Deadpool & Wolverine è arrivato sul grande schermo e ha ridato fiducia a tutti noi fan Marvel delusi dagli ultimi lavori dell’MCU, e a noi della redazione è piaciuto molto. Il nostro Wade Wilson si è rivelato essere veramente il Gesù Cristo della Marvel, salvando sia la sua linea temporale sia, soprattutto, la speranza dei fan di vedere film veramente belli al cinema. D’altronde possiamo dire che Deadpool è sempre stato amato da tutti. Sicuramente ha contribuito tanto il ritorno di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. In tal senso, il film ha confermato le parole dell’attore per quanto riguarda il fatto che avremmo visto un Wolverine più arrabbiato.
Non manca niente in questo film, a cominciare da combattimenti infiniti tra due supereroi che non possono morire, in quello che è un susseguirsi di artigli e spade. Una storia avvincente che si unisce, grazie alla capacità di Deadpool di abbattere la quarta parete, alla vera storia di crisi che ha subìto la Marvel ultimamente, e infatti non mancano le battute sui flop del multiverso. Un film che ha avuto una promozione molto carica tra trailer graffianti e innumerevoli gadget, come uno stravagante controller Xbox. Tuttavia per essere un vero cinecomic, in Deadpool & Wolverine si sprecano anche riferimenti ai film del passato e ai fumetti della Marvel. Chiaramente, essendo questo un articolo che parla degli easter egg presenti all’interno della pellicola, seguiranno spoiler perciò attenzione. Quindi cari nerd che state leggendo, si esatto, adesso rompiamo anche noi la quarta parete interpellandovi direttamente, eccovi quali sono gli easter egg che potreste non aver notato.
1. Tutte le varianti di Wolverine
Poco dopo l’inizio della narrazione troviamo Wade Wilson che cerca disperatamente un Wolverine che possa aiutarlo a salvare il suo mondo e così nel tentativo di riuscirci lo cerca in varie linee temporali, finendo così per incontrare innumerevoli varianti di Wolverine, tutte riprese da fumetti specifici. Una delle principali differenze in Wolverine tra i fumetti e la trasposizione cinematografica riguarda la sua altezza. Jackman è alto un metro e 88, invece Logan dovrebbe essere alto circa un metro e 60. La differenza è molta ed è sempre stata una critica ai film da parte dei fan. Deadpool, quindi, incontra un Wolverine che rispecchia questa caratteristica. La gag è molto divertente nel momento in cui questa versione si mette in piedi e Wilson si rende conto di quanto sia basso. In realtà sembra più un nano, anche rispetto a quanto visto nei fumetti.
Direttamente dal classico crossover Marvel L’Era di Apocalisse del 1995, introdotto per la prima volta in X-Men: Alpha 1, appare anche Arma Omega che combatte in un vicolo. Si tratta di una versione estrema di Wolverine di una linea temporale oscura in cui il supereroe è più ferale di come lo conosciamo, tant’è che nel film Deadpool viene malmenato, con un costume rosso e nero e una lunghissima chioma che lo fa sembrare quasi un leone. Una cosa positiva per Logan in questa versione alternativa è che è riuscito a unirsi alla sua Jean Grey. Altra variante di Wolverine che scopriamo sullo schermo in un tavolo da poker a Madripoor è Mr Guercio. Logan qui è vestito con un completo bianco elegante, indossa una benda sull’occhio, agisce sotto copertura e nessuno sa che è Wolverine, nonostante i capelli e l’atteggiamento estremamente riconoscibili. Il personaggio compare per la prima volta nel 1989 nella magica saga Wolverine e la Tigre.
È stato sicuramente emozionante per noi lettori vedere il film Logan, che è una libera interpretazione della mini saga Vecchio Logan del 2008 di Mark Millar e Steve McNiven, ma stavolta vediamo effettivamente il Wolverine di questo fumetto, più vecchio, nella sua fattoria, con un cappello da cowboy e un fucile da caccia con il quale spara a Deadpool appena arriva in quel multiverso. Un’altra variante incontrata dal protagonista è quella che richiama perfettamente una delle copertine più famose degli X-Men. Ci riferiamo a Gli Incredibili X-Men 251 del 1989, realizzata da Marc Silvestri in cui compare Wolverine inchiodato a una croce e circondato da teschi, richiamando la X del gruppo di supereroi cui è affiliato.
Infine l’ultima variante è presa dalle primissime comparsate dell’artigliato canadese e del golia verde, ovvero Hulk vs Wolverine. Lo si vede per la prima volta nell’Incredibile Hulk 180. Qui Wolverine non ha la classica tuta gialla e bl, ma ne indossa una marrone mentre combatte contro Bruce Banner, nella sua originale colorazione grigia. Nel film c’è una rapida inquadratura di Hulk riflesso negli artigli di Wolverine, un omaggio alla copertina di Todd McFarlane del 1987 di The Incredible Hulk 340.
