Martelli impugnati, dita schioccate, nemici ridotti a cenere. Si scrive Avengers: Endgame, si legge stadio. Perché chiunque abbia visto quel film in sala ricorda bene almeno due o tre momenti. Due o tre scene degne di un gol della nazionale in una finale dei mondiali. Da Capitan America che impugna Mjolnir al mitico “Avengers, uniti”, passando ovviamente per quel “io…sono…Iron Man” passato alla storia. Ebbene, sì. Era il 24 aprile 2019. Sono passati cinque anni esatti dalla storica uscita di Endgame. Cinque anni che, non so a voi, ma qui da noi sembrano dieci. Come se stessimo parlando un’altra era. Come se non avessimo solo voltato pagina ma cambiato libro. E forse è proprio così. Cerchiamo di capire insieme perché abbiamo questa sensazione, analizzando la vera eredità di Endgame. Quel film che forse ci ha davvero lasciato con la cenere tra le mani.
Rito collettivo
Qualcuno sta per dire “assemble” – © Marvel StudiosBanale dirlo, ma sì, ovviamente questa percezione alterata del tempo è dovuta soprattutto alla pandemia. Il covid ha reso i due anni dopo Endgame lenti e interminabili. Due anni in cui la nostalgia di Endgame ha assunto una forma particolare. Perché tra il 2020 e il 2021 ripensare a quel film ci ha fatto venire tanta nostalgia del cinema al cinema, della sala piena, del chiacchiericcio. Avevamo malinconia di una sensazione: il piacere di condividere davvero un’esperienza collettiva e condivisa. Al cinema. Uniti proprio come i supereroi sul grande schermo.
Roba da pelle d’oca solo a ripensarci. Perché, sì. Di Endgame è rimasto soprattutto questo: il ricordo di un evento straordinario. L’apice di un percorso editoriale partito nel 2008 con Iron Man e chiuso oltre 20 film dopo con questo punto esclamativo. Cinque anni dopo, a mente lucida, va detto che Endgame non è certo un film perfetto, anzi. Per ritmo, equilibrio, scrittura e riuscita generale per noi Infinty War è un cinecomic nettamente migliore. E nel complesso, per noi, a inferiore anche ad altri film del MCU come The Winter Soldier o Guardiani della Galassia, ma la forza di Endgame non è solo in quello che il film effettivamente vale, ma in quello che il film rappresenta. Ed è qui che arriviamo alla vera eredità di Avengers Endgame.
Fine dei giochi?
Sì, sono cinque anni che sembrano il doppio perché quella era un’altra Marvel. Lo abbiamo detto tutti tante volte. Dopo quel film niente è stato lo stesso. Eppure avevamo l’indizio sotto il naso: Endgame. Fine dei giochi. I Marvel Studios erano stati sinceri fin dal titolo. Ci avevano avvisato: i giochi sono finiti e le regole stavano per cambiare. Da allora la Marvel ha faticato a cambiare pelle con una fase 4 abbastanza disastrosa, di cui abbiamo parlato tante volte qui su ScreenWorld. Dopo Endgame è come se il mosaico del MCU si fosse rotto, con un universo narrativo meno coeso, più sfilacciato e improvvisato rispetto al passato.
Una Fase 4 composta da binari morti come Black Widow o da false partenze che hanno provato a ravvivare il parco personaggi con nuovi eroi (come Eternals ad esempio) senza riuscirci davvero. Tranne il sussulto di No Way home, dove il fan service ha contribuito non poco al successo del film, l’MCU è tornato a brillare poche volte dopo Endgame. Lo ha fatto a tratti con Doctor Strange nel multiverso della follia, in cui il tocco ogni tanto si è visto il tocco di un Sam Raimi comunque costretto a muoversi in un recinto e con Guardiani della Galassia 3, che di fatto è stato un secondo Endgame. Un altro punto e a capo. Un altro grande addio. E allora, forse, proprio come ha fatto Il ritorno del re con Frodo che non è più tornato lo stesso dopo la sua grande avventura, anche Endgame ha soltanto farci accettare la fine delle cose.
Accettare la morte di Tony Stark, la pensione di Steve Rogers e il cambio generazionale degli Avengers. Andare avanti, lasciare andare, non rimanere avvinghiati a quello che è stato e affidarsi alla vertigine di quel che sarà. Ecco, forse è inutile intestardirci e sperare di tornare ai fasti del passato, perché Endgame voleva chiudere un’era. Con quelle firme di tutto il cast durante i titoli di coda che sembravano quasi pietre tombali su un evento incredibile. E come tutti i grandi eventi memorabili sono irripetibili, destinati a vivere nei ricordi di chi era in quella sala e esultare per un gruppo di eroi uniti contro il Male.
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