Jenna Ortega, interprete di Mercoledì nell’omonima serie Netflix, ha spiegato il motivo per il quale ha cambiato in corsa molte battute del personaggio, da lei ritenute non coerenti con il disegno generale del personaggio. Ospite del podcast Armchair Expert with Dax Shepard, la giovane attrice ha ammesso che “tutta una serie di cose che Mercoledì avrebbe dovuto dire o fare, non avevano senso per come era lei; specie in una serie come questa, è facile cadere nel cliché del protagonista da teen drama.”
Ortega ricorda anche un momento preciso in cui un cambiamento è stato operato: “A un certo punto Mercoledì deve scegliere un vestito per il ballo scolastico, e la sceneggiatura riportava una cosa del tipo: “Che bel vestito!! Non posso credere di aver detto una cosa del genere, sono veramente uno schifo!”. Davanti a una battuta del genere, ho dovuto per forza oppormi, e dire “no, non va bene”. Anche il fatto che lei sia in un triangolo amoroso, non ha il minimo senso. ”
L’affetto per il personaggio ha spinto Ortega fino al conflitto con i suoi superiori: “Non credo di essermi mai imposta così tanto su un set, come avvenuto per Mercoledì… ero davvero molto protettiva nei confronti di Mercoledì e a un certo punto ho cominciato proprio a cambiare le battute, in modo assolutamente non professionale; il supervisore alla sceneggiatura era lì che si aspettava una determinata cosa, e poi ne trovava un’altra; allora gli sceneggiatori mi convocavano e mi dicevano: “Scusa, ma cosa stai facendo? Che fine ha fatto la scena?”, e io dovevo star lì a spiegare perché non avrei potuto fare certe cose. ”
La dedizione di Ortega per questo ruolo era già trapelata più volte attraverso diversi racconti; la famosa scena del ballo, diventata immediatamente virale, infatti è stata girata mentre Ortega era in attesa del risultato di un tampone per il Covid-19, risultato poi positivo: “Quel giorno mi ero svegliata col corpo dolorante; mi sentivo come se mi avesse appena investito una macchina e un piccolo goblin mi si fosse infilato in gola e stesse grattandomi le pareti dell’esofago; fra un ciak e l’altro, mi davano delle medicine, mentre tutti attendevamo l’esito del tampone”. Il ballo, peraltro, è stato personalmente ed interamente coreografato dalla stessa attrice: “Volevo fare tutto da sola, ma io non avevo nessuna esperienza nel campo, non sono una ballerina! Insomma, alla fine non ho dormito per due giorni, mi sono vista dei video di Siouxsie and the Banshees, di Denis Lavant in Beau Travail, ho trovato online vecchie registrazioni anni ’80 di alcuni ragazzi goth che ballano nei locali… poi ho pensato a Lene Lovich, Nina Hagen… tutto quello che sono riuscita a trovare l’ho usato come ispirazione.”