C’era una volta un uomo molto scrupoloso, ossessionato dalla perfezione. Per lui ogni cosa doveva essere curata nei minimi dettagli: dalle maniglie delle porte di Disneyland a ogni singolo frame dei film animati del suo amato studio. Quell’uomo si chiamava Walt Disney. Ed è per questo che nei Classici animati disneyani niente è lasciato al caso. Soprattutto i colori associati ai personaggi. Scelte cromatiche che nascondono significati precisi, capaci di legare i colori ad emozioni e concetti scelti con estrema cura. E allora analizziamo insieme l’interessante teoria dei colori nei Classici Disney.
Azzurro: femminile singolare
Ci avete mai fatto caso? Spesso le protagoniste femminili dei Classici Disney sono vestite di azzurro o celeste. Un colore da sempre associato alla lealtà, alla purezza dell’acqua e alla limpidezza del cielo. Tutte sensazioni positive che si sposano con l’animo candido di questi personaggi. Fin dai tempi di Biancaneve, Cenerentola e Alice, la Disney ha spesso associato varie tonalità di azzurro alle proprie donne. Il che non significa solo sottolineare la loro nobiltà d’animo (nobiltà, ricordiamolo, spesso associata al sangue blu), ma anche mettere in scena una specie di cortocircuito cromatico.
Questo perché negli stereotipi della nostra società e nell’immaginario collettivo, l’azzurro è spesso legato alla mascolinità, e di conseguenza alle determinazione e all’indipendenza. Ed ecco che per contrappasso molte donne disneyane come Belle, Jasmine, Tiana ed Elsa sono vestite di azzurro o celeste proprio per essere associate a valori (purtroppo) spesso considerati solo maschili. Ecco come, attraverso questa psicologia inversa, molte protagoniste disneyane hanno contribuito a un deciso cambio di percezione.
Il Male è nero e viola
Ora passiamo al lato oscuro. Passiamo agli amati e iconici cattivi disneyani. Ovvio e banale notare che il nero sia spesso il colore dominante nei villain. Il nero, da sempre associato all’archetipo del Male, è praticamente onnipresente. Dalla criniera di Scar, alle vesti di Malefica e Grimilde, passando per Ursula, Frollo, Ade e Jafar. Ancora più subdolo il personaggio di Crudelia De Mon, che essendo una donna comune all’apparenza e non una strega o un’entità palesemente malefica porta questo conflitto tra bene e male tra i capelli, con il contrasto tra Bianco e Nero. Però c’è un altro colore ricorrente tra gli antagonisti Disney: il viola.
Un colore spesso associato a lutto e morte, che la Disney ha di frequente collegato all’ambizione e al potere. Un colore che, infatti, accomuna personaggi melliflui e prepotenti come Ursula, Malefica, Grimilde, Frollo o il Governatore Ratcliffe di Pocahontas. Però, nonostante il sentimento dell’ambizione sia spesso associato a qualcosa di negativo, in realtà non è sempre così. Si può anche ambire a qualcosa di positivo. Come a un riscatto sociale per Aladdin, non a caso vestito di viola, oppure al desiderio di Anna in Frozen, che vuole salvare con tutte le sue forze il regno.
Il doppio senso del verde
Tra le associazioni di colori più lampanti, ovviamente, ci sono quelle del rosso e del giallo. Il primo è connesso alla forza e al potere del fuoco. Può essere una forza bruta negativa come nel caso di Gaston o Jafar oppure positiva come quella incarnata da Mufasa o da Simba ormai adulto nel finale infuocato de Il Re Leone. Il giallo, invece, è molto spesso connesso all’energia positiva, alla luce e al bene, come dimostrano Pocahontas, l’abito elegante di Belle e Jane in Tarzan o la gonna di Biancaneve. Il colore più interessante e complesso di tutti, invece, è il verde. Il verde, ovviamente, è da sempre associato alla Natura. E Natura è sinonimo di trasformazione, di cambiamento, come qualsiasi processo naturale che regola il ciclo della vita. Non a caso, quindi, molti protagonisti Disney legati alla mutazione sono associati al verde. Pensiamo alla coda di Ariel, a Quasimodo, a Tiana, ma anche a Peter Pan e Robin Hood che pensano soprattutto al cambiamento degli altri.
Ma se questi personaggi sono associati a un verde pastello, positivo simbolo di speranza, molti cattivi sono spesso avvolti da verde acido. Ed ecco che l’alterazione del verde con tonalità più fluorescenti rappresenta proprio qualcosa di innaturale, inquietante e subdolo. Fateci caso, spesso i cattivi Disney si muovono in atmosfere verde acido, che siano incantesimi, fumi e strani effluvi, il verde acido incarna un male viscido e ingannatore nel quale la figura dell’antagonista (spesso oscura) si staglia per contrasto. Per informazioni rivolgersi a varie streghe, all’istronico Dr. Facilier, agli occhi spiritati di Maga Magò o alla parata dai vaghi richiami hitleriani del temibile Scar.
E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo questo articolo insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!