2. La Deadpool Corps
Esatto, in Deadpool & Wolverine non compaiono soltanto le varianti dell’artigliato, ma anche quelle del mercenario chiacchierone. 100 Deadpool che fanno parte della Deadpool Corps, presente anche nei fumetti omonimi. La squadra appare per la prima volta nella miniserie Prelude to Deadpool Corps del 2010. Il personaggio tra tutti più chiacchierato e vociferato è Lady Deadpool, introdotta in Ci sei, Deadpool? Sono io, Deadpool. La versione donna del nostro protagonista ha dgenerato molto hype nei fan perché a interpretarla, anche se il volto non si vede, è Blake Lively, la moglie di Ryan Reynolds. E non è l’unica tra le varianti ad aver fatto un cameo nel film. Infatti anche Cowboy Deadpool è interpretato da Matthew McConaughey.
Altre versioni di Deadpool sono Dogpool, apparso per la prima volta in Prelude to Deadpool Corps 3, Headpool, una testa zombie fluttuante che fa la sua comparsa in Marvel Zombies 3 e doppiato in questo frangente da Nathan Fillion. Inoltre non è soltanto la moglie di Ryan Reynolds a recitare nel film, c’è un altro membro della famiglia, sua figlia, che interpreta Kidpool, una Wade Wilson più piccolina, comparsa su Prelude to Deadpool Corps 2. Certo peccato che non spunti Pandapool, uno dei membri della Deadpool Corps più divertenti.
3. Un’insegna iconica
Esattamente nella scena in cui Deadpool e Wolverine girano l’angolo in slow motion prima di combattere contro la Deadpool Corps, sopra le loro teste riusciamo a intravedere un’insegna con la scritta Liefeld. Anche se il film è pieno di product placement tra Heineken, Honda e Johnnie Walker, in questo caso non si tratta di una marca o di un brand, bensì della persona senza la quale non esisterebbe questo film, o quanto meno il suo protagonista. Stiamo parlando di Rob Liefeld, il creatore di Deadpool.
Liefeld inizia a lavorare come disegnatore per Marvel Comics negli anni 80, dopo aver lasciato la DC comics, e collabora alla creazione della testata Nuovi Mutanti, dove crea i personaggi di Deadpool e Cable. Nel 1991, dopo 12 numeri, trasformò insieme a Fabian Nicieza i New Mutants in X-Force. In questa scena del film hanno voluto omaggiare il creatore dell’antieroe con questa insegna con il suo nome.
4. La tomba profanata e lo scheletro di adamantio
La profanazione del corpo di Wolverine è sicuramente il modo più divertenti e dinamico con cui iniziare il film, alimentato dalla colonna sonora di Bye Bye Bye degli Nsync. Una scena simile appare pure nei fumetti, per essere più precisi in Deadpool uccide Deadpool, sebbene non si tratti esattamente dello scheletro di Wolverine. Tra i membri della Deadpool Corps ne esiste una che è la fusione tra il fondatore del gruppo e l’artigliato canadese. Questa variante ha lo scheletro in adamantio e gli artigli, ed è vestito con il costume di Deadpool, ma ha i dettagli della maschera di Wolverine.
Quando Deadpool cerca il killer che sta decimando i membri della sua squadra non fa in tempo a salvarle tutte e questa fusione tra i due mutanti muore nel combattimento. Il suo corpo viene divorato da degli insetti lanciati con una granata e ne vengono lasciate solo le ossa. Così si vede chiaramente il suo scheletro che è una chiara citazione a quello visto a inizio film che Deadpool usa per combattere contro la TVA. Inoltre in un altro volume, dal titolo Badder Blood, il mercenario perde l’elsa delle sue katana e se le inserisce tra le dita per imitare proprio Wolverine.
5. Fumetti persi nel vuoto
Deadpool e Wolverine vengono falciati quando si trovano nella TVA e quindi trasportati nel Vuoto. Poco dopo possiamo vedere il protagonista coricato a terra e accanto a lui si intravede un fumetto. Si tratta di Secret Wars e la copertina sembra essere quella del quinto numero.
No, non intendiamo il prossimo film degli Avengers, ma di una miniserie a fumetti crossover di 9 numeri scritta da Jonathan Hickman e disegnata da Esad Ribić, pubblicata nel 2015. Il titolo richiama un’altra miniserie del 1984 Guerre segrete (Secret Wars appunto), della quale vengono ripresi anche diversi spunti narrativi. Probabilmente si tratta di un semplice easter egg, o chissà magari in realtà è uno dei fumetti preferiti di Alioth.
