Autore: Giuseppe Grossi

Nato a Bari nel 1985, ha lavorato come ricercatore per l'Università Carlo Bo di Urbino e subito dopo come autore televisivo per Antenna Sud, Rete Economy e Pop Economy. Dal 2013 lavora come critico cinematografico, scrivendo prima per MyMovies.it e poi per Movieplayer.it. Nel 2021 approda a ScreenWorld, dove diventa responsabile dell'area video, gestendo i canali YouTube e Twitch. Nel 2022 ricopre lo stesso ruolo anche per il sito CinemaSerieTv.it. Nel corso della sua carriera ha pubblicato vari saggi sul cinema, scritto fumetti e lavorato come speaker e doppiatore.

I protagonisti di È stata la mano di Dio
10.0

18 marzo 1944. Il Vesuvio erutta per l’ultima volta. Eppure nel cuore pulsante di Napoli c’è un altro vulcano dormiente pronto a esplodere. Un uomo che si è tenuto dentro un grande dolore e poi lo ha svuotato nel mare della sua città. Un magone in gola riversato con dolcezza nello schermo più grande possibile. Apriamo la nostra recensione di È stata la mano di Dio rievocando il senso di liberazione che attraversa ogni fotogramma dell’ultimo, splendido film di Paolo Sorrentino. Un’opera sincera, autentica, piena di vitalità nonostante sia attraversata dalla morte. Siamo certi che È stata la mano di…

Continua a leggere

Il mondo di Wes Anderson è un’isola a sé stante. Anzi, un arcipelago lontano da tutto e da tutti. Irraggiungibile, inimitabile e affascinante proprio perché unico al mondo. È un microcosmo fatto di forme e tempi tutti suoi. Una realtà color pastello, ovattata, abitata da marionette tenere e malinconiche. Nell’arco di dieci film il regista texano ha creato un’estetica tutta sua. Talmente particolare da trasformarsi in puro stile distintivo. Una firma riconoscibile che lo ha reso uno stilista capace di confezionare film su misura. Su misura del suo talento eclettico. Su misura del suo pubblico innamorato delle sue simmetrie, delle…

Continua a leggere
dev patel in the green knight
8.5

Un cavaliere con la testa mozzata. Un paladino con un arto amputato. Un prode guerriero spogliato del suo onore. A questo assomiglia il film di David Lowery visto sul piccolo schermo. È davvero difficile scrivere la recensione di Sir Gawain e il Cavaliere Verde senza amaro in bocca, senza avvertire il dispiacere della grande occasione mancata. L’affascinante fantasy allegorico pensa in grande nonostante il basso budget (12 milioni di dollari), ha l’ambizione delle opere visionarie e il destino dei cult. Siamo certi che con il passare degli anni Sir Gawain e il Cavaliere Verde verrà conservato come una piccola gemma…

Continua a leggere

Perché piangiamo? Per imparare a rimetterci a ridere. Altri pagliacci volevano soltanto vedere bruciare il mondo, mentre Arthur Fleck quel mondo vorrebbe solo farlo divertire, vorrebbe scovare negli altri la felicità che gli è stata sempre negata. Altri criminali di Gotham sono stati evasivi, e non ci hanno mai raccontato le origini delle loro cicatrici. Questo, invece, ci urla in faccia i nomi e i cognomi di chi gliel’ha procurate. Con quella mosca bianca di nome Joker Todd Phillips ha imparato la lezione di Christopher Nolan: ha preso un personaggio dei fumetti e lo ha calato in un contesto reale,…

Continua a leggere
Eternals

Per creare qualcosa di nuovo devi distruggere qualcosa di vecchio. La dura legge dei Celestiali ha segnato la via. Kevin Feige sa benissimo che la Marvel ora si sta muovendo fra le macerie di qualcosa che non c’è più. Avengers: Endgame ha segnato la fine di un’era ed è per questo che la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, deve iniziare a cambiare pelle. Il che significa fare a meno dello scudo di Captain America e dell’armatura di Iron Man, e mettersi a nudo, magari anche rischiando qualcosa. È quello che è successo con Eternals. Senza dubbio il film più…

Continua a leggere
Jon Hamm, elegantissimo in smoking

Classe, fascino d’altri tempi, presenza scenica che basta a sé stessa. Senza bisogno di parole. Come piacerebbe al cinema muto. Se non fosse americano, sarebbe stato il James Bond perfetto. Se la Warner non avesse avuto bisogno di un giovane protagonista sul quale costruire una saga con molto futuro davanti a sé, il costume di Batman sarebbe già nelle sue mani. Anche se, bisogna ammetterlo, sarebbe stato un peccato soffocare il suo charme da perfetto Bruce Wayne dietro maschera e mantello. Jon Hamm sarebbe potuto essere tante cose, perché è quasi sempre il primo volto a cui pensi quando c’è…

Continua a leggere