La casata degli Harkonnen è una delle principali dinastie di Dune, l’universo narrativo nato dalla mente dello scrittore Frank Herbert. Rivali storici degli Atraides, la famiglia protagonista della saga, gli Harkonnen rappresentano l’incarnazione umana delle caratteristiche di crudeltà e malvagità. Scopriamo i dettagli più importanti sulla casata degli Harkonnen, gli antagonisti principali dei romanzi di fantascienza da cui sono tratti i blockbuster diretti da Denis Villeneuve.
Gli Harkonnen sono una delle grandi casate del Landsraad, la gilda delle nobili dinastie su cui si sorregge l’Imperium. La loro influenza è figlia di una imponente forza economica e militare, seconda solo rispetto a quella di Corrino, la casata dell’imperatore Shaddam IV. Il leader della famiglia è il Barone Vladimir Harkonnen, lui e i suoi discendenti vivono su Giedi Prime (ecco da dove arriva il nome che ha ispirato George Lucas per i suoi cavalieri Jedi) un pianeta vittima di un grave disastro ecologico, iper-industrializzato e sfruttato in ogni sua risorsa.
La storia dietro il loro stendardo è ricca di curiosità. Inizialmente nei romanzi vi era rappresentato un grifone su sfondo blu e arancio, tuttavia, in seguito si decise di adottare il vessillo raffigurante un caprone. Due le ragioni principali: il nome Giedi Prime, il pianeta natale della casata, deriva dal termine arabo Al-Jadii che significa appunto capra; inoltre, la capra è spesso associata al culto del diavolo, quindi alla malvagità, attributi facilmente accostabili agli Harkonnen.
La società del pianeta Giedi Prime è strutturata secondo un’organizzazione di carattere gerarchico di tipo militare, basato essenzialmente sulla legge darwiniana del più forte che si impone sui deboli. Ragion per cui il governo della dinastia Harkonnen fonda le sue radici su ricchezza, schiavitù, terrore, ferocia e inganni. Secoli prima gli eventi narrati nel primo romanzo e nel film, quella degli antagonisti della saga era una casata minore del Landsraad, subordinata proprio agli Atraides, da qui l’origine della rivalità.
Solamente dopo la guerra, la cosiddetta Jihad Butleriana (un conflitto tra umani e I.A.), gli Harkonnen, grazie a sotterfugi e inganni, riuscirono a scalare le gerarchie istituzionali. Nel tempo il loro potere economico aumentò, proprio in virtù della crescente influenza che ottennero tra le fila del Landsraad, tanto da esser nominati amministratori di Arrakis per circa 80 anni, carica che li fece arricchire ulteriormente grazie al traffico della spezia Melange. La casata incaricata di governare Arrakis dopo di loro fu proprio quella degli Atraides. Questa designazione costituisce la circostanza che scatenerà gli eventi della saga.
Lo spietato Barone Vladimir Harkonnen, avido di potere e acerrimo nemico degli Atraides, è il grande architetto che si nasconde dietro l’inganno per annientare la casata dei protagonisti. Il piano del villan della saga è, infatti, quello di distruggere gli Atraides e successivamente deporre l’imperatore Shaddam IV ponendo fine alla dinastia di Corrino per dare avvio all’impero Harkonnen.
Non molti sanno che nell’idea di Frank Herbert i romanzi del Ciclo di Dune si svolge in un futuro lontanissimo nel quale l’umanità ha conquistato e colonizzato lo spazio, abbandonando il pianeta Terra che è ormai distrutto. Per questo ogni popolo rappresenta un’etnia e ogni casata è diretta discendente di una stirpe arcana che fa risalire la sua genesi sul nostro pianeta.
L’origine degli Harkonnen è antichissima ed è legata ai popoli del nord Europa nei territori della Svezia e della Finlandia. Herbert individuò il loro nome sull’elenco telefonico apprezzandone il suono duro e scontroso. Viceversa, i protagonisti, gli Atraides sono originari della Grecia, diretti discendenti di Re Agamennone, figlio di Atreo, che nei secoli si mutuò per l’appunto in Atraides.