6. Cameo rivisitati
Quando i due protagonisti si ritrovano persi nel vuoto, iniziano a susseguirsi innumerevoli personaggi che tornano da un passato dimenticato. Numerosi cameo, quindi, che affollano lo schermo partendo dal celebre Chris Evans, che non interpreta il buon Cap come lo stesso film suggerisce, quanto piuttosto la Torcia Umana risalente al film del 2005. Ritroviamo anche Fenomeno, da X-Men: Conflitto Finale e non quello di Deadpool 2, il Sabretooth del capitolo originale sui mutanti, così come Toad, Pyro, Callisto e anche Azazel di X-Men: L’Inizio. Si vedono in modo molto fugace anche Psylocke, il Russo (nemico di Punisher) e Lady Deathstrike di X-Men 2 e una cresciuta X-23.
Tuttavia in un momento molto importante della trama ritroviamo vecchie icone dimenticate dai più e che ricompaiono dopo quasi 20 anni e anche oltre. Jennifer Garner riveste i panni di Elektra, l’ereditiera greca armata di sai che affianca il Daredevil di Ben Affleck del film omonimo. Si passa poi su Wesley Snipes e il suo Blade, con il quale lancia una strizzatina d’occhio agli enormi problemi produttivi del reboot, e un personaggio che è stato in questo caso del tutto rivisitato e gli è stata data una veste nuova. Stiamo parlando di Gambit che all’interno del canone cinematografico lo abbiamo visto in X-Men le origini – Wolverine con il volto di Taylor Kitsch. Ora, invece, non solo è incarnato da Channing Tatum, ma il costume, il cappotto caratteristico e i poteri sono molto più fedeli a quelli dei fumetti, come potete vedere dall’immagine poco più sopra.
7. I veicoli
Ormai lo abbiamo capito. Il Vuoto non è solo il luogo dove è ambientata tutta l’azione del film, ma anche ove è possibile rintracciare il maggior numero di riferimenti ai fumetti della Marvel, oltre ai lungometraggi precedenti. Sullo sfondo, tra una scena e l’altra, è possibile notare l’elivelivolo dello Shield, l’astronave a forma di 0 di Thanos, la Milano ovvero l’astronave dei Guardiani della Galassia e un Leviatano di Avengers.
Piuttosto nel momento in cui si vede il corteo di veicoli degli sgherri di Cassandra Nova, ritroviamo qualcosa di molto particolare. Oltre alla macchina di Teschio Rosso e alla Hot Rod di Iron Man, ecco che scorgiamo il camioncino dei Chimichanga di Deadpool. Questo truck giallo è un riferimento non solo ai due film precedenti, ma soprattutto ad alcuni fumetti tra i più disparati in cui il mercenario chiacchierone decide di aprire un’attività commerciale comprando questo caratteristico furgoncino. Tuttavia ciò che ci ha stupiti maggiormente è stata la Fantasticar dei Fantastici 4. Sebbene sia molto simile a quella di I Fantastici 4 e Silver Surfer, la vediamo sporca e con alcune scritte a deturparla. Si tratta di un chiaro riferimento al volume Vecchio Logan in cui i figli di Hulk volano in giro per le lande desolate con un gruppo di Fantasticar.
8. Il “covo” di Cassandra Nova
L’antagonista principale della pellicola è Cassandra Nova, sorella di Charles Xavier comparsa in New X-Men di Grant Morrison e villain tra i più amati e iconici dei fumetti. Nel film la vediamo nascondersi all’interno di un covo piuttosto particolare che fa anche da spunto per una gag simpaticissima sull’età di Paul Rudd. Infatti la cattivona di turno è asserragliata con il suo esercito di criminali all’interno del corpo senza vita e reso ormai scheletro di Ant-Man.
Sebbene il costume che vediamo indossare al gigantesco cadavere è quello della versione cinematografica, la scena vuole essere un riferimento a una delle tavole più belle e d’impatto del fumetto Vecchio Logan. In questa versione alternativa dell’universo Marvel, i supereroi sono stati sconfitti e uccisi in massa, tranne per qualche piccola eccezione, e i supercattivi hanno vinto e ora controllano un mondo allo sbando. Logan e un Occhio di Falco ormai cieco sfrecciano sulla loro auto, quando si trovano davanti il mastodontico cadavere di Ant-Man. Inoltre la stessa Cassandra, potente telepate, fa anche riferimento a un altro passaggio della miniserie di Millar e McNiven, ovvero quando il duo in viaggio si ritrova a scontrarsi con Emma Frost. Anche lei, infatti, è nascosta all’interno di una fortezza costruita da materiali di scarto (se così si può dire) ed è una telepate di livello Omega.