Quando la notizia dell’uscita di un nuovo film di D&D al cinema è arrivata al grande pubblico, nell’ormai lontano 2021, in molti hanno storto il naso. E come gli si può dar torto? In fondo, tutti ci ricordiamo di quel disastro che fu Dungeons&Dragons – Che il gioco abbia inizio, uscito in America nel 2000 e in Italia nel 2002 con effetti speciali terrificanti. Per non parlare della trama, che faceva acqua da tutte le parti. Considerando poi che nello stesso periodo uscì al cinema La Compagnia dell’Anello, potete ben immaginare come il confronto potesse risultare impietoso fin dal principio. Di chi fu la colpa?
Diciamo che fu un insieme di problematiche, quali forse un regista esordiente (Courtney Solomon) e diversi tagli al budget previsto, che andarono a ridurre al minimo la post-produzione, oltre a impedire l’utilizzo di gran parte del materiale girato. Oltre a ciò, potremmo anche ricordare come nei primi anni 2000 parlare di pellicole Fantasy significava citare film precedenti come La Storia Infinita, Legend, Labyrinth, Willow, Excalibur, Ladyhawke e simili. Film che per loro stessa natura fantastica e immaginifica probabilmente si sarebbero trovati a proprio agio più sulla carta stampata che su pellicola (e difatti alcuni erano tratti da libri), forse anche per colpa dei tempi, non ancora maturi a livello di effetti speciali e CGI. Come potrete leggere nella nostra recensione di Dungeons & Dragons – l’onore dei ladri: dopo vent’anni e tre fallimenti alle spalle, il Brand di D&D torna al cinema con un film spigliato e divertente, godibile sia per i giocatori di ruolo che per coloro che non conoscono il famoso dado a venti facce.
Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri
Genere: Fantastico
Durata: 134 minuti
Uscita: 29 marzo 2023 (Cinema)
Cast: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Hugh Grant
A dream of fantasy
Così come la Letteratura Fantasy per anni è stata considerata Letteratura di Serie B rispetto a generi come Horror, Gotico o Romanzo d’Avventura, così accadde anche per i film di quell’epoca. Gli anni ’80 e ’90 hanno sfornato diverse pellicole che ad oggi i cultori di quegli anni ricordano con affetto e nostalgia, probabilmente anche grazie al fatto che ci sono cresciuti e che hanno fatto parte per anni dei ricordi della loro infanzia, ma ciò non toglie che siano stati comunque considerati dalla critica spesso inferiori rispetto a pellicole di altro genere.
Per nobilitare il Fantasy anche al Cinema dobbiamo aspettare la prima trilogia di Peter Jackson, che a partire dai primi anni duemila inizia a far sognare milioni di lettori Fantasy, giocatori di ruolo e appassionati Tolkieniani.
Fu proprio grazie a quei film che il Fantasy venne nobilitato, prima attraverso pellicole cinematografiche e poi, con Game of Thrones, attraverso le serie tv. E arriviamo ad oggi, a Dungeons&Dragons.
Il brand, complici diversi fattori come la Pandemia e l’avvento di Critical Role in America, ha riportato all’attenzione del grande pubblico negli ultimi tre anni il gioco di ruolo più famoso al mondo che nel 2024 festeggerà 50 anni di onorata carriera. Uscito proprio in questi giorni, il film diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley può contare sul fatto di avere dei registi che sono anche giocatori di ruolo, oltre al fatto che durante la scrittura del film abbiano strettamente collaborato con la Wizards of the Coast per essere sicuri che nomi, classi e luoghi fossero corretti e non ci fossero strafalcioni grossolani.
La trama dei ladri
Ed è così che arriviamo al film.
