Un tripudio di glitter per Ryan Gosling, il protagonista del siparietto musicale più memorabile della 96esima edizione degli Academy Awards. Una performance sulla falsariga dell’improvvisazione, che si scopre, in realtà, concertata e studiata per molti mesi.
Con il brano I’m Just Ken, l’attore, nominato per il suo ruolo nel film Barbie, ha colorato di fucsia il palco del Dolby Theatre di Los Angeles, accompagnato da molte sue co-star e dal celebre chitarrista Slash. Con un’orchestra di 40 elementi, oltre 60 Ken e un mosaico di gigantografie della testa di Barbie, l’esibizione è stata la più memorabile della serata.
Molly McNearney, produttrice dell’evento insieme a Raj Kapoor, Katy Mullan e Rob Paine, ha rilasciato un’intervista a Variety in cui elogia l’impegno di Gosling, dicendo: “È un vero professionista. Ci siamo incontrati con lui su Zoom mesi fa, per parlare di quella performance. Greta Gerwig ha contribuito anche dal punto di vista creativo. Si è impegnato moltissimo. La sua coreografa, Mandy Moore, è eccezionale: ha partecipato a tutte le telefonate. E anche Mark Ronson. È da lì che sono nati il vestito rosa e tutti gli altri in nero, e le scale sul retro“.
È intervenuta anche Mandy Moore, svelando i piani che l’interprete ha avviato fin da subito. La coreografa ha dichiarato: “È stato molto chiaro sulla struttura generale del film. Voleva iniziare dal pubblico, salire e vedere Mark, vedere Andrew [Wyatt, co-produttore] e poi unirsi ai 10 Ken sconfortati sulle scale”. E ancora: “Da lì, voleva che il resto del numero si evolvesse come se i Ken arrivassero da ogni dove. E per finire con un’enorme celebrazione che rivelasse Slash“.
Sono stati pianificati nel dettaglio soprattutto i momenti clou della performance, per rendere il più credibile possibile il fatto che fossero improvvisati. Ed ecco che, all’improvviso, il biondo protagonista scende dal palco per passare il microfono alla regista di Barbie, Greta Gerwig, e alle colleghe Margot Robbie e America Ferrera. Non si è fatto sfuggire neanche l’occasione di duettare con la collaboratrice storica, Emma Stone, un momento che è stato celebrato dai fan nostalgici di La La Land e suggellato come il vero finale di un film altrimenti malinconico.
Il baciamano al cameraman prima di tornare a riprendersi la scena è stata la chicca finale, un’idea che gli è venuta già durante le prove. “Ci siamo esercitati“, ha rivelato Mandy Moore e ha spiegato: “Gosling è stato molto dolce e ha detto: ‘Possiamo assicurarci che Sean sia d’accordo se io gli baci la mano?’“.