The Cave – Acqua alla gola, film del 2019, racconta una storia vera accaduta in Thailandia. Nel 2018 un allenatore di calcio e i ragazzi della  sua squadra rimangono intrappolati all’interno delle grotte di Tham Luang nella provincia di Chiang Rai. Si trattava dei membri del team giovanile del Wild Boars recatosi in gita proprio nelle zone delle grotte nonostante le previsioni meteo non proprio favorevoli.  Nonostante questo i tredici ragazzi, tuti tra gli 11 ed i 17 anni, ed il loro allenatore decidono comunque di avviarsi ma rimangono intrappolati all’interno delle grotte proprio a causa delle piogge che hanno invaso l’interno.

Appena notata la loro scomparsa. le autorità locali attivano immediatamente le operazioni di soccorso ma, per tornare a vedere la luce ci vogliono ben dieci giorni. Vista la gravità del caso, dunque, la sorte dei ragazzi ottiene non solo l’attenzione della stampa locale ma anche di quella internazionale. Il mondo, infatti,  rimane letteralmente incollato agli schermi per seguire tutti i diversi tentativi di salvataggio. Anche quando le speranze sembrano essere veramente poche. A rendere i soccorsi più difficili, infatti, è proprio l’accesso alle grotte. Oltre a questo, poi, il gruppo si trova a ben tre chilometri di distanza dall’entrata principale. A peggiorare la situazione anche la crescita costante dell’acqua e la mancanza di cibo, oltre le inevitabili condizioni precarie.

Per tentare di salvare i ragazzi, dunque, il  mondo si è unito in un sforzo senza precedenti richiamando l’intervento di due specialisti del settore come Rick Stanton e John Volanthen.  Squadre di soccorso internazionali, esperti subacquei e medici hanno lavorato incessantemente per trovare una soluzione. Un impegno portato a termine anche grazie all’intervento di subacquei esperti. La loro presenza, infatti, è stata fondamentale per riuscire a portare l’allenatore e il suo team in salvo attraverso passaggi stretti e bui all’interno della grotta. Un impegno che uno di loro ha pagato con la vita, rimanendo intrappolato senza possibilità d’uscita. Il 2 luglio, comunque, i sommozzatori sono riusciti a raggiungere il gruppo. Tutti erano ancora vivi anche se debilitati dalle condizioni estreme e dall’attesa infinita. Per terminare le operazioni di salvataggio, però, si è dovuto aspettare fino al 10 luglio.

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Tiziana Morganti è una giornalista pubblicista iscritta all'Ordine del Lazio dal 2010. La sua attività si svolge prevalentemente come freelance nell'ambito di tematiche legate a cinema, spettacolo e cultura. Attualmente collabora con i portali specializzati CinemaSerieTv.it, ScreenWorld.it, Cultweb.it. Oltre a questo, poi, da oltre due anni, per le testate PianetaDesign.it e Casa e Giardino si occupa di redarre articoli legati allo stile e al design all'interno dei set delle serie tv e dei film di maggior successo. Il suo percorso professionale ha mosso i primi passi dall'ambiente radiofonico, nello specifico Radio Incontro, e dalla redazione de La voce di Roma, un quotidiano locale. Successivamente è entrata a far parte del team redazionale di Movieplayer.it, occupandosi di news, recensioni e approfondimenti. Tra le esperienze più interessanti, sicuramente la 54.esima edizione del New York Film Festival, seguita come accreditata sempre per Movieplayer.it. All'attività giornalistica, poi, ha affiancato per un breve periodo, anche quella legata alla traduzione di testi dall'inglese all'italiano, e all'ufficio stampa. La comunicazione e la scrittura, infatti, sono state da sempre una sua passione coltivata durante gli anni del Liceo Classico e, successivamente, quelli dell'Università. Iscritta a Lettere e Filosofia presso La Sapienza, si è poi laureata in Storia Moderna e Contemporanea.