Pianeta di Abeir-Toril, Continente del Faerun: Edgin (Umano/Bardo – Chris Pine) e Holga (Umana/Barbaro – Michelle Rodriguez) stanno marcendo da due anni in una prigione nel profondo Nord, più precisamente nelle lande innevate della Valle del Vento Gelido, dopo un colpo andato male. I due, insieme a Simon (Mezzelfo/Stregone – Justice Smith) e a Forge Fitzwilliam (Umano/Ladro – Hugh Grant) avevano infatti cercato di introdursi in una ex-roccaforte degli Arpisti, corporazione segreta di cui faceva parte Edgin, per rubare la Tavoletta della Resurrezione, artefatto che avrebbe riportato in vita la moglie di Edgin, uccisa dai Maghi Rossi del Thay a causa di un regolamento di conti. Il colpo fallisce, ma Simon, Forge e Sofina, una potente maga assoldata da Forge, riescono a cavarsela e a scappare, mentre Edgin e Holga vengono imprigionati. I due, però, riescono a fuggire durante il loro processo e partono alla ricerca di Kira, la figlia adolescente di Edgin che si trova a Castel Never sotto la custodia di Forge. Fitzwilliam non ha intenzione di restituire la figlia all’ex amico e, mentendo alla ragazzina, fa passare il bardo per un bugiardo e un pessimo padre. Edgin e Holga vengono imprigionati ma riescono a liberarsi e a fuggire.
Decidono così di progettare un piano per riprendersi Kira e la Tavoletta della Resurrezione, non prima di aver messo in piedi una squadra – o party – che possa contrastare Forge e il suo esercito, dato che ha preso il posto di Lord Dagult Neverember al governo di Neverwinter grazie anche alle ricchezze comunque sottratte dalla roccaforte degli Arpisti. Ai due combattenti scapestrati si uniranno così Simon e Doric, graziosa Tiefling Druida desiderosa di contrastare il potere di Fitzwilliam. Con un ritmo via via sempre più serrato, i quattro attraverseranno cimiteri, finiranno nell’Underdark e combatteranno nell’arena di Neverwinter durante i famosi giochi di Solealto per cercare di recuperare la Tavoletta della Resurrezione e ricucire lo strappo con Kira, non senza qualche difficoltà. Sofina, infatti, nasconde oscuri segreti e serve un altrettanto oscuro Padrone, che trama nell’ombra per i suoi maligni obiettivi.
Profumo di Faerun
Intendiamoci, questo film non è perfetto.
L’inizio rischia di essere leggermente più lento rispetto al resto del film e i molti luoghi citati potrebbero confondere gli spettatori meno attenti e probabilmente meno affini alla materia, ma è innegabile come le battute di Edgin e le situazioni comiche in cui si vanno a infilare i nostri Avventurieri facciano passare in secondo piano gli aspetti che funzionano di meno.
Se la pellicola può far comunque ridere e riesce abilmente a intrattenere il semplice spettatore curioso di questo nuovo universo narrativo post Era Marvel, i giocatori di ruolo che vedranno il film gioiranno nel sentir parlare di luoghi come la Costa della Spada, Neverwinter, Baldur’s Gate e il cimitero di Evermoors.
Vedranno creature e mostri come Mimic, Orsigufo, Belve distorcenti, Cubi Gelatinosi e Divoratori di Cervelli.
Ripasseranno la storia dei Maghi Rossi del Thay e di Szass Tam, sogghigneranno del cliché del Paladino dall’armatura scintillante e dai modi snob al limite della santità, vorranno coccolare l’affamato e rotondo drago rosso Themberchaud (da me prontamente ribattezzato ThemberCHONK) e diventeranno matti nel cercare di associare ogni incantesimo visto a schermo con quelli del Manuale del Giocatore.
Non solo!
Nomi importanti come Elminster e Mordenkainen risuoneranno nelle vostre orecchie e vi daranno la sensazione di essere davvero all’interno di una partita di D&D, una di quelle casalinghe che giocate anche voi, intorno ad un tavolo o dietro una webcam, coi vostri amici.
Perché è questo, alla fine, il vero intento di Dungeons&Dragons: che si parli del film o delle campagne giocate nella vita vera, il modo migliore di affrontare le sfide – anche quelle più difficili – è farlo insieme ai propri compagni di Party.
E voi cosa ne pensate di questo? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
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La recensione in breve
Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è un film spigliato, divertente, che non si prende sul serio ma che fa ridere senza mai rischiare di cadere nel trash. Non è un capolavoro di trama e sceneggiatura ma i personaggi principali sono ben delineati e costruiti con pregi e difetti, esattamente come farebbe un qualunque giocatore di ruolo.
Tiro Salvezza da parte dei Registi ampiamente superato, direi.
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Voto ScreenWorld