è mai troppo tardi per diventare protagonisti, caricandosi sulle minute spalle Colpi d’amore a ritmo di humor, combattimenti e momenti che sanno essere intensi e commuoventi. E se è vero che la critica oltreoceano è stata abbastanza feroce nei confronti dell’opera prima di Eusebio, riservandogli un trattamento tutt’altro che lusinghiero, qui vi diciamo: dategli una chance. A modo suo, nonostante le imperfezioni, Colpi d’amore è un film che vale la pena vedere.
Conclusioni
Dopo una carriera da non protagonista, Ke Huy Quan si rilancia come attore protagonista con un film tanto spiazzante e squilibrato quanto divertente per la cura delle coreografie action. Un John Wick romantico in una narrazione che tra sentimenti e combattimenti sembra quasi uscita dalla produzione del Jackie Chan dei primi Duemila. Colpi d'amore di Jonathan Eusebio ha tutto per diventare un cult assoluto.
Pro
- I combattimenti e alcune scelte registiche
- La sorprendente reunion I Goonies
- La performance di Ke Huy Quan
Contro
- I cambi di tono rendono il film ibrido, ma squilibrato
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Voto ScreenWorld