Nella giornata di ieri si è tenuta la conferenza stampa della giuria di Cannes 2024 e tra loro era presente Pierfrancesco Favino che ha aperto una parentesi sull’attualità e sulla guerra. Alla domanda pungente di un giornalista su come si senta a essere lì presente senza sentirsi in colpa per tutto ciò che sta accadendo nel mondo, l’attore italiano ha risposto con grande umiltà e diplomazia.
Ha avuto, infatti, modo di dire quanto la bellezza del cinema sia un modo per ricercare la pace in ogni cosa e quanto possiamo essere buoni: “Cercare la bellezza nel cinema è una delle poche cose alle quali noi – che il cinema lo facciamo – possiamo aggrapparci“.
Ha poi voluto continuare dicendo che: “Questo è il motivo per cui ho deciso che potevo essere qui senza sentirmi in colpa come essere umano. Perché se cerchiamo la bellezza, allora potremmo cercare la pace, potremmo cercare le cose belle della vita“.
Anche la collega e regista libanese Nadine Labaki ha voluto commentare la situazione dicendo: “I film hanno il potere di scavare in profondità nella natura umana, di aprirci gli occhi, di farci conoscere realtà delle quali non avevamo consapevolezza, di spingerci a prendere una posizione e ad entrare in azione di fronte alle ingiustizie. Credo nel potere delle immagini che scorrono sul grande schermo e credo che il cinema possa davvero cambiare le cose“.