In Cinquanta sfumature di nero la scena hot dell’ascensore è sicuramente una delle più celebri e memorabili. In questa scena Anastasia, senza mutandine sotto al vestito, e Christian sono in un ascensore, insieme ad altre persone, e lui, senza farsi vedere dagli altri, la masturba, costringendola a trattenere gli orgasmi. Una scena erotica che ha fatto molto discutere e di cui vi sveliamo com’è stata girata.
È l’attrice Lucia Walters a raccontare in un’intervista a Cosmopolitan i segreti della scena dell’ascensore di Cinquanta sfumature di nero. Walters è stata scelta per interpretare una delle persone presenti nell’ascensore e, cosa più unica che rara, il suo vero marito è presente nella stessa inquadratura: “Avevo letto i libri e sapevo esattamente cosa sarebbe successo. Ma mio marito non poteva immaginarlo. Ha detto solo ‘Due giorni con te senza i bambini? Certo!’“.
Walters ha poi ricordato com’è stata girata la scena hot in ascensore. Prima di tutto, quello che si vede non è un vero ascensore, ma un set che ne simula la cabina. Ci furono molti tentativi per trovare l’angolo di ripresa migliore, aggiungendo o togliendo le finte pareti su cui dovevano racchiudersi i personaggi. Secondo il regista James Foley, proprio questa scena fu la più complicata da girare per Dakota Johnson. L’attrice che interpreta Anastasia, infatti, questa volta doveva simulare una pratica erotica in un ambiente diverso dal solito. Le scene di sesso tra Anastasia e Christian, infatti, sono girate in maniera particolare con un coordinatore d’intimità in un set protetto, per mettere a proprio agio gli attori. Qui Johnson doveva recitare circondata da diversi estranei. Tutto però è andato per il verso giusto. “È stato tutto molto tranquillo e professionale” ha dichiarato Walters “Non sentivi la pressione dello stress. Ovviamente si trattava del secondo film con Dakota e Jamie, quindi si conoscevano già molto bene“.
La scena è stata girata più volte, per trovare la ripresa perfetta. Obiettivo centrato, visto che a distanza di anni, ancora ce la ricordiamo.