Il film The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo finisce con il paleoclimatologo Jack (Dennis Quaid) che, insieme al collega Jason, arrivano a New York. Nel frattempo, il figlio Sam ritorna da una spedizione per la ricerca di antibiotici nella biblioteca di New York raggiungendo il gruppo di persone rifugiate dopo il disastro climatico. I sopravvissuti verranno poi trasportati in Messico, che non è stato colpito dal cataclisma glaciale. Nel frattempo, il vicepresidente degli Stati Uniti prometterà ai superstiti di avere più a cuore la natura, giurando di rispettarla senza cercare di sovrastarla.
Infatti, il film The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo vuole allarmare sui pericoli del cambiamento climatico. Sotto l’anima da disaster movie, per la regia di Roland Emmerich, il film racconta la storia di uno scienziato che scopre un’enorme banchisa separarsi dall’Antartide. Nonostante avesse provato ad allarmare i colleghi e i politici dei rischi che lo scioglimento dei ghiacciai avrebbe comportato, rimane inascoltato. Un giorno avviene la tragedia. Maremoti, cicloni e tempeste distruggono parte del mondo, presupponendo l’inizio di una nuova glaciazione. I pochi superstiti si rifugiano nella biblioteca di New York, ma i nostri protagonisti sono costretti a uscire e affrontare il gelo e i pericoli per entrare in una nave russa congelata che trasportava antibiotici. Dopo diverse peripezie, la famiglia di Jack si riunirà. Il mondo non è salvo, ma una nuova alba promette speranza.
Sin dalla sua uscita nel 2004, The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo ha fatto parlare di sé dimostrandosi uno dei film più memorabili sull’argomento. Anche se molte vicende presentano delle inesattezze scientifiche, il film di Roland Emmerich, oltre all’intrattenimento con un enorme dispiego di effetti speciali, mette in guardia dai pericoli del cambiamento climatico, argomento così attuale che sembra parlare direttamente al pubblico di oggi.