Tra la potenza divina di un God of War o l’attesa titanica di un Final Fantasy VII Rebirth è arrivato un ciclone inaspettato, che si è insinuato tra le pieghe dell’attesa spasmodica, capace anche di cambiare alcune gerarchie di attesa e di attenzione da parte del pubblico e perché no, anche da parte di PlayStation, proprio ora che Sony si è mossa per riorganizzare alcune gerarchie interne, anche in virtù del budget da dedicare ai prossimi progetti videoludici.
Helldivers 2, con una campagna marketing silenziosa, è riuscito a convincere al di fuori di grossi proclami, puntando tutto su una formula di gioco sicuramente non inedita o rivoluzionaria, bensì facilmente assimilabile, solida e divertente e per di più è un gioco che costa poco. Cosa chiedere di più?
Helldivers 2, difendi la Super Terra
Ma cosa è Helldivers? Il primo titolo, datato 2015, è stato un gioco che puntava tutto sulla cooperazione tra giocatori di tutto il mondo nell’eseguire diverse missioni spaziali per annientare nemici alieni nei tanti pianeti del sistema stellare conosciuto. Il primo fu un titolo che riuscì a costruirsi una solida nicchia di appassionati, di quelli che amavano creare e rafforzare amicizie online in tutto il globo giacché la cooperazione era parte fondamentale della riuscita delle tante missioni.
A distanza di quasi dieci anni arriva un seguito che praticamente cambia poco e nulla della formula di gioco, sposta la telecamera alle spalle del giocatore, rafforza il comparto estetico, ne migliora il lato del gameplay e nulla più. Come è possibile dunque questa esplosione di gioia che è riuscita a superare la nicchia per contagiare tutti?
Parte di un grande piano
Helldivers 2 non cambia nulla delle sue meccaniche base, come anche la sua grammatica di gioco, eppure in qualche modo il titolo sviluppato in esclusiva per PS5 e PC dai ragazzi di Arrowhead Studios ha risposto ad una necessità fantasma che in questo periodo è stata oggetto di discussione: creare un bel gioco live service che possa tenere incollati i videogiocatori e renderli parte di un mondo vivo.
Destiny 2 sta vivendo il suo momento peggiore e secondo Warner Bros Suicide Squad: Kill the Justice League non ha raggiunto adeguati standard di vendita atti da soddisfare gli obiettivi prefissati. In un mondo che chiede avventure single player, sembrava che lo spazio per i live service fosse finito, invece Helldivers 2 dimostra il contrario, che lo spazio c’è sempre stato, basta solo trovare il giusto ingrediente che – con grande sorpresa – altro non era che la semplicità.
Helldivers 2 infatti è un gioco semplice nelle meccaniche: si sceglie una missione, si studia l’obiettivo e ci si lancia sul campo di battaglia. Da soli o con gli amici, ci ritroveremo a sterminare orde di insetti giganti (i Terminidi) o robot killer (Automaton) in una furia di strategia e munizioni, per poi richiedere l’estrazione e tornare nella nostra nave spaziale e far ripartire il ciclo.
Ecco dunque il primo punto a favore del gioco: Helldivers 2 ci fa sentire parte attiva di una resistenza all’ultimo sangue. Dal ponte di comando, osservando tutti i pianeti, vediamo il grado di infestazione aliena. Ogni missione riuscita in modo positivo regala una piccola percentuale di completamento per l’obiettivo della liberazione del pianeta. Ognuno fa la sua parte, in una piccolissima parte, che se vengono sommate, portano al completamento di obiettivi globali.
Esempio pratico: al momento in cui scrivo queste righe, sono stati già liberati più di quattro pianeti dall’infestazione di Terminidi e io, in quei pianeti, ho dato il mio consistente contributo e questa cosa mi rende estremamente orgoglioso. Ma non finisce qui, infatti nei social impazzano gli utenti che creano una sorta di bollettino di guerra quotidiano, indicano quali sono i pianeti che hanno più bisogno di supporto e difesa.
Ma è Starship Troopers?
Giocando, poserete lo sguardo con curiosità ai video promozionali che mettono in atto una sorta di propaganda militare e imperialista chiedendo ai cittadini di arruolarsi per difendere la Super Terra dai cattivoni alieni, il tutto seguito da centinaia di cadetti con la stessa tuta da battaglia che si lanciano alla volta della guerra urlando e gioendo bollendo di adrenalina. Molto probabilmente questo spettacolo vi porterà alla mente Starship Troopers, film cult di Paul Verhoeven del 1997 e l’associazione non è errata, anzi.
Gli sviluppatori non hanno mai nascosto la voglia di infarcire quel poco di tessuto narrativo presente nel gioco ispirandosi proprio a Starship Troopers e ad altri film pop dell’immaginario ’80/’90. In particolare tra le due opere scorre lo stesso sangue riguardo il modo in cui si dipinge questa Super Terra organizzata secondo una “democrazia” militarizzata e totalitaristica. La retorica nazionalista sulla necessità di difesa della Super Terra tocca punte xenofobe tanto da rendere abbastanza palese la sottile critica che si avviluppa tra le pieghe di questi proclami, che prendono sempre più forme e connotati ilari.
Su questi stessi stilemi era costruito proprio Starship Troopers, tra propaganda e possibilità di ottenere la cittadinanza solo tramite il servizio nell’esercito. L’uomo diventa dunque vera carne da macello, non più un singolo, ma un numero. Non a caso se il nostro cadetto in Helldivers perirà, ne richiameremo un altro, e un altro, e un altro ancora. Non c’è il personaggio principale, bensì la massa che avanza per il raggiungimento di uno scopo.
Divertimento consapevole
La struttura cui è stato creato Helldivers 2 si presta a molteplici visioni, tutte raffinate e ricche di dettagli. Dal mero aspetto divertente con cui tutti inneggiano agli slogan del gioco che urla alla “esportazione della Democrazia” a suon di violenza e proiettili, fino alla stessa progettazione di missioni e progressione a compartimenti stagni, tanto da rendere unica anche la più piccola delle missioni. Questo è un lavoro di progettazione e sviluppo di un videogame che guarda in tutte le direzioni, dentro e fuori il gioco.
Helldivers 2 dunque non solo è un grandissimo videogioco, ma riesce a mostrare una mutevole critica proprio verso il sistema militare che rappresenta, esattamente nel modo in cui lo esalta e lo porta alle estreme conseguenze, così da smascherare facilmente il messaggio che veicola. Non c’è dunque da preoccuparsi nel possibile approccio che grandi o piccini possano avere sul titolo, giacché Helldivers 2 nella sua formula globale incorpora grande divertimento, estremamente consapevole e coinvolgente, riuscendo anche a tratteggiare una forte critica sociale.
Esperimenti di questo calibro, con questa portata commerciale, poche volte riescono a raggiungere gli obiettivi, ma Helldivers 2 ci riesce, alla grande. Dunque lunga vita a Helldivers 2 e unitevi a esportare la Democrazia assieme a noi!
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